Goodwater è una cittadina dellAlabama di 1633 anime di cui probabilmente non si sarebbe mai parlato, ma che in questi giorni è salita alla ribalta nazionale per essere la città dove è venuto alla luce luomo che attualmente costituisce la più grande sorpresa ed anche la più bella storia nella stagione in corso della NBA.
Stiamo parlando naturalmente del n.33 dei Raptors, il 27enne journeyman Jamario Moon che sta sconvolgendo tutti gli esperti ed opinionisti americani di basket nessuno dei quali al momento dellinizio del camp estivo dei Raptors avrebbe puntato un solo dollaro sulle sue possibilità di evitare il taglio prima dellinizio della regular.
Nessuno, nemmeno il più grande tifoso di Jamario, poteva immaginare per latletica ed elettrica ala, senza alcuna esperienza universitaria, reduce da molte stagioni nelle varie Minors dove spesso ha dovuto anche subire lonta del taglio, rifiutato persino da squadre della nostra Lega2, un così grande ed immediato impatto nella lega più importante del mondo.
Forse molti avevano dato del matto a Sam Mitchell quando il coach comunicò a Jamario che aveva deciso di tenerlo in squadra alla fine del camp prestagionale nel corso del quale era stato a volte molto duro con lui, ma aveva anche realizzato che i suoi Raptors, squadra di impronta prettamente europea, avevano bisogno della sua atleticità e della sua versatilità, convincendo Bryan Colangelo ad offrirgli un contratto non appena Moon sembrò sul punto di lasciare Toronto con destinazione Cleveland.
Lo stesso Colangelo qualche mese dopo pensava che Mitchell stesse scherzando quando gli manifestò lintenzione di promuovere Jamario nello starting five la sera dell11 novembre nella trasferta di Chicago.
Quella sera Mitchell comunicò a Moon solo mezzora prima della partita che sarebbe stato titolare in quanto era lunico Raptors in grado di accoppiarsi con Luol Deng.
Moon non si lasciò pregare troppo, né intimorire dal più famoso avversario ed i Raptors vinsero di 30 con Jamario che oltre ad annullare Deng si mise in luce anche come realizzatore chiudendo con 12 punti, 6 rimbalzi e 3 recuperi nella sua prima partenza da titolare.
Quindici giorni dopo sempre contro i Bulls ma stavolta allAir Canada Centre, altra super prova di Jamario che oltre a pareggiare il suo high nei punti con 15 piazza anche 6 stoppate e cattura 9 rimbalzi dominando ancora una volta Deng.
Niente male per un rookie venuto fuori dal nulla.
Mitchell probabilmente aveva intravisto in Jamario molte similitudini con la sua storia cestistica.
Anche Mitchell proveniva infatti da una piccola cittadina della Georgia, anchegli era passato per la Cba giocando per la miseria di 15$ al giorno prima di approdare a 26 anni ai Minnesota Timberwolves e costruirsi una brillante carriera professionistica.
Tuttavia Mitchell aveva comunque completato i quattro anni di studi alla Mercer University, Moon invece appartiene a quella vasta categoria di ragazzi che mal consigliati tentano il grande salto nella Nba direttamente dallhigh school, salvo poi accorgersi di non essere ancora pronti per il professionismo.
Nel passato di Jamario cè la Mount Zion Christian Academy del North Carolina famosa per aver avuto tra gli altri Tracy McGrady tra i suoi studenti, ma soprattutto famosa perché assomigliava di più ad una prigione che ad una scuola.
E sempre la solita storia, vieni da noi non preoccuparti per lo studio, se dimostri di saperci fare andrai direttamente nei Pro e se invece ciò non accadrà ci penseremo noi a darti i gradi per andare al College è quanto gli avrà detto Joel Hopkins, allepoca coach a Mount Zion.
Ricordando quellesperienza tra le montagne del North Carolina, Moon racconta di non aver mai aperto né visto un solo libro a Mount Zion dove non cera molto altro da fare se non giocare a basket, ed andare al Mc Donald era lunico passatempo per quei ragazzi intrappolati tra quelle dure e tristi colline.
Compagno di camera di Moon a Mount Zion era Steven Hunter attuale centro dei Nuggets e Moon si mise nei guai per aver portato un CD player con sé, la musica rap era vietata così come le chiamate telefoniche, tutto doveva essere controllato.
Jamario stava impazzendo e preferì abbandonare il Mount Zion per finire gli studi superiori a Coosa Central, prima di approdare allo Junior College di Compton e successivamente dopo aver fallito per problemi accademici lingresso a Mississippi State, un altro anno in Junior College, il Meridian Community College nel Mississippi nel 2000 prima di tentare di entrare nel Draft del 2001.
Nonostante un invito dai Chicago Bulls per un pre draft camp e linvio di diversi video all Nba Front Office che mostravano le sue incredibili doti di saltatore, Moon non riuscì a convincere nessuna franchigia Nba delle sue qualità e potenzialità.
Quella sera Jamario insieme al suo coach personale, Kerry Kirby, rimase attaccato alla televisione aspettando inutilmente che qualcuno pronunciasse il suo nome.
Da quel giorno solo amarezze e delusioni per il povero Jamario.
Rilasciato da tre diversi team della Nbdl e Cba, Jamario non vuole però arrendersi allidea di smetterla col basket e tornarsene negli sporchi campetti dellAlabama.
E un lungo peregrinare tra le varie Minors, la Aba con i Kentucky Colonels ed i Carolina Thunder,quindi un tentativo in Russia fallito ancora prima di cominciare e finalmente nel 2005 Moon contribuisce alla conquista del titolo della Wba con i Gladiators di Rome prima di firmare con gli Harlem Globetrotters.
Qui Moon pur apprezzando lo spirito dei Globetrotters capisce però che sta perdendo il senso della competizione e del basket vero che non è quello delle esibizioni da circo degli Harlem e decide quindi che è ora di tentare di ritornare ad inseguire il suo sogno.
La sua rinascita inizia a fine 2005 quando Moon grazie al suo nuovo agente Joel Bell trova posto negli Albany Patroons della Cba allenati dal grande Sugar Ray Richardson.
Qui Richardson che nella Nba è stato una superstar, compie un grande lavoro psicologico più che tecnico, convincendo Jamario a lasciare perdere le sue acrobatiche schiacciate ed i suoi numeri ad effetto; se vuole avere una minima chance Nba deve diventare un vero stopper difensivo usando le sue lunghe braccia e la sua aggressività dallaltra parte del campo.
Moon mostra subito di voler ascoltare coach Richardson ed inizia ben presto quella trasformazione che lo porta a diventare il Difensive Player of the Year ed a far parte del primo quintetto della Cba suscitando linteresse di molti scouts Nba, intrigati da questo 27enne talento sinora nascosto che non solo nel viso ricorda in qualche modo il grande Scottie Pippen.
Sono i Toronto Raptors ad invitarlo per un minicamp in giugno dove Jamario riesce a convincere Mitchell e Colangelo di meritare linvito al preseason camp.
Linizio di stagione complice anche lassenza prolungata di Garbajosa e quella ad intermittenza di Bosh e Bargnani offre a Jamario la possibilità di entrare subito nelle rotazioni di Mitchell e gradualmente Moon comincia a farsi apprezzare per la sua difesa asfissiante sulluomo, le sue stoppate siderali, il suo jump shot brutto da vedere ma efficace, la sua intelligenza ed il suo senso della posizione a rimbalzo.
Sino ad arrivare all11 novembre ed alla sua prima gara da starter a Chicago.
Da allora Jamario ha visto il suo minutaggio aumentare sensibilmente, il secondo del team dopo Chris Bosh e le sue cifre attuali parlano di quasi 8 punti con 7 rimbalzi e 2 stoppate per gara, cifre che ne fanno uno dei migliori Rookie per valutazione.
Jamario continua a vivere il suo sogno sperando che nessuno lo risvegli allimprovviso e lo riporti nellinferno delle leghe minori, i suoi fans aumentano costantemente in tutti gli States, così come le sue apparizioni su YouTube e mentre si cercano sempre nuovi nickname ( Moonwalker, Apollo 33, SuperJamario i più gettonati) la favola del ragazzo di Goodwater dimostra a milioni di talenti sommersi come lui che qualche volta i sogni diventano realtà.