[b][/b]LOTTOMATICA ROMA[b][/b] Giachetti, Ray, Hawkins, Gabini, Lorbek
[b][/b]SNAIDERO UDINE[b][/b] Allen, Green, Penberthy, Sales, Di Giuliomaria
I QUARTO II QUARTO III QUARTO IV QUARTO
28-12 45-32 76-44 93-64
Dalle stelle alle stalle. Dopo la roboante vittoria di giovedì contro i Campioni d’Europa, Roma affronta l’imbarazzante Snaidero Udine di Cesare Pancotto, nella quattordicesima giornata di campionato. Imbarazzante, perchè non è altrimenti definibile la prestazione della compagine friulana, mai in partita e obiettivamente, troppo deficitaria e lacunosa per una partita di Lega A; la consapevolezza che il talento di Jerome Allen possa fare la differenza nella lotta per non retrocedere, sopratutto contro squadre del livello di Scafati e Cantù, non esime la squadra dall’impegno e la concentrazione che, oggi, non risiedevano neanche in prossimità della panchina della Snaidero. Mancanza di aggressività in difesa, caratteristica principale della squadra, e scarsa lucidità in attacco le pecche evidenziate nei 40 minuti trascorsi al Palalottomatica.
Per Roma, dopo l’impresa in Eurolega, c’era la possibilità di un calo, più volte mostrato questa stagione contro avversari (sulla carta) di livello inferiore, pericolo che, sin dalle prime battute di gara, sembra lontano dal manifestarsi, specialmente quando “El Tanke” Gabini si produce in un passaggio dietro la schiena per la chiusura di un contropiede. Partita tatticamente perfetta quella disputata dalla banda di Repesa, chiusa praticamente con il devastante 28-12 del primo quarto: la Virtus, capace di mandare ben 5 giocatori in doppia cifra (Ray, Gabini, Ukic, Lorbek e Stefansson), può così dedicarsi a perfezionare un meccanismo non lontano dalla quadratura perfetta e a dare respiro ai giocatori che giovedì affronteranno il Real Madrid in Eurolega. Poco da raccontare di una partita che non c’è mai stata, con la Lottomatica sempre al comando e Udine che spara a salve dall’arco, chiudendo con un miserrimo 6/38 per una ridicola percentuale del 15%; l’unico a salvare la faccia è il numero 5 della formazione friulana, quel Jerome Allen ricordato anche dalla curva romana per i suoi trascorsi col marchio AdR, predicatore nel deserto con i suoi 17 punti e 8 rimbalzi totali.
La sensazione è che, da qui sino alla fine del campionato, quando Roma affronterà presumibilmente Siena in una serie a 7 partite, la squadra messa in piedi da Toti dovrà scavare a fondo per tirare fuori tutto il potenziale intravisto in questa prima parte di stagione; grande difesa, come messo in mostra in queste due ultime gare, ed ottime letture in attacco, come testimonia lo sgretolamento della zona allestita da Pancotto nel match odierno.
Così com’è, però, la Lottomatica continua a deficitare nel reparto lunghi, dove Lorbek e Fucka hanno necessariamente bisogno di un supporto che non può essere Bagnoli, perlomeno a questo livello, e difficilmente manterrà il Gabini superstar ammirato sino ad oggi .
Bodiroga è attivo sul mercato, dove si stanno spargendo i rumors di possibili contatti con il Partizan per Pekovic: difficilmente Belgrado si priverà del suo centro, nemmeno in vista di una possibile eliminazione dall’Eurolega. Meno utopica è l’ipotesi Crosariol, del quale Sabatini potrebbe e, forse, vorrebbe privarsi ma ad un prezzo decisamente più elevato rispetto al suo reale valore di mercato.
Tra sogno e realtà si trova Pape Sow, giocatore gradito a pubblico e società che, in cambio di un cospicuo numero di dollaroni, potrebbe ritrovarsi agli ordini di Jasko.
Sul parquet del Palalottomatica, in definitiva, sarebbe sufficiente un giocatore di peso, forte a rimbalzo, capace di alzare la voce sotto i tabelloni e di dare più minuti da 4 a Lorbek, ruolo più congeniale allo sloveno. In settimana, dopo il taglio di Daniels, trapeleranno maggiori notizie.
Nello spogliatoio, ora, la mente è rivolta completamente alla difficile sfida di giovedì contro il Real Madrid, corsaro sabato sera in casa del Badalona di Ricky Rubio e Rudy Fernandez.
MVP
Erazem Lorbek- Con 14 punti, 7 rimbalzi e 6 falli subiti, la prestazione del giocatore sloveno è la migliore all’interno della grande vittoria di squadra conquistata oggi dalla Lottomatica Roma.
Play of the game
Terzo quarto, partita già ampiamente conclusa: Roma conduce un’azione magistrale costruendo, dopo 4 penetra e scarica e una circolazione di palla in cui partecipano tutti e 5 i giocatori capitolini presenti sul parquet, un tiro allo scadere dei 24 secondi nascondendo letteralmente la palla ai giocatori di Udine.
Quotes
Consueto appuntamento, in sala stampa, con coach Jasmin Repesa:
“Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, siamo stati concentrati, abbastanza aggressivi, abbiamo subito un po il loro contropiede e il rimbalzo in attacco, ma la vittoria è stata strameritata. Dobbiamo restare concentrati, domani riposiamo e poi riprendiamo ad allenarci per preparare una partita importante come quella di giovedì con il Real Madrid. I giocatori di Udine corrono molto bene in attacco, hanno due giocatori che spingono molto bene, il nostro primo obiettivo era fermare il contropiede e nel terzo quarto abbiamo fatto davvero bene. Altrettanto però, corrono male in difesa dove noi, invece, abbiamo fatto bene e questo ci ha permesso di fare il contropiede. Ora dobbiamo recuperare le energie perché il Real è un avversario davvero forte. A Siena abbiamo giocato con due giocatori che non facevano allenamenti da dieci giorni, come Ukic e Stefansson. Li stiamo recuperando e con loro la squadra è in crescita. Mi è piaciuto lattacco contro la zona, significa che siamo in crescita e che sappiamo rispondere quando lavversario cambia ritmo in difesa, sappiamo restare lucidi, questo è un segno positivo. La fiducia nasce anche dopo la gara del Panathinaikos, è normale. Questi ragazzi però meritano molto di più dal pubblico, quello che posso fare è invitare tutta la gente cui piace la pallacanestro perché ci aspetta una sfida veramente importante, e il Real non gioca tutti i giorni a Roma. Giovedì quindi spero di trovare un ambiente diverso. Differenza fra Pana e Real? Il Real non ha il talento che ha il Panathinaikos, ma ha giocatori concreti e precisi nelle loro posizioni, al contrario dei greci. E poi il Real ha tiratori micidiali, che se sono liberi segnano di sicuro, precisi e concreti. Lunica cosa che il Panathinaikos ha in più è che tanti giocatori giocano il pick and roll. Resta comunque il fatto che senza difesa non si vince.