Scavolini Spar Pesaro Lottomatica Roma 88 – 85 (28-27; 46-41; 66-55)
Quintetti iniziali:
Scavolini: Pasco, Slay, Myers, Hicks, Clark
Lottomatica: Giachetti, Lorbek, Ray, Hawkins, Gabini
In un match dai più che buoni contenuti agonistici e spettacolari la Scavolini coglie quella vittoria che le consente di godersi con un turno danticipo, come tutte le sue sette consorelle daltra parte, laccesso alla Final Eight di Coppa Italia e di togliersi la prima concreta soddisfazione dellanno.
Come ha giustamente sottolineato coach Sacripanti nel dopo gara, si è trattata probabilmente della migliore prestazione stagionale dei biancorossi, capaci di sopperire ad una partenza un po troppo rilassata con una prestazione corale offensiva di straordinaria lucidità.
Come si è detto, nel primo quarto latita lintensità su entrambi i fronti ed i rispettivi attacchi possono sbizzarrirsi con percentuali da capogiro; infatti alla fine di un primo quarto che vede Pesaro prevalere di un punto in rimonta dopo aver a lungo sofferto i colpi di Lorbek e Gabini, le percentuali saranno curiosamente del 73% per entrambe le formazioni con lo stesso numero di tiri tentati dal campo.
Si può dire invece che la partita vera e propria comincia con i secondi dieci minuti di gioco, quando fanno la loro apparizione anche le difese e, di conseguenza, sale la vis agonistica della partita.
Come si è detto, dopo avere inseguito per tutto il primo parziale (7-12 il massimo vantaggio per i romani), Pesaro mette la freccia proprio sul finale per poi proseguire la sua lenta ma inesorabile progressione nel secondo quarto.
Infatti dopo una tripla del solito Lorbek che riporta immediatamente in avanti i suoi, la Scavolini riprende ben presto il comando per poi dilatare il vantaggio fino al 39-33 del 15° minuto ed al 46-41 di fine primo quarto.
La Lottomatica infatti, nonostante una difesa maggiormente attenta e vigorosa, non riesce a reggere il ritmo offensivo avversario. Lorbek rimane un rebus irrisolto per i marcatori avversari, ma rimane anche lunico a reggere la baracca in attacco; dopo un buon inizio Giachetti e Gabini si eclissano (questultimo anche per problemi di falli), i due americani non ripudiati non riescono a carburare ed il fischiato Fucka non viene mai coinvolto, mentre lacciaccato Ukic non riesce ad andare oltre a qualche iniziativa che lascia solamente intravedere il suo talento.
Dallaltra parte invece la Scavolini è uno spettacolo di coralità; se il contributo di Myers non è certo una novità (21 punti per lui alla fine, sicuramente lmvp dei suoi), fa specie vedere come la giornata non brillantissima di Clark e Slay sia bilanciata dalle iniziative di Zuka, Brobo, Fultz e anche di Pasco, in palese difficoltà contro linarrestabile Lorbek, ma autore di 10 preziosi punti che, se non fosse stato per tre liberi scagliati con eccessiva foga contro il tabellone, sarebbero potuti essere anche di più.
Il terzo quarto è la naturale prosecuzione dei primi venti minuti; Pesaro continua a macinare con apparente facilità il suo gioco mentre Roma perde sempre di più il contatto. Mentre da un lato Pasco si permette di segnare in jump shot dai quattro metri e di condire il tutto con altri quattro punti, dallaltra parte Roma vive il suo momento peggiore e sprofonda fino al 55-66 di fine terzo quarto, suggellato da una tripla dallangolo di Zukauskas.
Lultimo periodo coincide con il risveglio di un Ray fin lì nullo, autore di una tripla in apertura, ma dallaltra parte Fultz e Brokenborough rispondono con due triple coraggiose che lanciano Pesaro al massimo vantaggio (72-58) a quattro minuti dal termine.
La partita sembra finita, anche perché Roma non fa molto per rimetterla in carreggiata; in effetti il quintetto operaio di Sacripanti (Fultz, Brobo, Hicks, Zuka e Podestà) sembra poter gestire abbastanza comodamente il vantaggio nonostante il già citato risveglio di Ray e qualche buona iniziativa di Giachetti.
Il quintetto piccolo proposto da Repesa con Ray, Hawkins, Giochetti e Stefansson contemporaneamente in campo sembra poter dare qualche buon frutto; in effetti una schiacciata di Lorbek fa provare qualche pubblico ai settemila spettatori, riportando i suoi sul 69-75 a circa cinque minuti dalla fine. Tuttavia, nel momento più difficile, è capitan Myers a sbrogliare la situazione con una tripla ad alta difficoltà dallangolo sullo scadere dei 24 secondi, cui segue un altro siluro di Clark per l81-69.
A questo punto mancano poco più di tre minuti al termine ma Roma, nonostante la sua stanchezza sia evidente, ha il merito di non mollare e di provare unultima estrema rimonta.
Lultimo minuto, in effetti, è unaltalena di emozioni perché da un lato Giachetti, Ray e Stefansson arrivano al canestro senza particolari difficoltà, mentre in casa pesarese cè qualche errore di troppo; 4 liberi di Myers paiono respingere gli ultimi attacchi dei romani e quando Zukauskas sigilla l88-82 a pochi secondi dal termine la partita sembra finita.
Cè spazio invece per qualche residua emozione, dal momento che Slay pensa bene di fare fallo su una tripla di Stefansson che centra il bersaglio e riporta i suoi sull85-88; quando mancano una manciata di secondi al termine lislandese va in lunetta e sbaglia appositamente il libero aggiuntivo.
Ne seguono attimi di vera confusione, finché dalla lotta per rimbalzo non se ne esce Clark che lancia la palla al cielo per una liberatoria esultanza.
La Scavolini vince dunque meritatamente contro una Lottomatica apparsa attualmente troppo stanca per poter reggere il ritmo di una partita dai ritmi tanto alti; entrambe le squadre viaggiano al momento al secondo posto, seppur in nutrita compagnia, ma se per Pesaro questa non può essere che una soddisfazione, per Roma deve costituire un motivo di riflessione anche perché è inutile costruire roster infiniti se poi tra infortuni, esclusioni e scelte tecniche discutibili (Fucka ieri è sembrato veramente ai margini e non esclusivamente per colpe sue) i giocatori abili ed arruolati si riducono a poco più di cinque.
Play of the game: siamo ancora nei primi minuti della partita quando Gabini recupera palla in difesa e si invola di pura potenza verso il canestro avversario; dopo avere eluso lestremo tentativo di difesa del marcatore diretto, litalo-argentino si appresta a chiudere in terzo tempo, dimenticandosi però che tra gli avversari milita un certo Pasco, che recupera di gran carriera e piazza il solito stoppone planando dal secondo anello.
Sacripanti: I miei ragazzi hanno interpretato la partita nel migliore dei modi, sia dal punto di vista agonistico che dal punto di vista tattico; infatti era nostra intenzione giocare spesso con un solo lungo di ruolo per allargare gli spazi, cosa che poi ci è spesso riuscita. Penso che si sia trattata della migliore partita da noi giocata questanno: a parte un po di rilassatezza in difesa nel primo quarto, infatti, abbiamo giocato una partita quasi perfetta, in cui siamo riusciti a coinvolgere tutti ed in cui ciascuno ha dato il suo importante contributo alla causa.
Repesa: Pesaro ha sicuramente giocato meglio ed ha pienamente meritato la vittoria. A noi sono mancate lenergia e laggressività che abbiamo avuto fino a 10-15 giorni fa; purtroppo in questo periodo abbiamo un calendario molto stretto ed i miei giocatori stannno facendo fatica a recuperare giocando così spesso. Forse in questo momento abbiamo anche un organico un po ristretto ma non dobbiamo pensare a queste cose, bensì a lavorare duro e venire fuori con la forza del gruppo da questa mini-crisi. In ogni caso noi oggi ci abbiamo provato fino in fondo ma non cè stato niente da fare: Pesaro ci è stata superiore.
Scavolini Gruppo Spar Pesaro: Zukauskas 8 (1/1 2/2), Laudoni n.e., Fultz 9 (1/1 2/2), Myers 21 (4/5 2/5), Hicks 9 (1/4 2/3), Clark 8 (2/3 1/2), Gay n.e., Podestà 4 (1/4), Brokenborough 8 (2/4 da tre), Pesoli n.e., Slay 11 (3/6 1/6), Pasco 10 (5/6)
Lottomatica Roma: Giachetti 13 (5/6 1/1), La Ragione n.e., Fucka (0/1), Tonolli (0/1 da tre), DAlessio n.e., Stefansson 13 (5/6 1/3), Lorbek 21 (6/9 2/3), Ray 13 (1/1 3/6), Hawkins 8 (4/6 0/3), Gabini 10 (2/4 2/4), Ukic 7 (1/2 1/2).