Dopo la vittoria nel derby di domenica, sembrava essersi creata un pò di luce in fondo al tunnel, prontamente spenta dalla prova di Zagabria che ha visto Milano uscire per la quarta volta sconfitta in altrettante uscite.
I biancorossi partono bene trovando buone soluzioni offensive e portandosi in fretta sul +10, contro un Cibona un pò imbambolato, ma quando per i bianconeri comincia ad andare al lavoro Luska Andric la musica cambia radicalmente. Il punteggio è alto, le difese non brillano certo per incisività ed allora i padroni di casa riescono a piazzare il parziale che ricuce lo strappo e manda tutti al primo riposo in sostanziale equilibrio.
Gaines litiga con il canestro e trova la prima segnatura ben oltre la metà del secondo quarto con una tripla aperta, ma i suoi 13 minuti in campo erano il chiaro preludio a qualcosa di più.
Al suo posto ha tenuto il campo egregiamente il nuovo arrivo Melvin Booker, che ha giocato ben 30 minuti fornendo tutta quella leadership e quella gestione di gioco di cui Caja è alla disperata ricerca. Gallinari nel primo tempo sembra silente, poche giocate spettacolari ma già tanti punti a referto, anche se dall’altra parte inizia il [i]”Larry Ayuso Show”[/i] che colpisce la difesa milanese da ogni posizione, ma soprattutto lucra qualche fallo che gli regalano punti facili dalla lunetta.
All’intervallo è +7 Cibona ma già 53 punti sul tabellone, nonostante Milano sia a contatto mantenendo anch’essa percentuali interessanti dal campo.
Al rientro le difese non sembrano migliorare, Sesay sui pick and roll è da prigione in almeno tre circostanze e i croati ogni volta che alzano le mani da dove conta tre segnano (chiuderanno con 11-21).
Hoskin e Watson battagliano sotto i tabelloni a suon di buone giocate, il centro milanese sembra il lontano parente di quello svogliato e indietro fisicamente di un mesetto fa, ma anche l’ex Olympiacos ha mostrato ottimi numeri sia da vicino che dalla media distanza.
Come detto però, questa è la serata di Larry Ayuso, che è il rebus irrisolvibile per la difesa milanese; ogni difensore capitato sulle sue piste ha avuto problemi nell’arginare le sue scorribande, non ultimo Aradori che non ha ripetuto la sfavillante prestazione di domenica, ma ha dato comunque un discreto contributo. Il portoricano è semplicemente stato più bravo trovando tante soluzioni in penetrazione, andando quindici volte in lunetta con percorso netto e chiudendo con 30 punti, 11 tiri e 36 di valutazione.
Nel quarto periodo il Cibona prende le distanze, trova di fronte a sè una difesa assai porosa e scava il divario in doppia cifra che non verrà più recuperato, nonostante un Bulleri che continua a crederci fino in fondo.
Il finale è 100-91, ma qualche buon segnale si è visto. Il lento recuero psicologico sembra continuare, ma come prima senza i risultati ad aiutarlo. La tripla cifra di punti subiti è un dato alquanto allarmante e bisogna sicuramente fare qualcosa per ovviare a questo problema perchè perdere tirando 33-57 dal campo in trasferta non è affatto un buon segnale.
Dopo la prova da 13 minuti in campo ed in generale un bruttissimo inizio di campionato, la società ha deciso di cedere a titolo definitivo Reece Gaines alla Benetton Treviso. L’altra grande in difficoltà del campionato si è portata a casa un sicuro talento con voglia di rifarsi, ma con un carattere ed un’adattabilità piuttosto difficile. Oltre a Reece ha fatto le valigie anche Herve Tourè che ha rescisso il contratto con la società, andando ad accasarsi ai “cugini” di Cantù.
Il mercato di Milano non finisce qui, ci sarà sicuramente almeno un altro innesto nel prossimo futuro, intanto per domenica con la Lottomatica si spera di recuperare Vukcevic, assente contro il Cibona a causa dell’influenza. La strada verso la redenzione è sempre più tortuosa e Milano è sempre più alla ricerca di se stessa.