Scavolini Spar Pesaro Siviglia Wear Teramo 81 – 77 (27-17; 41-37; 56-57)
Quintetti iniziali:
Scavolini: Pasco, Slay, Brokenborough, Hicks, Clark
Siviglia Wear: Brown, Tucker, Poeta, Powell, Tskitishvili
La Scavolini Spar torna finalmente alla vittoria interna, rompendo un digiuno che durava dal 4 novembre scorso, durante il quale alle importanti vittorie esterne contro Napoli e Varese avevano fatto da contrappeso i due capitomboli interni contro la Fortitudo e la Mens Sana nei quali agli apprezzamenti per il carattere ed il valore mostrati non erano poi seguiti risultati concreti.
La vittoria di ieri assume ancora maggiore valore perché ottenuta contro una formazione ostica nonché diretta concorrente per laccesso alla final eight di Coppa Italia e consente a Pesaro di poter respirare prima di rituffarsi nello sprint di fine girone dandata, fatto di tre trasferte e di un incontro casalingo contro la corazzata Roma.
La partita comincia con ritmi piuttosto blandi, cui probabilmente contribuisce un pubblico meno numeroso e meno caldo del solito ed un fisiologico rilassamento dopo il big match contro Siena; tuttavia Pesaro non deve impegnarsi più di tanto per prendere il largo perché Teramo pare aver lasciato la testa negli spogliatoi.
Nellattacco della Siviglia, infatti, regna la confusione dal momento che Poeta non riesce ad innescare nessuno dei compagni e che i punti vengono esclusivamente dalle iniziative individuali di Tucker e Powell.
A Pesaro quindi basta trovare una delle sue solite raffiche dallarco dei 6,25 per passare in breve tempo dal 10-6 al 22-6, quando mancano 4 minuti al termine ed hanno segnato tutti i suoi colored, compreso un Pasco (grande ex dellincontro) incontenibile sotto i tabelloni e presente su ogni rimbalzo.
Solo 8 punti in fila di Tucker, fino a quel momento limitato piuttosto bene da Brokenborough (partito in quintetto al posto di capitan Myers), consentono ai teramani di riavvicinarsi per la conclusione del primo quarto, che termina sul 27-17 con uno splendido assist dello stesso Myers per Slay.
La partita sembra già ben incanalata per Pesaro, anche perché Brown è già fuori causa per una ricaduta del suo malanno e Tskitishvili risulta non pervenuto.
Quando anche Zukauskas va a referto con cinque punti consecutivi per limmediato 32-20 in molti pensano che non ci sia più molta storia da raccontare; probabilmente la pensano così anche i giocatori di casa che improvvisamente mollano in difesa e si deconcentrano in attacco dove falliscono una serie interminabile di tiri, qualcuno anche piuttosto facile.
Teramo non fa nulla di trascendentale ma, rispetto ai primi minuti, quanto meno ci mette la voglia e tanto basta per rimontare, grazie anche ai mattoncini portati dalle riserve ed in particolare da un efficace Yango.
La Siviglia arriva sul 35-36 a poco più di due minuti dalla fine quando i provvidenziali Podestà e Fultz riportano i loro sul + 6 prima che Poeta segni i suoi primi due punti per il 41-37 dellintervallo.
Al ritorno sul campo la partita diventa ben più spigolosa; oramai Teramo è rientrata in partita e, pera quanti tentativi faccia la Scavolini di allungare, pare inevitabile che si debba assistere ad una lunga volata fino alla fine.
Così in effetti accade; Pesaro allunga subito con una tripla di Clark ma poi si riaccende Powell che con nove punti porta i suoi al massimo vantaggio (47-52) a 3.30 minuti dallultimo intervallo.
Pesaro accusa il colpo ma, come già accaduto altre volte, non si demoralizza e si affida al carattere dei suoi guerrieri; questa volta è Pasco a suonare la carica con stoppate, recuperi ed anche una serie di tiri liberi segnati di tabella; la Scavolini si riporta così sul 56-54 quando Pasco commette il suo terzo fallo deve fare ritorno mestamente in panchina.
Ne approfitta subito Teramo ed in particolare Yango, vera spina nel fianco sotto i tabelloni pesaresi, che sfrutta un pasticcio avversario sul rimbalzo difensivo e permette ai suoi di chiudere avanti sul 56-57.
Al ritorno in campo la partita si è oramai trasformata in un match ad alta tensione; Myers, autore fin lì di una partita incolore ma che segnerà 11 decisivi punti nellultimo quarto, capisce che è il momento di farsi vedere e si issa la squadra sulle spalle.
Dallaltra parte replica il solito Tucker che, tra una forzatura e laltra, trova anche il modo di riportare i suoi in vantaggio sul 68-70, complice anche un tecnico fischiato a Myers per proteste su un dubbio fallo nei confronti dello stesso Tucker ed il quarto fallo che spedisce nuovamente in panchina Pasco.
Il nervosismo ha oramai contagiato tutti e ciò fa credere ad unidiota di poter essere autorizzato a lanciare una bottiglietta dacqua in campo che, dopo aver sfiorato pericolosamente Sacripanti, lava il parquet provocando una sospensione di qualche minuto.
Siamo ormai allo sprint finale ed è a questo punto che emerge il carattere della vecchia guardia già protagonista lo scorso anno; immediatamente una tripla di Fultz riporta i suoi sul 71-70 poi sono i preziosissimi rimbalzi e le stoppate di Podestà, nonché i liberi procuratisi con esperienza da Myers, a riportare avanti la Scavolini sul 77-74 ad un minuto dal termine.
Quando Clark infila i due liberi che danno il 79-74 pare finita, ma Teramo non ci sta e prima trova una tripla con linossidabile Lulli e poi ha addirittura in mano la palla per guadagnarsi quanto meno il supplementare; peccato che il possesso venga gestito in maniera scriteriata e porti Tucker, non immune da colpe nel caso specifico, a tentare una tripla da 8 metri con il difensore addosso.
Finisce così sull81-77 una partita certamente non spettacolare in cui ha certamente pesato il crescente nervosismo per quello che può considerarsi uno dei primi spareggi per lapprodo alla Coppa Italia.
Da un lato Teramo, complici forse anche le prove incolori di Poeta e Skita, ha denotato paurose lacune nel gioco offensivo, che spesso si è limitato a prevedere la consegna della palla alternativamente a Tucker e Powell sperando in una loro giocata di classe.
Dallaltro lato non si è trattata certamente della migliore prestazione di Pesaro che, in ogni caso, ha comunque dimostrato di avere un carattere non indifferente cui far ricorso quando, come ieri, le cose non girano per il verso giusto.
Play of the game: è il caso di segnalare una giocata che premia la sostanza di Podestà che, in un momento assai delicato della partita, riesce a recuperare su un contropiede avversario ed inchioda il sottomano di Tucker che, dopo aver seminato lintera difesa in transizione, sembrava già sicuro di poter aggiungere altri due punti al suo tabellino.
Sacripanti: E stata una partita difficile contro una squadra di grandissimo talento; noi abbiamo avuto un ottimo approccio ma poi loro sono stati bravi a migliorare in difesa. Nel secondo quarto forse abbiamo un po mollato in difesa ma loro hanno recuperato soprattutto perché noi, nonostante eseguissimo bene i giochi, non riuscivamo più a segnare; purtroppo questo è il rischio che può correre una squadra come noi, che si affida molto alle buone percentuali nel tiro da tre. Nel secondo tempo siamo riusciti a ritrovare la grinta necessaria e in questo sono stati fondamentali Slay, Pasco e Podestà; poi è salito in cattedra Myers che nellultimo quarto si è caricato la squadra sulle spalle ed a cui la squadra ha dato piena fiducia. E stata una vittoria importantissima in prospettiva coppa Italia, perché di qui alla fine abbiamo tre incontri esterni e solo uno interno contro la seconda forza del campionato.
Bianchi: dopo il pessimo primo quarto abbiamo lottato e ci siamo battuti fino alla fine su un campo molto difficile e contro una delle squadre più talentuose del campionato. Noi abbiamo giocato alla pari nonostante Brown sia dovuto uscire presto per i suoi problemi fisici ed anche Migliori fosse a mezzo servizio; inoltre, come accade spesso in trasferta, qualche giocatore fondamentale ha giocato con poco cuore (Tskitishvili? N.d.r.).Nel finale abbiamo gestito male diverse situazioni, concedendo troppi rimbalzi offensivi agli avversari e giocando malissimo lultimo possesso fondamentale; purtroppo devo recriminare su una fischiata arbitrale che non mi ha convinto per niente e che, in un momento fondamentale, ha restituito la palla a Pesaro quando aveva già conquistato il rimbalzo difensivo. Comunque possiamo essere soddisfatto di avere concesso poco a uno degli attacchi più forti del campionato e di aver finalmente lottato dopo due trasferte molto negative. Non dimentichiamoci che il nostro obiettivo è quello di una tranquilla salvezza.
Scavolini Gruppo Spar Pesaro: Zukauskas 8 (1/2 2/3), Laudoni n.e., Fultz 8 (0/1 2/3), Myers 11 (2/2 1/6), Hicks 13 (2/3 3/8), Clark 15 (3/3 1/5), Gay n.e., Podestà 4 (2/6), Brokenborough 3 (1/4 0/2), Pesoli n.e., Slay 12 (2/4 2/5), Pasco 7 (2/3)
Siviglia Wear Teramo: Brown 1 (0/1 da tre), Valentino n.e., Tucker 24 (5/11 4/12), Poeta 4 (1/4 0/2), Yango 10 (5/9), Migliori 5 (1/1 1/1), Powell 19 (6/10 2/3), Marzoli n.e., Lulli 6 (1/2 1/1), Carra 2 (1/3 0/2), Tskitishvili 6 (2/3 0/1), Iannilli.