[b][/b]LOTTOMATICA ROMA[b][/b]: Giachetti, Ray, Hawkins, Gabini, Lorbek
[b][/b]Fenerbache Ulker[b][/b]: Solomon, Onan, White, Basak, Savas
I QUARTO II QUARTO III QUARTO IV QUARTO
18-19 32-42 44-59 63-84
Come compromettere il cammino in Eurolega. Nulla è perduto, sia chiaro, dopo le imprese con Panathinaikos e Real. Ma cadere due volte contro l’Ulker certo non è un segnale positivo in vista degli appuntamenti importanti della stagione. Dopo la vittoria domenicale contro Bologna, infatti, l’aspetto fisico e mentale ha tradito la banda di Repesa conducendola alla brutta figura di questa tetra serata di basket. Il Fenerbache coglie un’importante vittoria in trasferta che le permette di raggiungere quota 5 vittorie in classifica, due in più della Virtus Roma.
Eppure, la gara non era cominciata affatto male, con i padroni di casa avanti per gran parte del primo quarto grazie ad un ottimo David Hawkins, sfruttatore perfetto dello strano dominio sotto i tabelloni che permetteva a Giachetti e compagni di condurre comode transizioni, foriere di facili canestri quantomeno di buon auspicio per il prosequio della gara. E invece un parziale di 6-0 dei turchi costringe il coach croato della Lottomatica a chiamare un time out, primo campanello di allarme del disastro che sarebbe arrivato poco più tardi.
Come era prevedibile, l’assenza di un lungo di peso in casa Lottomatica permette al Fenerbache di prendere il sopravvento sotto canestro, specie dopo l’ingresso di Mirsad Turkcan (doppia doppia da 13 e 13 e sopratutto quota 1000 rimbalzi catturati in Eurolega): nonostante tutto, è ancora la Lottomatica a portarsi sul +1 nel secondo quarto dopo una grande linea di fondo conquistata da Gregor Fucka, condottiero romano della serata con 15 punti e 9 rimbalzi.
La tripla successiva di Gabini è l’ultimo sussulto capitolino, infestato dai fantasmi bizantini capitanati da Will Solomon: il folletto dell’Ulker inizia a scavalcare lo spaventoso parziale che chiude il primo tempo sul + 10 per gli ospiti (siamo 2-16 in questo momento), coadiuvato da un Oguz Savas versione Shaq che chiuderà a quota 15 punti e 5 rimbalzi, con un solo errore dal campo.
Alla ripresa delle ostilità, il parziale degli ospiti aumenta a dismisura sino al 2-23 che consente al Fenerbache di portarsi sul +17: Ukic, vistosamente ancora sotto tono causa problema cronico agli adduttori, suona la carica dell’ultimo respiro romano portando i suoi sino al 40-49, frutto di un break di 8-0 firmato David Hawkins. Ad infrangere il miracoloso recupero ci pensa ancora Willie Solomon, a segno con una delle sue 4 triple di serata; la zona turca blocca l’attacco romano, in perenne affanno specialmente con un Allan Ray che incappa nella sua peggior serata al tiro dal suo arrivao in Italia: per l’ex Boston Celtics, un solo canestro da 3 segnato a fronte di 8 tentativi, conditiodallo 0/4 da 2. Repesa prova ad allungare la propria difesa nella speranza di recuperare palloni importanti, ma la sua zone-press è regolarmente saltata dai turchi che vanno regolarmente a segno indisturbati. Le disastrose percentuali al tiro puniscono oltremisura Roma, penalizzata dalla pesante assenza di Stefansson (out per almeno un mese dopo lo sciagurato infortunio di domenica) e dall’esiguo numero di rotazioni: spazientito, il pubblico chiede al presidente Toti di mettere mano al portafoglio, come la difficoltosa situazione richiederebbe e come una grande società dovrebbe sapere (vedi Siena, con la firma di Romero dopo l’infortunio di Kaukenas). Per tutta risposta il numero uno della società, addirittura stizzito e risentito dall’iniqua (a suo giudizio) petizione, si alza e lascia il Palalottomatica applaudendo ironicamente la curva Ancillotto: ennesima caduta di stile e uscita di scena al limite del ridicolo per il promotore del codice etico. Finisce 63-84, con la squadra che esce tra gli applausi di un pubblico conscio delle difficoltà , e non dei demeriti, della squadra.
MVP
Willie Solomon- 19 punti, 6 assist e 7 rimbalzi il bottino del playmaker from Connecticut, apporto decisivo ai fini della vittoria esterna dei turchi in quel di Roma.
Play of the game
L’azione da premiare è un ulteriore omaggio a Solomon: la tripla che spezza il recupero della Virtus Roma nel terzo quarto, per bellezza, difficoltà e importanza, è il play of the game della serata.