Scavolini Spar Pesaro Upim Bologna 78-84 (18-24; 30-45; 60-65)
Non sono bastati i quasi ottomila spettatori (record stagionale) a dare la spinta necessaria ai pesaresi per superare una Fortitudo lucida e spietata, autrice forse di una delle più belle prestazioni della stagione.
Laria del prepartita è già piuttosto calda e, dopo una presentazione da brividi, la compagine di casa sembra non deludere la spasmodica attesa per una partita particolarmente sentita dal proprio pubblico.
Quando Slay apre le marcature con una tripla quasi immediata, pare infatti che il canovaccio possa essere lo stesso dei precedenti incontri; la Scavolini in effetti corre che è un piacere, sospinta dalla gasatissima ala forte americana e da un efficace Hicks.
Dopo 3 minuti Pesaro è già sul 10-4 ed è ancora Slay, poco dopo, ad imbucare la tripla del 13-6; lUpim però, nonostante la sfuriata iniziale, non perde la testa aggrappandosi alle iniziative di un eccellente Mancinelli.
Dopo 6:40 anche Clark interviene al consueto festival di triple pesarese, portando i suoi sul 15-11, tuttavia la prima marcatura, anziché innescare il folletto con passaporto bulgaro, scatena la reazione avversaria ed in particolare del suo rivale diretto Jenkins.
Il discusso play bolognese, infatti, entra in stato di trance e segna 11 punti in poco più di due minuti mentre improvvisamente per la Scavolini in attacco diventa notte fonda.
Il parziale del primo quarto vede gli ospiti in vantaggio sul 24-18, grazie ad un break di 13-3, ma la pausa breve anziché rigenerare i pesaresi mette le ali allaquila biancoblu.
Mentre Mancinelli apre il periodo con quattro punti in fila, la Scavolini pare essere allo sbando: comincia infatti a realizzarsi il progetto di Mazzon, le cui intenzioni iniziali erano proprio quelle di impedire ai biancorossi di correre, con una particolare attenzione ad evitare le sfuriate di Clark.
In effetti il play, in evidente difficoltà anche in fase difensiva su Jenkins, viene richiamato in panchina per dar spazio allacciaccato Fultz, ma nessun altro della squadra riesce a prenderne il testimone: Hicks, dopo un promettente avvio, sembra essere sparito, Slay ricade nelle solite forzature da fuori ed in un eccessivo egoismo mentre il grande ex Myers, dopo appena un minuto del secondo quarto, esce definitivamente per un infortunio muscolare senza avere inciso in alcun modo sulla partita.
Al contrario la Fortitudo in attacco gira che è un piacere ed anche quando Jenkins torna in panchina per rifiatare sono Janicenoks e le lunghe leve di Bagaric a fare danni nella difesa pesarese; la Scavolini assiste impotente di fronte al predominio fisico dei lunghi bolognesi e neanche il ritorno in campo di Clark riesce a dare respiro ad un attacco divenuto oramai asfittico.
Quando Jenkins rientra in campo a 1:42 dalla fine il punteggio è già sul 26-42 e, di lì a poco, si cristallizzerà sul 30-45 di fine primo quarto con una tripla spezza-gambe di Torres che ammutolisce il già incredulo pubblico di casa.
Al ritorno in campo la Scavolini prova a scuotersi ma la situazione non è certo delle più rosee: al posto di Myers, seduto mestamente in panchina, cè Brokenborough che, oltre ad essere in completa crisi di fiducia in attacco, pare anche inadeguato per la missione difensiva su Jenkins affidatagli da coach Sacripanti. In effetti il folletto ex Roma, sfruttando i granitici blocchi di Thomas sul pick and roll, continua a martoriare la retina pesarese senza che si riesca in qualche misura neppure a limitarlo.
Dopo due minuti è mezzo la Scavolini è inabissata sul 32-51 ma è a questo punto che arriva la tanto attesa e, per certi versi anche inevitabile, riscossa biancorossa.
Tutto passa dalle mani di Clark che finalmente si sveglia dal torpore in cui lha fatto cadere la vischiosa difesa bolognese; è lui infatti a suonare la carica con un paio di triple importanti e con una serie di iniziative in velocità che consentono anche a Pasco ed a Hicks di prendere il ritmo a loro più congeniale.
Così, nonostante dallaltra parte un Jenkins forse troppo solitario continua nel suo show (13 punti per lui nel solo terzo quarto), Pesaro lentamente recupera; il 60-65 di fine terzo quarto pare poter essere una tappa di avvicinamento i attesa del riaggancio definitivo ma invece così non sarà.
Infatti la tripla di Clark che porta i suoi sul 66-69 a 7:28 dalla fine altro non è che il classico canto del cigno; la Scavolini, mutilata nelle rotazioni dal forfait di Myers e dai problemi ad una caviglia di Fultz, comincia a patire lo sforzo prodotto per la rimonta e perde di lucidità in attacco, come dimostrano due triple piuttosto insensate tentate da Brokenborough e Slay sul più bello.
Anche la Fortitudo non è più la bella macchina offensiva dei primi tre quarti, ma oramai Pesaro non segna più e basta raccattare qualche libero qua e là per riportare il vantaggio su margini di sicurezza; quando dopo quasi quattro minuti di digiuno assoluto Slay riesce finalmente a procurarsi ed a realizzare due liberi, lUpim è già sul 66-76.
A nulla valgono poi gli ultimi sforzi dello stesso Slay, certamente volitivo ma anche in questa occasione eccessivamente impetuoso, perché è ancora limmarcabile Jenkins a procurarsi i liberi che mettono in cassaforte la vittoria bolognese.
Si finisce così tra lentusiasmo del pubblico ospite e dellintero staff della Fortitudo, che si scioglie in un significativo abbraccio collettivo attorno al patron Sacrati; in effetti lo spettacolo offerto oggi dallintera squadra dellUpim, su un campo certamente ostico e contro una squadra alla vigilia lanciatissima, può fare indurre i tifosi a pensare che sia finalmente finito il periodo di vacche magre.
Daltro canto Pesaro non ha da recriminare più di tanto; di tutte le presunte grandi viste fino ad adesso allAdriatic Arena, lUpim è quella che ha destato di gran lunga la migliore impressione e si sapeva che la Scavolini non è ancora attrezzata per certi livelli, a maggior ragione se vengono a mancare i contributi di pedine importanti come Myers e Fultz. E normale che a fine gara serpeggiasse un po di delusione tra il pubblico ma, come ha detto Sacripanti a fine gara, si tratta solamente di mettersi tutto alle spalle e ricominciare a lavorare duro, sperando che linfortunio di Myers non sia troppo grave.
Play of the game: anche nelle giornate storte i mori della Scovolini non fanno mai mancare lo spettacolo. La partita è appena iniziata quando uno scatenato Slay viene lanciato in contropiede: servito allaltezza della lunetta, sulla penetrazione accenna uno scarico a Myers appostato sui 6,35 mt. Tanto basta per disorientare i due lunghi bolognesi che lo attendevano al varco sotto canestro e per prodursi in una spettacolare schiacciata nel traffico.
Sacripanti: Vittoria ampiamente meritata per la Fortitudo. Noi dovevamo aggredirli e mettere loro le mani addosso, invece ci hanno dominato sia a rimbalzo che, in generale, sul piano dellenergia e dellaggressività. Dopo lintervallo siamo riusciti a scuoterci ma, onestamente, 15 punti da recuperare erano veramente tanti; ci abbiamo provato ma poi, una volta arrivati sotto, abbiamo pagato lo sforzo. Abbiamo peccato di inesperienza, soprattutto in quei bruttissimi 12 minuti a cavallo tra il primo ed il secondo quarto. Linfortunio di Myers, la cui entità è ancora tutta da valutare, è stato sicuramente importante perché mi ha costretto ad accorciare le rotazioni ed ad utilizzare Fultz, anche lui con qualche problema fisico, più di quanto avessi voluto. Non voglio assolutamente togliere meriti agli avversari ma purtroppo noi in settimana, a causa di acciacchi ed influenze varie, ci siamo allenati male e un po si è visto; abbiamo fatto un passo indietro ed adesso dobbiamo ricominciare a lavorare sodo.
Mazzon: E una vittoria sicuramente meritata che voglio dedicare ad i nostri splendidi tifosi, i quali sono sempre presenti e non ci hanno fatto mancare mai il loro supporto, anche nei momenti più bui. Siamo riusciti nel nostro obiettivo, che era quello di rallentare il ritmo per togliere il contropiede alla Scavolini ed in effetti loro, nel primo tempo, hanno segnato solo 30 punti; in più siamo riusciti a difendere molto bene il che ci ha permesso, a nostra volta, di poter sfruttare molti contropiede ed avere dei canestri relativamente facili. Noi ci stiamo conoscendo pian piano e, partita dopo partita, muoviamo meglio la palla, riusciamo a creare dei buoni giochi offensivi e, di conseguenza, stiamo migliorando anche le nostre percentuali da tre. Inoltre per noi è stato importantissimo il recupero di Nelson: probabilmente se lavessimo avuto fin dallinizio a questora avremmo una classifica molto migliore.
Scavolini Gruppo Spar Pesaro: Pasco 9 (4/4), Zukauskas, Slay 26 (5/14 2/7), Brokenborough 2 (0/4 0/1), Laudoni n.e., Fultz (0/2 da tre), Myers 3 (1/3 da tre), Hicks 17 (2/5 4/5), Clark 17 (3/6 2/5), Gay n.e., Podestà 4 (2/2), Bei n.e..
Upim Bologna: Jenkins 30 (3/7 5/10), Nelson 10 (3/3 0/1), Mancinelli 12 (6/10 0/3), Cittadini, Torres 5 (1/3 1/3), Lamma 2, Cavaliero n.e., Bagaric 4 (2/4), Janicenoks 8 (2/4 1/2), Thomas 7 (2/2), Calabria 6 (0/2 2/4), Cortese n.e.