E’ record. La Montepaschi inanella la tredicesima vittoria di fila dall’inizio del torneo ed eguaglia il record della mitica Kinder di Ettore Messina. Sgombriamo subito il campo da equivoci e, allineandoci a quanto detto da Simone Pianigiani in sala stampa, riconosciamo che questa Montepaschi non è quella Kinder. Resta però il fatto numerico strabiliante, secondo solo alla striscia di 26 vittorie del Simmenthal 62-63 (e lì siamo nel Mito) e soprattutto la sensazione che questo campionato abbia trovato, per dirla con Casalini, un serial killer, un Hannibal the Cannibal che tritura tutto e tutti. Roma era accreditata come la più credibile antagonista dei toscani, e probabilmente lo è, era reduce da una disfatta in Coppa giustificata in parte con la mente già rivolta al big-match di Siena, era additata da tutti come la squadra che avrebbe potuto mettere i bastoni tra le ruote dei campioni d’Italia ma se ne è ritornata nella capitale con 16 punti di passivo e con la consapevolezza, manifestata onestamente in sala stampa da Repesa, di avere ancora molto da lavorare per colmare un gap che oggi appare notevole. In casa romana ci sono apparsi impalpabili Hawkins, che ha lasciato il segno soltanto per molto nervosismo e per un canestro da metà campo, Fucka, che ha dato ben poco, Giachetti, annunciato in grande forma ma penalizzato subito da due falli, Stefansson, reduce comunque da un infortunio. Le cose buone sono venute da Ukic, un ragazzo davvero interessante e da Ray. L’americano è dotato di gran talento, non lo scopriamo certo noi, di grande tiro, e lo sappiamo, ma deve imparare a disciplinarsi maggiormente e a non lasciarsi prendere dai nervi (il suo quarto fallo tecnico dopo il terzo su Thornton lo hanno costretto ad una blanda difesa nei minuti restanti per non farsi fischiare il quinto……..). In casa senese, in difficoltà sotto le plance nonostante l’assenza in casa romana di un vero e proprio centro, ci sono stati due giocatori devastanti: Sato, alla seconda prova convincente dopo la gara di Eurolega contro l’Olympiacos e Kaukenas che, partito dalla panchina ha scritto 25 punti a referto con 17/20 dalla lunetta. Buonissima e tutta sostanza la prova del solito Stoonerook condita da 3 triple e 10 rimbalzi. Due parole su Lavrinovic, meno brillante che in altre occasioni che ha saputo però mettere a segno 4 punti importantissimi nel momento di recupero della Lottomatica, dimostrazione ulteriore che questa Mens-Sana è un’orchestra perfetta dove manca magari un primo violino ma dove tutti riescono a portare il proprio mattone e a costruire sempre case con saldissime fondamenta.
L’arbitraggio è stato molto fiscale ma la partita lo richiedeva per la tensione agonistica altissima nella quale si è giocato e per i precedenti tra le due squadre. Un paio di topiche clamorose ci sono state, un’infrazione di piede chiamata a Stoonerook assolutamente inesistente ed un antisportivo fischiato misteriosamente a Eze. E’ successo che nel momento di maggior bagarre della gara Lorbek abbia dato, lontano dalla palla, una spallata nel petto ad Eze (vogliamo spezzare una lancia a favore di Lorbek, nulla di trascendentale sia chiaro), ebbene il nigeriano è stato punito con un antisportivo proprio per aver subito questa spallata, la confusione è continuata per qualche minuto con Gabini che è andato in lunetta al posto di Lorbek………….francamente questo episodio ci è sembrato incomprensibile.
Ci fa piacere segnalare, prima dell’inizio della partita, l’iniziativa delle due curve, quella senese e quella romana, in solidarietà alle vittime del terribile incidente sul lavoro accaduto a Torino. Il Commandos Tigre, i ragazzi della curva senese, hanno esposto uno striscione di condoglianze per le vittime subito imitati dai tifosi romani che hanno chiesto, ed ottenuto, uno spontaneo minuto di silenzio in memoria di questi sfortunatissimi lavoratori.
La cronaca:
Il primo quarto inizia come moltissime partite quest’anno sono iniziate al Palamenssana, in poco più di 4 minuti la Montepaschi confeziona un 13-0 condito dal bonus romano che instrada la gara fin da subito nei binari preferiti dai biancoverdi. McIntyre Eze e Sato segnano dalla lunetta, ancora il play americano e Stoonerook colpiscono dall’arco e la Mens-Sana costringe Repesa al primo time-out sul 13-0. Il primo canestro ospite è frutto di una tripla di Stefansson, poi Ray e Lorbek cominciano a scuotersi ma il vantaggio senese galleggia sempre intorno ai dieci punti e solo il canestro dell’ex Celtics allo scadere del quarto fissa il punteggio sul 21-13 portando Roma a -8.
Pronti via e Sato piazza un 4-0 che riporta a +12 i senesi in apertura di secondo quarto, Fucka restituisce il mini-parziale e il vantaggio interno continua ad essere sui 10 punti. Ilievski da una parte ed Ukic dall’altra colpiscono dall’arco e un bel canestro di Daniels porta la Lottomatica a -6. Una tripla di kaukenas permette alla Mens-Sana di riallungare sul +10 ed il quarto termina mandando i giocatori al riposo lungo sul 43-34 per i padroni di casa.
Botta e risposte di Thornton, Ukic, Daniels, Ray e Sato all’inizio del terzo quarto e vantaggio senese che non scende mai sotto gli 8 punti. Poi però Ray riavvicina la Lottomatica a -6 (52-46) e qui c’è la svolta della partita. Ray si accapiglia con Thornton e subisce il fallo tecnico, quarto per lui, che lo costringe a non applicarsi in maniera intensa in difesa per paura del quinto, l’ambiente si riscalda eccessivamente e la bagarre non premia i tentativi romani. In un clima infuocato Ukic fallisce la tripla del possibile -3 e da lì in poi, nonostante l’inspiegabile antisportivo ad Eze di cui abbiamo già parlato, la Montepaschi piazza un 18-4 che si traduce, sul tabellone, in 70-50. In questo periodo Kaukenas è un rebus irrisolvibile per la difesa romana (11 falli subiti!!!!), McIntyre ruba palla a Stefansson e s’invola in contropiede, Sato è preciso da ogni angolo del campo e si va all’ultimo riposo sul 72-57 per i senesi.
Dell’ultimo quarto c’è da ricordare una clamorosa stoppata di Sato su Fucka, 20 cm più alto del centrafricano, e poco più. Siena ha ormai saldamente la partita in mano ed onestamente c’è da riconoscere che l’ha sempre avuta per tutti i 40 minuti. Gli ultimi, inutili, punti della partita li segna Ray dalla lunetta.
THE PLAY OF GAME: La stoppata di Sato su Fucka lanciato in contropiede ed un coast to coast di Ukic con cambio di mano finale. Due giocate straordinarie!!!!
MONTEPASCHI: McIntyre 9, Ilievski 9, Eze 5, Sato 21, Thornton 2, Lavrinovic 9, Kaukenas 25, Stoonerook 12.
LOTTOMATICA: Fucka 6, Stefansson 8, Lorbek 7, Bagnoli 2, Ray 19, Hawkins 8, Daniels 11, Gabini 3, Ukic 12.
JASMIN REPESA
Innanzitutto complimenti a Siena, che sta giocando molto bene e meglio di noi. Da parte nostra possiamo dire che paghiamo le tante assenze, questanno non abbiamo ancora mai fatto un allenamento tutti insieme. Per quanto riguarda stasera abbiamo sofferto il loro atletismo, abbiamo subito sottocanestro e il nostro attacco si è scontrato contro la loro difesa aggressiva. Comunque ora abbiamo capito cosa dobbiamo fare se vogliamo sperare di essere competitivi ad altissimo livello. Basta vedere le 23 palle perse (23), troppe per vincere a Siena.
SIMONE PIANIGIANI
Ancora una bella partita e una vittoria importante per come è stata giocata: al di là dei due punti quello di cui sono soddisfatto è la prova di maturità messa in campo dai miei giocatori. La chiave della gara? Essere riusciti a tenere la concentrazione e produrre gioco anche quando cè stato lo scontro fisico: siamo riusciti sempre a tenere un buon divario da Roma. Stasera abbiamo anche sbagliato tiri aperti, ma nello sforzo questo è comprensibile. Lobiettivo era dimostrare che è nostra la miglior difesa del campionato e le 23 palle perse da Roma ne sono la conferma. Il record della Kinder eguagliato? Certo mi fa piacere, anche se non guardo ai primati. Noi non abbiamo i giocatori di quella Kinder, ma abbiamo grandi uomini che danno il massimo su qualsiasi parquet e che fa piacere allenare.