[b]Quintetti:[/b]
[b]La Fortezza:[/b] Conroy, Spencer, Holland, Giovannoni, Chiacig
[b]Snaidero:[/b] Allen, Penberthy, Green, Sales, Di Giuliomaria
Così recitava uno striscione esposto dai tifosi Virtus ad inizio partita, dopo le ultime 6 sconfitte, alcune anche pesanti, come la squallida prova di mercoledì contro il Prokom, era il minimo che ci si potesse aspettare.
La partita inizia sulla falsariga delle ultime prestazioni bianconere, Siena esclusa, gli attacchi prevalgono pesantemente sulle difese e dopo 3.40 minuti il tabellone segna un 11-15, non proprio l’ idea di una gara affrontata col coltello tra i denti. Nella ricerca costante del tiro ravvicinato La Fortezza trova punti, ma soprattutto i falli dei lunghi udinesi, tanto che al 5° minuto Di Giuliomaria è già gravato di 3 falli e a fine quarto la Virtus avrà già tirato 8 tiri liberi. Al 6° entra Anderson per Holland, fa il suo esordio un positivo McGrath che rileva un encomiabile, per impegno, Conroy, la difesa Virtus si da una registrata con il biondo irlandese che mette la museruola a un Penberthy autore fin lì di 2 bombe e che troverà poi solamente 2 tiri liberi fino al garbage time finale. Con Udine sempre avanti il quarto si chiude con un canestro di Spencer che sigla il momentaneo pareggio sul 25 pari, pare la solita Virtus svogliata e che concede , come al solito, il 50% nel tiro da 3.
La ripresa della partita evidenzia una difesa Virtus più intensa una voglia dei giocatori bianconeri di passarsi la palla e, magicamente, con la complicità di Udine, la partita comincia ad indirizzarsi fortemente verso la sponda Virtus. Concedendo solamente 8 punti nel quarto la Virtus riesce a scavare un solco di 13 lunghezze, grazie anche ad una prestazione tutta sostanza del capitano Giovannoni, dando, per la prima volta in stagione l’ idea di provare a giocare di squadra.
Dopo l’ intervallo lungo il ” furore ” difensivo della Virtus pare essersi chetato e infatti grazie ad una sfuriata di Green, casualmente marcato da Holland, Udine ricuce un po’ le distante e segna 11 punti in soli 3′ e 40″. Purtroppo per Udine, è solo un fuoco di paglia, dopo un canestristissimo di Allen, che riporta gli arancioni a -8, i bianconeri piazzano un parziale di 9 a 0 che di fatto chiude la partita.
Il 4° quarto è un lungo garbage time che vede gli atleti in campo correre alla ricerca di rimpolpare le statistiche, con un sempre positivo Mc Grath e l’ eccezzione di un Jerome Allen, che, a 2′,27″ dalla sirena finale, rischia la sua incolumità e quella di un’ incolpevole spettatrice, per recuperare un pallone. Il run & gun in atto porta la gara fino al risultato finale di 95-72.
[b]MVP:[/b]Guillerme Giovannoni, vera anima della Virtus, il primo a suonare la carica e a dare l’ esempio in difesa, sempre pronto a dare una pacca ai compagni e a cercare un passaggio in più.
[b]VWP:[/b]Christian Di Giuliomaria, subito gravato di 3 falli non riesce ad incidere, anche in attacco prende poche iniziative e chiude la gara con una valutazione di -9.
[b]Cose da salvare:[/b]
[b]La Fortezza:[/b] finalmente i giocatori, soprattutto i colored, paiono avere voglia di passarsi la palla, la prestazione di Conroy, pubblicamente sfiduciato da coach e proprietà, dimostra una serietà non comune, l’ innesto di Mc Grath porta benefici sia in termini assoluti, che come allungamento del roster, aspettiamolo però a prove più impegnative della Snaidero di questa sera.
[b]Snaidero:[/b] cuore di Jerome Allen, che dovrebbe essere preso ad esempio da tutti i giovani per la dedizione ed la voglia.
[b]Cose da perdere:[/b]
[b]La Fortezza:[/b] ancora un inizio molle in difesa, alcune scelte scellerate in attacco, la mira di Anderson, al quale però dovrebbero fischiare solamente le infrazioni di passi commesse, non anche quelle inventate.
[b]Snaidero:[/b] l’ incapacità di reagire di squadra al break subito, la ricerca della soluzione individuale, la mollezza difensiva, che porta per Udine inevitabilmente a sconfitte.