L’eurolega per Milano arriva sempre negli anni peggiori, infatti due anni fa la squadra era passata di mano da Lino Lardo (arteficie degli ultimi “successi” milanesi) a Sasha Djodjevic, mentre quest’anno la rivoluzione è stata ben maggiore, ma i risultati gli stessi: Sconfitte.
Siamo alla terza in fila per i biancorossi, di cui due tra le mura di casa, che poi tanto di casa non sono vista la minuta presenza di pubblico.
Pubblico che però non si è tirato indietro davanti ad un gemellaggio con il plotone spagnolo a suon di trenini e cori divertenti.
Per i tifosi milanesi, che durante la campagna acquisti avevano sperato in una squadra bella e vincente, è dura digerire il fatto che gli unici ad avere la voglia di lottare sempre siano un ragazzo di 19 anni che con tutta probabilità è destinato ad altri lidi ed uno dei pochi riconfermati dallo scorso anno sotto canestro.
La squadra si esprime decisamente bene per tre quarti, è tonica ha voglia di difendere e di aiutarsi, infatti Malaga fatica non poco a trovare la via del canestro nel primo quarto, soprattutto dalla distanza. L’ancora di salvezza per la truppa di Scariolo è il dominio sotto canestro di Santiago, che però soffre nella sua metà campo la dinamicità di Watson.
Gaines comincia molto bene, in controllo di nervi e di testa, crea molto attacco soprattutto per i suoi compagni, ben coadiuvato da Gallinari che è insindacabilmente il migliore dei suoi nella prima vera partita di eurolega della sua carriera.
Tutto il primo tempo viaggia sui binari dell’equilibrio, Milano trova pochissime risposte da Sesay e Vukcevic (incredibilmente punto da due vespe sulla spalla prima della palla a due), e ha in Katelynas una presenza di intensità, ma ancora un pò titubante. Malaga giochiccia, si mantiene sempre a contatto soprattutto con i propri pretoriani Cabezas e Rodriguez aiutati da N’dong, che suppliscono alla mancanza di Haislip (infortunio all’occhio) e di Kus in serata decisamente dispari.
Nel terzo quarto la musica non cambia c’è sempre tanto equilibrio con Santiago limitato dai falli, ma un Gabriel in serata di grazia aiutato dalla difesa milanese che lo battezza continuativamente.
Gaines prende in mano l’attacco e nonostante non viva un momento di particolare vena balistica, prova a mettersi in partita con un paio di iniziative e una tripla importante. Poi all’improvviso arriva una luce che abbaglia il forum. Gallinari raccoglie il rimbalzo lungo, parte in palleggio, allunga la falcata e salta due uomini con un cambio di mano da playmaker; arriva all’interno dell’area pitturata con Ndong davanti ad intimidirlo, ma lui con un terzo tempo e un tiro in controtempo “sbracciato” di sinistro, appoggia morbidamente al vetro e realizza l’highlight della settimana o più probabilmente della stagione.
L’ultimo periodo però, è tutto di marca malaguena che con una difesa arcigna chiude totalmente la via del canestro a Milano e riesce a piazzare il break decisivo. L’evanescente Sesay si autoesclude dalla partita, Vukcevic continua nel suo litigio con i ferri e Bulleri è molto sottotono, mettendo solo un paio di canestri a buoi ampiamente scappati. Milano si disunisce alla prima difficoltà e subisce l’imbarcata che li caccia anche a 14 punti di svantaggio. Come tutta la partita gli unici a crederci sono Watson e Gallinari, ma con tutti gli altri praticamente a guardare non si vince nè in eurolega, nè in campionato.
La crisi è sempre più buia, i risultati non arrivano e il morale ovviamente regredisce sempre più. Giocare una volta ogni tre giorni aiuta a dimenticare, ma se ogni volta che ti presenti alla palla a due della partita successiva con alle spalle una sconfitta, la crisi non può che farsi sempre più buia. Non è questione di uomini, di allenatore o di altro. Al momento l’aspetto psicologico fa si che ogni cosa che fa l’Armani sia dieci volte più difficile e questo fa si che lo scoramento entri presto nelle teste dei giocatori. Fossero solo tecnici i problemi di questa squadra…
Ora c’è da guardare al campionato perchè la situazione si sta facendo sempre più pericolosa e, fa sorridere dirlo, ma domenica arriva una diretta concorrente come Varese. Concorrente di cosa potete desumerlo da voi.