Dopo tre sconfitte consecutive torna a sorridere la Siviglia Wear Teramo, che può contare di nuovo sul suo playmaker Giuseppe Poeta. Arriva Biella e la sfida è di quella da brividi, visto che arriva la miglior formazione del campionato (dopo Siena, naturalmente). Ci sono tutti i presupposti per assistere ad un incontro ad alta intensità agonistica e ad alta spettacolarità. E gli oltre 3.500 spettatori presenti sugli spalti non possono far altro che ringraziare le due compagini sul parquet per l’enorme pathos e la grande adrenalina trasmessa. Ma andiamo con ordine: Teramo tenta il primo allungo con Tucker che manifesta brutte intenzioni con la retina avversaria e porta Teramo sull’11-4 ma un micidiale controbreak biellese manda i piemontesi avanti di 3 punti sull 11-14 con Bianchi costretto al primo time-out della partita. Non c’è un vero e proprio dominio dell’una sull’altra squadra, tanto che i mini break vengono spesso recuperati nel giro di un minuto se non meno. Allo scadere del primo tempo, con Biella avanti di 5, il coach biancorosso decide di dare una svolta alla partita facendosi fischiare un tecnico per le eccessive proteste dopo che addirittura le due squadre erano già rientrate negli spogliatoi. Liberi e possesso per Biella l’inizio del terzo quarto che solo per la grande difesa teramana con Tucker e Poeta sugli scudi non porta Biella al +9, anzi con l’ennesimo minibreak Teramo rientra in partita. E questo è il leit-motiv di tutto il finale dei tempi regolamentari dove con una difesa accorta e con un insolito Skita in posizione di guardia (avete letto bene) la squadra di casa riesce a rientrare dal -8 ad un minuto dalla fine. Poeta fa 1-2 dalla lunetta e per la prima volta da quando Teramo è in serie A si va all’over-time. La musica cambia completamente: Biella è spompata fisicamente e mentalmente, Skita raccoglie quanti più palloni possibili catalizzando i falli degli avversari, Poeta gestisce bene i possessi e Tucker mette il punto esclamativo sulla sua prestazione.
Come detto Tucker torna sugli scudi: 35 punti con 12/21 dal campo e 31 di valutazione. Buono il rientro di Poeta (14 p.)a cui si possono perdonare le 7 palle perse dopo aver subito 14 falli e smazzato qualcosa come 8 assist. Doppia faccia la prestazione di Tskitishvili che ad un primo tempo incolore fa seguire un secondo tempo con una prestazione maiuscola, facendo il bello e cattivo tempo nel pitturato biellese: 25 punti 7 falli subiti 12-14 ai liberi e 31 di valutazione. Ottimi gli innesti di Yango che risponde presente quando serve e 11 punti in 14 minuti crediamo sia abbastanza, di Migliori che in 18 minuti porta a casa una buona prova come pure Powell che sembra stia recuperando dall’infortunio. Naturalmente non va dimenticato il solito grande apporto di Brandon Brown che chiude per l’ennesima volta in doppia cifra (15p.), porta a casa sei rimbalzi di cui due offensivi e soprattutto dà tanta sostanza al team biancorosso. Dal lato biellese che ha dovuto fin da subito rinunciare a Troy Bell per infortunio (ma già due falli dopo 4 minuti) bene la prova di BJ Elder con 31 punti e 4 assist, positivo l’esordio di Spinelli (12.p 4a.), in difficoltà Jerebko e Brandon Hunter che non hanno avuto vita facile contro i lunghi teramani. Buone le prove di Barlera e Cotani seppur nei pochi minuti concessi loro in campo da coach Bechi.
E’ un campionato sempre più strano: una vittoria può portarti in Paradiso, una sconfitta può relegarti nei bassifondi. Teramo sfrutta la propria casa, il Palascapriano per segnare ancora una vittoria in meno per il traguardo della salvezza. Biella è squadra compatta, gioca un ottimo basket con degli ottimi elementi e fa del gioco di squadra la sua forza: non a caso entrambe le squadre hanno smazzato 17 assist a testa, segno evidente che le due compagini prediligono il gioco di squadra senza prime donne ma con grandi e onesti lavoratori. Forse a voler trovare un difetto nella squadra piemontese c’è l’eccesivo uso del tiro da tre punti: 35 volte dall’arco sono un pò troppe. Teramo sta invece trovando la propria identità e non può prescindere dall’apporto di Giuseppe Poeta. Adesso per la squadra del Presidente Antonetti c’è la trasferta ad Avellino dall’ex Boniciolli, contro un’altra sorpresa del campionato dal sorprendente rendimento esterno. Dopo la partita di Avellino si potrà capire la vera forza del Teramo Basket e se sarà in grado di conservare per il sesto anno consecutivo la massima serie.
[b]Play of the game[/b]E’ proprio il caso di dire l’intero incontro: triple, assist, schiacciate, rubate, palpitazioni di cuore, recuperi su recuperi. Vale la pena rivedere l’intero incontro in TV…