[B]1 (ex aequo) DANILO GALLINARI (Armani Jeans Milano)
08/08/1988, 205 cm.
Ruolo: SF[/b]
Lo scorso anno il figlio darte ha visto finalmente la ribalta della serie A ed in questo Sasha Djordjevic ha fatto un grande lavoro, fornendogli spazio e responsabilità senza mai pomparlo troppo. Oggi Danilo è considerato allunanimità la migliore “young gun” del panorama europeo, nonché il giocatore più influente per la sua Milano e per il campionato italiano. Il talento è li da vedere, una classe cristallina, una mobilità quasi irreale per un 2.05 con quel fisico e un campionario di movimenti praticamente illimitato, infatti è in grado di sfruttare al meglio ogni mismatch che gli si pone davanti, giocando in penetrazione contro pariruolo più lenti, oppure di fisico contro i meno strutturati. E uno dei pochissimi giovani che, a 19 anni, ha già nel proprio bagaglio tecnico la possibilità di prendersi un arresto e tiro dal palleggio dietro l’arco con fruttuosi risultati, grazie ad un range di tiro molto ampio e ad una meccanica impeccabile per bellezza ed efficacia. In questa stagione ha dimostrato oltre alle doti tecniche, anche una maturità e un’ intelligenza cestistica sopra la media, infatti è in grado di sfruttare appieno il suo corpo per andare a lucrare falli e tiri liberi nei momenti importanti, ma un ulteriore qualità è quella di giocare ad un certo livello entrambi i lati del campo. In questi due anni è stato in grado di difendere molto bene su ogni tipo di esterno avversario, dal mobile Jerome Allen, al tecnico Holland, per finire al fisico Sato e tutto questo senza mai andare sotto contro nessuno. “Skys the limit” come dicono al di là delloceano (suo destino prossimo), ma tra tutto questo, ciò che impressiona di più di questo fenomeno è la facilità con cui compie ogni gesto sul campo, dal controtempo di mano sinistra alla tripla dopo la finta. Questa è la caratteristica principale dei grandissimi campioni, e lui lo è.
NOSTRA PREVISIONE: PRIME 3 SCELTE DRAFT 2008.
[b] 1 (ex aequo) RICKY RUBIO (DKV Joventut Badalona)
21/10/1990, 190 cm.
RUOLO: PG[/b]
Solo diciassette anni ma già un veterano a livello di esperienza internazionale, avendo esordito in campionato a 15 anni Rubio può essere considerato una sicura prima scelta nel Draft del 2009 per molti addirittura il n.1 assoluto.
Salito alla ribalta con la famosa finale degli Europei under 16 contro la Russia in cui il catalano praticamente da solo annichilì gli avversari con 51 punti, 24 rimbalzi, 12 assist e 7 recuperi.
Da allora il talento del Badalona ha continuato a progredire in maniera esponenziale e già adesso lo si può considerare una delle migliori guardie europee, paragonato da molti al grande Drazen Petrovic per sfrontatezza ed egocentrismo anche se rispetto al croato ha forse un range di tiro più limitato.
Vediamo come sta andando questanno il gioiellino iberico.
Nella Liga dopo 14 gare gioca in media 24 minuti con 14 punti, 2,7 rimbalzi, 3,3 assist e 2,9 recuperi per gara con percentuali niente male, 39% da 3, 61% da due ed 87% dalla lunetta.
Ricky sembra aver migliorato la sua efficacia nel tiro da fuori e la capacità di adeguarsi ai cambiamenti di difesa, mentre non ha mai avuto paura a penetrare e concludere anche contro avversari più alti e potenti.
A soli 17 anni Rubio è già il leader della sua formazione che questanno non disputa lEurolega e si appresta a fare anche il suo ingresso in Nazionale dove sembra in grado di vincere la concorrenza dei tre grandi pariruolo Nba, Calderon, Navarro e Rodriguez.
Ricky sta acquisendo sempre più fiducia nel suo jump shot, migliorando giorno dopo giorno questo fondamentale lavorando molto sul rilascio ancora abbastanza lento e poco fluido.
Tutto questo con quella disarmante facilità tipica dei predestinati.
Ormai ogni passo della sua carriera sembra già scritta.
Altro che O.J Mayo, attualmente se fosse eleggibile sarebbe lui la prima scelta assoluta e di questo si sono convinti anche gli americani che aspettano solo il momento in cui il ninho attraverserà lOceano con un biglietto di sola andata.
NOSTRA PREVISIONE: Prime tre scelte draft 2009
[b]3) NICHOLAS BATUM (LE MANS)
14/12/1988, 203 cm.
RUOLO: SF/SG[/b]
Probabile prima scelta nel Draft 2008, forse anche prima di Danilo Gallinari, che gli scout Nba giudicano sempre questionabile dal punto di vista atletico, Batum è forse il miglior prospetto in assoluto per la classe 1988, destinato a ripercorrere le orme del più famoso connazionale Boris Diaw del quale ha parecchie caratteristiche in comune.
Ancora scadente nel tiro da 3 come testimoniano le sue percentuali mentre è quasi mortifero il suo jump dalla media, Batum necessita di migliorare anche il suo in between-game soprattutto in prospettiva Nba dove con la sua fluidità ed il suo tocco dolce può diventare letale.
Braccia lunghissime ne fanno un grande rimbalzista dinamico, mentre manca di una certa continuità e consistency, caratteristica comune dei giocatori della sua età, che spesso lo fanno sparire nei momenti decisivi delle gare.
Da migliorare il suo ball-handling così come i suoi movimenti senza palla e la selezione dei tiri, mentre è già ottimo in transizione grazie alla sua velocità ed abilità atletica, Batum intriga molto gli scout Nba in quanto in grado di ricoprire almeno quattro posizioni diverse che ne fanno un potenziale alla round senza molti rivali anche oltreoceano.
Attualmente si avvia a diventare già questanno il giocatore più importante del Le Mans, come testimoniano le cifre, quasi 13 punti e 5 rimbalzi in 30 di utilizzo medio in campionato col 63% da due ed il 29% da tre ed il 78% dalla linea.
Meno bene in Eurolega, ma qui siamo ad un livello diverso, 8 punti, 2,6 rimbalzi e 2,7 nelle prime otto partite, tutte perse, ma con un high di 24 in losing effort nella recente sconfitta casalinga contro il Maccabi.
NOSTRA PREVISIONE: NEI PRIMI 10 DRAFT 2008.
[b]4) VICTOR CLAVER (Pamesa Valencia):
30/08/1988, 205 cm.
Ruolo:SF[/b]
Lanno scorso con larrivo di coach Katsikaris, è risultato una pedina importantissima per il raggiungimento dei playoffs da parte dei valenciani. E un giovane di sicuro interesse, dotato di un fisico longilineo, di gambe e braccia molto lunghe che lo facilitano nella difesa e nel contenimento, anche se l’applicazione è ancora tutta da affinare. Offensivamente il ragazzo ha sicuramente grandi numeri nelle mani, le sue penetrazioni al fulmicotone sono sempre indirizzati verso il ferro per la schiacciata, anche grazie a mezzi atletici e di elevazione non indifferenti. Ha alcuni aspetti importanti su cui lavorare, come il tiro dalla lunga e media distanza, dove riesce ad essere efficace solo nelle serate in cui trova ritmo, assieme ad una tenuta mentale ancora sotto la media. Victor non fa della continuità (soprattutto in questa stagione) una delle sue armi migliori, alterna partite roboanti ad altre di valutazione negativa ed alla luce di questo, la sua eccessiva ricerca della giocata ad effetto lo pone sempre al limite tra lapplauso a scena aperta ed il pino punitivo. Sicuramente i mezzi sia fisici che tecnici ci sono, la faccia tosta per non farsi intimidire dalle situazioni altrettanto ed il futuro potrebbe essere sicuramente roseo per lui, anche eventualmente al di là delloceano.
NOSTRA PREVISIONE: fine primo giro draft 2009.
[b]5) GORAN DRAGIC (Olimpia Lubiana):
05/06/1986, 193 cm.
Ruolo: PG[/b]
Carlo Recalcati ha imparato a conoscere questo giovane talento proprio nella sfortunata avventura europea, dove lo sloveno (allora) mascherato ha contribuito fortemente alla vittoria dei suoi con alcune giocate decisamente interessanti. LOlimpia è una squadra a due facce, che fuori casa fatica, ma in casa si gasa e prende inerzia come poche altre in Europa. Il playmaker mancino ha iniziato questa stagione con le marce basse, provando a porre lattenzione maggiormente sullorganizzazione del gioco e al coinvolgimento di talenti del calibro di Milic e Hukic, poi da qualche settimana a questa parte ha cominciato a mettersi in mostra in prima persona. La sua mano sinistra è fatata e proprio per questo motivo è piuttosto recalcitrante ad usare la mano debole, ma ha un tiro molto affidabile se piazzato anche dove conta tre, una grandissima velocità di base e dei fondamentali offensivi assolutamente di rilievo. La sua visione di gioco e la capacità di trovare luomo libero anche nel traffico sono testimoniate dai 3.5 assists a uscita in eurolega ed anche se ogni tanto è gravato da problemi di falli, è un elemento molto pericoloso sulle linee di passaggio in quanto sempre pronto (e predisposto) a volare in campo aperto.
Fisicamente non sembra adatto al basket doltreoceano ed oltretutto non sembra la sua dimensione ottimale, anche se gli occhi su di lui li hanno già messi in tanti.
NOSTRA PREVISIONE: Tardo secondo giro draft 2009.
[b]6) SERGIO LLULL (Real Madrid)
15/11/1987, 190 cm.
RUOLO: PG[/b]
Un altro grande prodotto del basket iberico, forse un poco oscurato dalla stellina Rubio, Llull sta dimostrando di poter competere e bene anche in un team di livello qual è il Real Madrid che nel suo ruolo vanta campioni del calibro di Bullock e Lopez.
Arrivato a Madrid dal Manresa nel maggio del 2007, Llull si è subito messo in evidenza con la sua abilità nel passaggio e la sua precisione dallarco oltre ad una grande aggressività difensiva.
Di lui si ricorda la maiuscola prestazione contro i Toronto Raptors durante lNba Live Tour in cui i suoi 17 punti aiutarono il Real Madrid a superare la franchigia canadese.
Fisico non eccezionale ma comunque ben costruito, Llull sembra al momento migliore se usato da guardia che non da playmaker, grazie alla sua pericolosità dal perimetro ed alla sua efficacia in transizione, mentre pare ancora privo dellesperienza e leadership per guidare un grande team comè il Real Madrid.
Al momento le sue cifre sono piuttosto povere risentendo dello scarso minutaggio, 2,8 punti e 0,8 assist in poco più di 9 minuti per gara in Eurolega, mentre nella Liga leggermente meglio con 3,5 punti e 1,4 assist in 11 minuti di media.
Se continuerà nei progressi che negli ultimi due anni lo hanno portato dalla Seconda Divisione spagnola al Real Madrid, Llull può benissimo ricevere considerazione in vista del Draft del 2009, grazie al suo discreto talento, la sua solidità fisica e la sua etica lavorativa, anche se attualmente rimane un progetto a medio lungo termine in ottica Nba.
NOSTRA PREVISIONE: 2° GIRO DRAFT 2009
[b]7) OMRI CASSPI (Maccabi Tel-Aviv)
22/06/1988, 203 cm.
RUOLO: SF/PF[/b]
Considerato uno dei migliori giovani mai prodotti dal basket israeliano, questa atletica ala piccola sta cercando di ritagliarsi un suo spazio nel team più importante della nazione, dopo aver speso la scorsa stagione al Galil Elyon.
Ancora abbastanza meccanico nellesecuzione del tiro, con una fase di rilascio da perfezionare, così come il suo range ancora piuttosto limitato, Casspi possiede latletismo giusto per sfondare nel basket Usa.
Buona capacità di concludere nel traffico con entrambe le mani, ottima elevazione e resistenza ai contatti anche in aria sono le sue doti migliori, mentre deve aumentare la sua varietà di soluzioni quando attacca lanello.
Difensivamente tende troppo a cercare la palla, facendosi spesso battere da avversari più veloci di lui quando impiegato da 3, viceversa la mancanza di stazza lo rende vulnerabile quando fronteggia le power forward avversarie.
Questanno di ritorno al Maccabi sta avendo una stagione difficile non riuscendo ad incrementare il suo minutaggio di poco superiore ai 7 a partita.
Le sue cifre parlano di quasi 3 punti a partita con 0,7 rimbalzi e 0,4 assist, un po pochino se vuole aspirare ad entrare nel prossimo Draft.
Meglio a questo punto un altro anno di progressi in Israele che gli potranno consentire una chiamata più alta nel Draft del 2009 anche se probabilmente il Maccabi non sembra il team in grado di garantirgli il minutaggio necessario per sviluppare il suo talento.
NOSTRA PREVISIONE: N 20 od oltre Draft 2009.
[b]8) ANDREI VORONTSEVICH:
17/07/1987, 204 cm.
Ruolo: C[/b]
Nel condensato di talento di cui può disporre il CSKA Mosca non troviamo solo acclamati campioni, ma anche tanto talento giovane e pronto ad esplodere. Abbiamo avuto modo di vedere Anton Ponkrashov (ora a Kazan) giocare minuti importanti in nazionale russa e lascesa di Nikita Kurbanov, ma chi si sta mettendo più in luce di tutti in questo inizio di stagione è sicuramente Andrei Vorontsevich. Lassenza di Smodis per un infortunio e i problemi fisici di Savrasenko hanno permesso al giovanissimo talento di avere minuti in rotazione, infatti ha potuto provare a supllire allassenza dello sloveno grazie a delle buone doti fisiche, ma soprattutto a un insospettabile morbidezze ed efficacia nelle soluzioni perimetrali. Offensivamente nel basket darea fiba è un’ala forte di nuova generazione con molto più gioco perimetrale che interno, ma se vuole provare a giocarsi le sue carte al di là delloceano deve cominciare a definire il suo ruolo che al momento vacilla tra lala piccola e lala grande, ma soprattutto deve migliorare la comprensione del gioco e un miglior uso del corpo negli ultimi metri. I mezzi atletici sono li da vedere, ma al momento sono solo parzialmente espressi ed è difficile capire cosa possa diventare in un immediato futuro; per lui il primo step è imparare al massimo il gioco stando vicino a campioni come Smodis, Andersen e Siskauskas, traendone quella malizia che ancora gli manca, poi potrà pensare al futuro ed eventualmente allNBA.
NOSTRA PREVISIONE: Fine secondo giro draft 2009.
[b]Articolo redatto da: Datruth e Money[/b]