Mai paragone è più calzante per la Siviglia Wear Teramo targata 2007-2008. Prestazioni altalenanti, ma esttamente opposte le une alle altre. E’ vero che fin qui il team biancorosso è 6-5, perciò in una buona posizione di classifica. Ma è altrettanto vero che dopo vittorie altisonanti e prestigiose sono arrivate sconfitte molto pesanti con squadre che ad oggi diremmo della stessa fascia. Le ultime due partite dimostrano che i giocatori teramani ancora non hanno un buon approccio difensivo alla partita: non si può pensare di vincere se si subisicono qualcosa come 202 punti in due match. C’è sicuramente qualcosa da rivedere come le alterne prestazioni di Tucker e Tskitishvili: il primo, quando comincia a sbagliare, sembra avere un conto aperto con la retina avversaria e comincia a tirare da tutti lati del campo, spesso con risultati poco soddisfacenti. Il secondo ha bisogno di scosse teutoniche per metterlo in partita come contro Biella dove ad un primo tempo opaco ha fatto seguire una ripresa ad altissimo livello. Ma se il giocatore georgiano non riesce a calarsi nel match ecco che arriva una prestazione indecorosa come ad Avellino.
L’altra grande incognita, ma qui si va un pò controcorrente, è Peppe Poeta, osannato da tutta la stampa nazionale nonchè dagli addetti ai lavori. Al di là dei meriti sportivi di questo ragazzo (che deve ancora dimostare parecchio in termini di mentalità), ci sono troppe sbavature che vanno limate, una su tutte: le palle perse. A prescindere dalle condizioni fisiche, non è ammissibile per un play perdere 14 palloni in due gare (Biella e Avellino). Come non bastasse, l’infortunio estivo di Powell, che avrebbe dovuto essere la stella del Teramo basket, sta tuttora contribuendo nelle prestazioni del giocatore che ancora non riesce a trovare l’alchimia giusta con i compagni di squadra e, soprattutto, non riesce a entrare nelle dinamiche di gioco europeo dove le difese sono molto più aggressive che in NBDL. La nota positiva di questo periodo è il rientro in campo di Migliori che sta dimostrando grande maturità e di essere ormai pronto per giocare in LegA ad alti livelli.
Ci sono anche altre cose buone: a molti non è piaciuto, ma l’atteggiamento di Yango in campo è stato, a nostro giudizio, più che buono. Ed è un giocatore che inizia a carburare Anche Carra, dopo un inizio con il freno a mano tirato, ha cominciato a sentire di meno la differenza con Poeta e piano piano sta entrando negli schemi di coach Bianchi. I due play sono, comunque, giocatori diversi: uno è più propenso al gioco in velocità, l’altro è più ragionatore anche se in casa sente il peso del dualismo con il giocatore campano. La vera sorpresa (ma neanche più di tanto) è il riconfermato Brandon Brown che sta vivendo un inizio di campionato ad altissimo livello: tigna difensiva e offensiva, voglia di lottare su tutti i palloni, buone percentuali dal campo. Insomma l’arma in più di questa Siviglia Wear Teramo.
La partita di domenica contro Udine potrà dare un’idea sulla vera capacità del roster biancorosso, sebbene arrivi un mago della difesa come Pancotto. In realtà arriva anche il peggior attacco del campionato, ma questo Teramo double face è capace di tutto. Non si possono fare voli pindarici come play-off e Final-Eight, ma occorre cercare di arrivare il prima possibile alla quota salvezza che quest’anno è probabilmente più alta rispetto agli anni passati, visto il livellamento tra le squadre dalla seconda in classifica in poi.