Dopo le batoste di Vitoria ed Atene la Virtus era chiamata a rispondere presente davanti al proprio pubblico. Peccato che al Palamalaguti non si sia palesato nessuno, o almeno, nessuno che potesse dare l’ idea di essere una squadra di Eurolega. Davanti a un Prokom con soli 9 uomini a causa dell’ attacco influenzale della sua punta di diamante Milan Gurovic e ai tagli di Best e Wolkovisky la compagine di Pillastrini si presenta con un atteggiamento da amichevole estiva. Primo quarto dominato da Tomas Van Der Spiegel che con 10 punti 4 falli subiti dà subito il la al primo break polacco, Virtus che non trova la via del canestro per 3 minuti e che con Giovannoni gravato subito di 2 falli vede il primo marcatore in Luca Garri che con una bomba cancella lo zero dal tabellone. Comunque in casa bolognese non si vede nulla, non il gioco, non la grinta, non la voglia di vincere.
Secondo quarto che prosegue sulla falsariga del primo con la difesa bianconera che continua a non aggredire una squadra corta, ma che anzi si adegua ai ritmi blandi del Prokom dove Slanina raccoglie il testimone lasciatogli da Van Der Spiegel e mette a referto 12 punti. A questo ritmo riescono a fare bottino anche Anderson e Holland, ma sempre con iniziative personali senza lo straccio di una ricerca di gioco d’ insieme.
Neanche l’ intervallo lungo e le presumibili urla di coach Pillastrini negli spogliatoi riescono a svegliare i giocatori bianconeri. L’ indolenza bianconera prosegue, Conroy non riesce ad incidere e a capire cosa fare, Spencer oltre a non segnare in attacco non riesce neanche a provare a difendere, ma trova il modo di stamparsi su una finta di blocco, lasciando metri e metri di spazio ai tiratori polacchi. Veramente disarmante. Sugli scudi in questo terzo quarto lo sfortunato Dajuan Wagner che diventa il terzo moschettiere di coach Kijewsky.
L’ encefalogramma piatto bianconero prosegue nel quarto quarto, neanche doctor House riuscirebbe a rianimare questi giocatori. Neppure le esultanze di un motivatissimo Van Der Spiegel, memore dei suoi trascorsi fortitudini, riescono a provocare un moto di orgoglio dei virtussini, la barca pare andare dolcemente alla deriva senza neanche uno scossone, fino a quando Spencer non trova la sua prima bomba ed in un raptus agonistico infila 15 punti quasi consecutivi, ma sul possesso decisivo sul -5 la Virtus perde l’ ennesimo pallone di questa stagione e vanifica i 18 punti nel quarto del n° 6 virtussino.
[b]MVP:[/b]Tomas Van Der Spiegel. Decisivo e dominante, 27 punti, 14 rimbalzi, 11/11 ai tiri liberi, 50 di valutazione, bastano i numeri per spiegare la sua partita.
[b]WVP:[/b] la Virtus tutta.
[b]Cose da salvare:[/b]
[b]Virtus:[/b] …………..
[b]Prokom:[/b] i tre moschettieri Van Der Spiegel, Wagner e Slanina che insieme firmano 77 degli 87 punti dei polacchi e la ritrovata forma di Wagner, entusiasmante per il coraggio dimostrato nel ritentare una carriera cestistica professionista.
[b]Cose da perdere:[/b]
[b]Virtus[/b]:Allenatore: non ci sta capendo nulla e non sembra in grado di tenere in mano la squadra. Giocatori: molli, con atteggiamenti difensivi giustificabili solamente se si avessero i poteri di Uri Geller, dato che sull’ uomo non si difende provare almeno a deviare la palla. Società: rischia con i quattro mori e non pare sveglia/decisa sul mercato. Pubblico: non si può rumoreggiare alla prima palla toccata dal tuo play titolare, non si può rumoreggiare quando Garri è sul cubo dei cambi, se si vuole esere all’ altezza dell ‘ Eurolega almeno la pazienza di aspettare la fine della partita per contestare i propri giocatori.
[b]Prokom:[/b] le poche rotazioni impongono al Prokom un ulteriore intervento sul mercato, l’ innesto del solo Shakur non può bastare, soprattutto sotto le plance.
[b]Statistiche totali:[/b] [url=http://www.euroleague.net/main/results/showgame?gamecode=40]http://www.euroleague.net/main/results/showgame?gamecode=40[/url]
Andrea Cesari