[b][/b]LOTTOMATICA ROMA[b][/b] Giachetti, Ray, Hawkins, Gabini, Lorbek
[b][/b]LA FORTEZZA BOLOGNA[b][/b] Best, Spencer, Anderson, Giovannoni, Chiacig
Il Posticipo dell’ultima giornata di andata del campionato di Lega A metteva di fronte, sul parquet del Palalottomatica, la Virtus Roma di Jasmin Repesa e l’altra Virtus, quella di Bologna, allenata da coach Pillastrini; mentre i padroni di casa cercavano riscatto dopo le sconfitte patite in trasferta, gli ospiti cercavano conferme alla buona sequenza di vittorie inanellate nonostante l’infermeria al completo e che, puntualmente, non sono arrivate.
La Lottomatica abusa, sin dall’inizio della gara, della pochezza della squadra bolognese, incapace di reagire alle martellate romane e praticamente inesistente in attacco: Lorbek domina nel pitturato e i pick’n roll della squadra capitolina liberano spesso e volentieri ottimi tiri, mentre dall’altro lato del campo Travis Best non riesce quasi mai a mettere in ritmo i propri compagni di squadra. Il divario di fine primo quarto, un +12 figlio del 26-14, indirizza pesantemente la gara su binari estranei agli uomini di Pillastrini, rei di perdere 25 sanguinosi palloni al suono dell’ultima sirena: Donnie Mc Grath ed Alan Anderson, autori rispettivamente di 15 e 17 punti, sembrano essere i più arcigni oppositori al dominio capitolino, più che mai ribadito nel secondo quarto dove inizia a brillare la stella di Allan Ray, top scorer della Lottomatica con 19 punti e 5/6 al tiro dalla lunga distanza. La partita è ovviamente divertente per il pubblico romano, finalmente accorso al palazzo proprio nel giorno in cui ci si attendeva il Deserto dei Tartari: il povero Luca Garri, ex decisamente non rimpianto, è schernito in continuazione dai boati che accompagnano addirittura i suoi tiri all’interno del canestro. Le buone notizie proseguono, per Roma, con l’ingresso di Roko Leni Ukic che, in ombra nelle ultime uscite causa acciacchi non del tutto smaltiti, guida i propri compagni con una buona prova da 7 punti, 5 assist e 4 recuperi.
Il secondo tempo è la logica conseguenza del primo, con Roma a segno praticamente da ogni posizione e con ogni soluzione: Gabini e Hawkins raggiungono Ray e Lorbek in doppia cifra, la Lottomatica continua ad approfittare dei regali generosamente concessi dalla band di Pillastrini volando a chiudere canestri facili in tarnsizione, i lunghi bolognesi vedono forse solo l’ombra del canestro e l’unica via possibile per La Fortezza è lo spunto individuale dello Spencer di turno. Ma è proprio sul finire del terzo periodo che, con Roma avanti di 20 lunghezze, Jon Stefanson esce dal campo claudicante per uno stiramento all’inguine: da valutare i tempi di recupero, ma il solo pensiero che una Lottomatica già a corto di rotazioni debba fare a meno dell’islandese è un incubo che nessuno ha osato immaginare.
Nel garbage time, infatti, il solo pensiero è quello che l’infermeria liberi prontamente l’esterno di Roma, uomo indispensabile nell’orologio repesiano: nemmeno 2 bombe di Luca Garri o l’apparizione dei giovanissimi D’Alessio e La Ragione sul campo di gioco restituiscono il sorriso al pubblico romano, con la mente rivolta da stasera al delicato impegno di Eurolega contro il Fenerbache. Per le V-Nere del tempestoso Sabatini un antipasto decisamente amaro delle Final 8 che ospiteranno nel mese di febbraio dove, a meno di trasformazioni plateali in squadra di pallacanestro o recuperi degli innumerevoli infortunati, ci saranno altri bocconi amari da digerire.
MVP
Erazem Lorbek con 16 punti ed 8 rimbalzi è il dominatore indiscusso della partita: segna praticamente da tutte le posizioni, spiegando pallacanestro in post basso ai derelitti Chiacig e Crosariol e mandando dolcemente a canestro i tiri dalla media e lunga distanza dopo il pick’n roll. FATTORE
Play of the game
Una transizione nel secondo quarto è chiusa da David Hawkins in schiacciata dopo un assist no-look del biondo Stefansson, mandando in visibilio il pubblico capitolino quasi quanto la stoppata di Allan Ray su Giovannoni sul finire della gara.
QUOTES
Consueto siparietto con Jasmin Repesa al termine della gara, dove si esalta la prova della propra squadra contro i suoi storici rivali:
I miei giocatori hanno dimostrato di essere dei professionisti veri: dopo due sconfitte era importante per noi vincere davanti ai nostro tifosi. Stefansson? Spero che non sia una cosa grave, domani farà l´ecografia e vedremo. Lorbek ha fatto una grande partita ma non solo lui; quando Ray si è riscaldato e ha messo dentro la prima tripla è stato tutto più facile. Nel terzo e quarto parziale abbiamo difeso molto bene e stravinto sotto il profilo dell´atteggiamento. Bologna ha un roster importante, con due giocatori come Best e Anderson che hanno giocato in Nba. Quando sarà completa con anche Bulleri, Di Bella e Michelori, sarà una squadra da scudetto.