[b]Una Premiata in versione splendente ha vinto la sfida contro lex amatissimo, nonché cittadino onorario di Montegranaro, Stefano Pillastrini. 89 70 il risultato finale. Commozione e applausi al PalaSavelli per lex coach.[/b]
Ora lo possiamo dire: lallievo ha superato il maestro. Così potremmo definire la partita della Premiata Montegranaro contro lex mentore della band giallo blu, Stefano Pillastrini. Alessandro Finelli, nuovo coach dei sutorini, ha egregiamente guidato la sua squadra dopo una partenza strana come ha egli stesso dichiarato, poi, in conferenza stampa: quando è svanita la frenesia del primo tempo la squadra si è sciolta e la partita ha cambiato volto.
Ed è stato proprio così. Dopo il lungo ed emozionante applauso che lintero PalaSavelli ha tributato a Pilla, immediatamente prima del fischio della palla a due, le due squadre sono scese in campo in maniera diversa. La Premiata è apparsa legata, frenetica e frettolosa: ha forzato qualche possesso di palla col risultato di una Fortezza che in 7 era già avanti di 6 punti. Probabilmente la voglia di riscattare il brutto ricordo di appena 7 giorni fa a Treviso, fatto sta che i sutorini sono partiti non sotto i migliori auspici: i due falli di Ford dopo appena 5 minuti ne sono la testimonianza.
Valerio Amoroso e Luca Vitali, insieme al miglior realizzatore da tre punti del campionato Jobey Thomas mettono la loro firma prima sul pareggio del risultato alla fine del primo quarto ( 16 16) poi tentano, con laiuto di un ottimo Lechtaler, in sostituzione di Ford, di dare lo scossone al match costringendo le cosiddette V nere di patron Sabbatini a ritrovarsi al 18sotto di 9 punti nonostante la buona prestazione di Luca Garri, mvp della Virtus per il primo tempo. Le porte dello spogliatoio di aprono sul 38 34 per la Finelli band.
Alla ripresa del terzo quarto oltre agli ottimi italiani già menzionati si sblocca anche il funambolico Ricky Minard ( 13 punti nel secondo tempo) e la partita cresce dintensità con una Premiata che, messo il freno alla troppa voglia di strafare, si scioglie dando la possibilità alla partita di volgere verso un unico fronte: quello dei sutorini. 16-2 il parziale a favore della Premiata con una Virtus assolutamente in confusione e sotto di 18 punti al 28. 61 47 il risultato del terzo quarto con un PalaSavelli decisamente in visibilio e gremito come da copione per una partita di tale entità.
Nellultima frazione non cambia assolutamente linerzia del match. Una tripla di Filloy, nella ripresa, manda i suoi avanti di 20 punti. La Virtus arranca e si vede. Come dirà Pillastrini in conferenza stampa: finchè prediligeremo le iniziative personali a scapito del gioco di gruppo non ci possiamo considerare una buona squadra. Questa perentoria dichiarazione è la fotografia del quarto quarto virtussino: Delonte Holland ( 21 punti) entra e piazza due triple mai passando la palla e tornandosene in panchina poco dopo. Esattamente il contrario di quello che avviene, qualche metro più in là, in casa Finelli dove a giocare e vincere è proprio la compattezza, lumiltà e il gioco di squadra.
Pillastrini è stato esattamente il terzo, nella sfida degli ex, (dopo Slay e Maresca) a battersi contro la Premiata. Nei primi due casi il match si era risolto a favore degli ex: questa volta invece no. Questa volta gli allievi hanno superato il maestro con un risultato di 89 70 che catapulta la Premiata nella terza posizione in classifica generale con unottima prestazione di Luca Vitali ( 22 punti) in veste di regista; proprio quel Vitali che durante lestate era stato al centro delle trattative con la Virtus, Pilla lo voleva, Vitali voleva Pilla. Ieri al PalaSavelli si sono abbracciati e baciati ma poi il giovane golden boy si armato di spada e corazza e senza pietà ha sfidato e battuto il suo maestro.
[b]Spogliatoio: Finelli e Pillastrini
Finelli: Siamo in un buon momento, se continueremo ad essere umili potremo migliorare ancora.
Pillastrini: Fino a quando il concetto di io prevarrà su quello di noi non possiamo ritenerci una buona squadra.[/b]
In sala stampa il primo a commentare la gara è Alessandro Finelli: Volevamo prenderci questa partita e questi due punti e cera molta determinazione nei miei giocatori dopo quello che era successo la volta scorsa con la Benetton: la tristezza vissuta nellimmediato post-partita di Treviso si è dapprima tramutata in rabbia e quindi nella voglia di vincere di oggi. Sapevamo che la LaFortezza era in crescita e nel primo tempo lha dimostrato, giocando con determinazione; eravamo quindi consapevoli che serviva la miglior Premiata dal punto di vista dellatteggiamento difensivo e della continuità nellarco dei 40 minuti: posso dire che questo cè stato e si evince dai 3 quarti vinti sui 4 totali, dal fatto di aver tenuta ferma Bologna a 70 punti e dal discreto controllo ai rimbalzi nonostante i numerosi falli di Ford.
Siamo in un buon momento, ci fa piacere aver giocato una buona partita di squadra e aver messo in campo una grande intensità. In particolare vorrei sottolineare la partita di Valerio Amoroso che sta lavorando molto forte in allenamento ed è cresciuto dal punto di vista atletico in queste settimane dopo il ritardo nella preparazione per via dellinfortuno di Luglio.
Poi il coach si sofferma a spiegare i criteri seguiti in estate per la costruzione della squadra: sono stati due i criteri guida ha detto – : abbiamo scelto i giocatori con la testa giusta e soprattutto in crescita. Tutti i miei giocatori sia italiani che americani, tranne Garris, hanno ancora un altissimo potenziale da esprimere. Se riusciamo pertanto a mantenere questa umiltà nella quotidianità e riusciamo a continuare a far prevalere il concetto di noi su quello di io, credo che questo gruppo potrà ulteriormente migliorare.
Una parola per lottima prestazione di Vitali in cabina di regia: Oggi Luca ha fatto qualcosa in più a livello realizzativo ma già altre volte ha giocato con questa personalità. Al di là dei 22 punti realizzati lui questo tipo di personalità lha già espresso altre volte quindi non sono molto sorpreso.
Poi arriva il turno dellex coach sutorino, Stefano Pillastrini che visibilmente scuro in volto analizza con la consueta chiarezza e obiettività la partita della sua squadra: credo sia chiaro che noi quando abbiamo problemi non abbiamo la capacità di mascherarli e di reagire. Ci era già capitato: o le partite ci vanno bene oppure soccombiamo e non riusciamo a trovare la forza per rimanere attaccati o per mascherare un break negativo che ci ha portato sotto anche di 15 punti, dopo del quale abbiamo praticamente smesso di giocare. Questa è la nostra grandissima lacuna che nasce da una presunzione e dalla poca umiltà che abbiamo. Questa mancanza la si percepisce quando nei momenti di difficoltà non ci affidiamo al gioco di squadra prediligendo le iniziative personali sia a livello di attacco che di difesa.
Oggi siamo rimasti in partita il primo tempo solo grazie allapplicazione difensiva e alla presenza al rimbalzo dattacco che è una cosa nuova che teoricamente dovrebbe esser considerato un grande passo avanti. Però nemmeno questo è andato bene perché quando le cose cominciamo a diventare difficili per noi salta tutto.
Conclude con unamara considerazione: finchè non iniziamo a mettere in pratica la compattezza e il gioco di squadra non possiamo essere considerati una buona squadra.
[b]Tabellini[/b]
[b]PREMIATA MONTEGRANARO[/b]: Minard 15, Ford 4, Garris 6, Gouveia, Cinciarini, De Luca, Vitali 22, Thomas 19, Filloy 3, Amoroso 16, Lechtaler 4, Nasini. All. Finelli
[b]LA FORTEZZA BOLOGNA[/b]: Holland 21, Spencer 7, Conroy 4, Anderson 2, Crosariol n.e., Giovannoni 7, Chiacig 9, Di Bella 2, Lestini n.e, Da Ros n.e., Garri 12, McGrath6. All. Pillastrini
Usciti per 5 falli: Anderson – Garri (LaFortezza)
Arbitri: Mattioli, Pozzana, Gori
Spettatori: 3.600
[b]Chiara Marzan[/b]