[b][/b]LOTTOMATICA ROMA[b][/b]: Giachetti, Ray, Hawkins, Gabini, Lorbek
[b][/b]REAL MADRID[b][/b]: Tunceri, Smith, Mumbrù, Hervelle, Papadopoulos
I QUARTO II QUARTO III QUARTO IV QUARTO
19-19 34-32 49-53 69-64
Sky is the limit. Obiettivamente, dopo aver steso in sette giorni Panathinaikos e Real Madrid, due delle candidate più accreditate all’accesso delle final four nella capitale spagnola, la capitale può sognare una stagione indimenticabile: non solo la vittoria con quasi 20 punti di scarto ai campioni d’Europa, ma anche la vittoria sofferta e meritata contro i Campioni di Spagna. Andiamo con ordine: il Real parte subito forte, giovandosi delle palle perse ingenuamente da Giachetti e Lorbek per piazzare un parziale iniziale di 10-2, trasformatosi rapidamente in 6-14, tanto da costringere Repesa al time out; qualcosa cambia al ritorno in campo, ma altre 2 palle perse da Gabini e Lorbek costringono i romani ad alzare l’aggressività difensiva per recuperare 2 palloni agli spagnoli ( una delle quali allo scadere dei 24 secondi) e riuscire a chiudere il quarto in parità a quota 19.
Nel secondo quarto il manuale difensivo di Plaza e Repesa continua a sfoderare chicche da appuntare sul diario, contrapponendo due zone press che aumentano le difficoltà degli attacchi: da una parte Papadopoulos costringe sistematicamente al raddoppio la difesa romana, dispensando 3 assist dei quali sopratutto Reyes ringrazia con saluti, dall’altra Erazem Lorbek inizia a scrivere la sceneggiatura del suo One Man show che lo porterà a chiudere con 17 punti (con 6/7 dal campo) 8 rimbalzi e 5 falli subiti. Per il resto, la frazione si contraddistingue per una gran stoppata di Fucka in aiuto su “Spartaco” Reyes e per la cattiva scelta di tiri dell’attacco capitolino, sicuramente forzata dagli schemi dell’allenatore catalano del Real Madrid. Si va al riposo, dopo un sontuoso canestro dell’evanescente Ukic che, ancora dolorante, riconosce il mismatch contro il centro greco e arriva in fondo a chiudere con due punti di vantaggio per la propria squadra.
La pausa più lunga scalda il pubblico romano che, in costante aumento dopo le polemiche di latitanza delle ultime gare, inizia a fischiare sonoramente gli attacchi delle merengues: dopo aver toccato addirittura il +6, grazie ad un assist di un decisivo Gabini da parte di Allan Ray che, poco più tardi, piazza una tripla da cineteca, il real si sveglia firmando un parziale di 11-0 grazie a due punti di Smith, un canestro e fallo di Reyes, una tripla di Tunceri ed un canestro e fallo di Louis Bullock. A questo punto sale in cattedra il lungo sloveno della Lottomatica, che provocherà in brevi istanti il 4 fallo di Papadopoulos e di Mumbru: strepitosa prova, mai satura di complimenti, quella recitata in questa magica serata da Erasmo.
L’ultimo periodo vede ancora i blancos partire alla grande, con una tripla di Alex Mumbru su scarico di Bullock con sospetto sfondamento, ma quando il Palalottomatica si fa sentire cominciano i guai per gli avversari: una tripla fantascientifica di Stef riporta Roma a + 2, quasi a ripagare quei tanti tiri dall’arco sputati dal canestro in precedenza; la difesa sfoggia tutti gli assi contenuti nel mazzo e il nuovo idolo della curva romana, Roberto Gabini, sforna la tripla del + 4 Virtus Roma. La partita, come da pronostico, deve risolversi negli attimi finali, dove Allan Ray si carica la squadra sulle spalle entrando di forza e guadagnando il fallo di Hervelle: due liberi che danno il + 3 ai padroni di casa. L’azione successiva è un pasticcio del Real, con la panchina romana che decide di sfidare Bullock al tiro e non chiamare il fallo tattico, forzando il recupero di Gabini che in tuffo lancia Ukic a canestro per il 69-64 finale. Roma conquista la sua terza vittoria in Eurolega, lanciandosi alla conquista di quelle Top 16 che la vedevano ospite inattesa alla conclusione del girone d’andata ma invece, contro ogni pronostico dopo due sonore lezioni impartite a blasonate franchigie, richiedono la sua presenza a gran voce. La società, dal canto suo, continua la sua marcia verso il lungo che dovrebbe completare il roster anche se, dopo le dichiarazioni di Bodiroga ai nostri microfoni, ha scartato l’ipotesi Drobjnak appena rilasciato da Girona e diretto in terra turca, confermando però l’impegno per firmare un lungo atletico. Ma, dopo serate di questo tipo, la convinzione che questa squadra possa scrivere importanti pagine di pallacanestro è sempre più forte. Sky, not Siena, is the limit.
MVP Nonostante l’importante e decisva prova di Gabini è impossibile, a nostro parere, non premiare Erazem Lorbek: il lungo sloveno provoca i falli dei dirimpettai madrileni, aggiungendo il già citato contributo in attacco. MAESTOSO
PLAY OF THE GAME
Meriterebbero un intero articolo a parte le difese di Plaza e Repesa, quanto di meglio l’Eurolega abbia offerto in questa prima fase; meriterebbe anche l’impressionante schiacciata con cui Hawkins, nel primo quarto, conclude un’azione che lo ha visto divorarsi la linea di fondo. Ma per importanza e bellezza, qualità non indifferenti, decidiamo di commemorare la tripla di Gabini nel 4° quarto, mattone decisivo per la conquista della vittoria capitolina.
Lottomatica- Punti: Lorbek, Gabini 17;
Rimbalzi: Lorbek 8, Gabini, Ray 5; Assist: Ray, Hawkins 3
Real Madrid- Punti Bullock 11; Tunceri, Smith, Mumbru e Reyes 10
Rimbalzi: Hervelle 7, Reyes 5; Assist: Papadopoulos 3
QUOTES
Sala stampa, come di consueto, con le dichiarazioni del coach virtussino Jasmin Repesa:
“Bravi i miei ragazzi che sul campo hanno messo veramente tutto per vincere contro un avversario forte come il Real Madrid. Se il Panathinaikos ci ha sottovalutato dopo la gara persa in Francia, gli spagnoli sono venuti preparati al meglio e lo sapevamo. Avevo timore della loro fisicità sotto canestro, sono un gruppo mediamente più alto e fisicamente più prestante del nostro. Abbiamo risposto alla grande in un momento che secondo me era di un´importanza cruciale. Non abbiamo cominciato la partita bene sia in difesa che in attacco e nella fase offensiva siamo stati troppo frettolosi con due o tre tiri che ci sono costati i contropiedi degli spagnoli. Essere pazienti in attacco significa non affrettarsi per tirare ma se un giocatore se la sente in tutta tranquillità è giusto che provi la soluzione, non si deve costringere un giocatore al tiro, l´importante è non agire con troppa fretta ma costruendo l´azione. Quando abbiamo messo la testa a posto la partita è cambiata radicalmente ed abbiamo giocato una grande gara, vincendo con merito. Siamo stati in svantaggio subendo il break del Real e non ci siamo disuniti e trovando la forza di reagire, il match si è messo in maniera positiva. Gli arbitri? non è nel nostro stile parlare di loro, ma se proprio c´è una squadra che deve recriminare su qualcosa è la Lottomatica. Sotto canestro è stata indubbiamente la partita più fisica giocata sino ad ora e difficilmente ce ne saranno altre simili. Fisicamente stiamo in forma, nei secondi tempi contro il Pana e contro Bologna la condizione atletica è stata di altissimo livello e siamo riusciti e giocare bene pur avendo il roster orfano di Bagnoli e Tonolli. Quando hai il tempo per lavorare e non sei schiavo delle trasferte puoi preparare al meglio tutte le gare. Venivamo dal mese di Novembre in cui siamo stati più di venti giorni lontano da casa ed in campionato la situazione si ripeterà nelle prossime giornate. Fondamentali per costruire la vittoria sono anche le ore di recupero sia fisico che mentale”.
Allan Ray, non premiato dalle statistiche ma autore di una partita imponente e di un abcio che ha fatto innamorare ancor di più il pubblico romano, conferma l’impressione del suo tecnico:
E´ stata una grande partita, dopo la splendida vittoria contro il Pana abbiamo vinto contro un´altra grande squadra come il Real. Dopo venti minuti dove non stavo giocando bene le cose si sono sistemate dopo la mia tripla. Abbiamo fatto di tutto per vincere ed anche se come squadra siamo più corti rispetto agli spagnoli, chi stava in campo ha dato il 110 per cento e siamo riusciti a portare a casa il risultato”.
Scambiamo due battute in spagnolo anche con Joan Plaza, tecnico catalano del Real Madrid, che ci conferma la meritata vittoria della squadra romana adducendo come discriminanti i troppi falli, specie nel secondo tempo, ed i rimbalzi ( che non condividiamo visto che la Lottomatica ne ha guadgnati solamente 2 in più del Real, per la precisione 29-27).