Una tripla di Malaventura con cinque secondi sul cronometro consegna la gara alla Eldo dopo che Milano avanti di 4 a – 1,30″non ha saputo impedire ai napoletani di rientrare in partita.
Importante vittoria per la Eldo in chiave salvezza anche se i problemi di fondo permangono, mentre per Milano battuta d’arresto che ne frena la rincorsa alle zone alte della classifica proprio quando sembrava che la squadra potesse esprimere finalmente il suo potenziale.
Comunque non è stato un bello spettacolo dal punto di vista tecnico e le due formazioni hanno confermato di avere bisogno ancora di molto lavoro per poter risollevare le loro stagioni molto deludenti.
In avvio parte bene Napoli grazie alla precisione di Blums e Jones dalla distanza,+ 8 dopo soli 5′ ma Milano reagisce bene e con alcuni sprazzi di Sesay (applauditissimo dal suo vecchio pubblico)e Vukcevic riesce a non farsi staccare e nel finale due schiaccioni di Danilo Gallinari danno addirittura il vantaggio ai milanesi.
Per la Eldo brutto inizio di Jamel Thomas e Chris Monroe, confusionari ed imprecisi, che non riescono a dare nessun contributo nei primi due quarti, mentre Caja ottiene molto dalle seconde linee, Shaw e Katelynas che sembrano più reattivi rispetto ai titolari Watson e Sesay, mentre anche l’ex Giovacchini si mostra in grado di far rifiatare Booker più che dignitosamente.
Gallinari non è in una delle sue giornate migliori ed è ben tenuto prima da Thomas e poi dal rientrante Flamini, mentre Watson non riesce mai ad entrare nel vivo del match, perdendo nettamente il confronto con Mason Rocca al solito devastante sotto canestro.
Si va all’intervallo sul 38-36 per Napoli, con Blums protagonista, (alla fine 18 punti, ma anche 10 rimbalzi per il lettone), oltre ad una buona regia, mentre Jones giocando sempre fuori ruolo non riesce ad essere devastante come potrebbe essere se impiegato nel suo ruolo naturale di 3.
Jumaine comunque denota un maggior impegno rispetto alle ultime uscite e si batte molto bene a rimbalzo ed in difesa, mentre è stranamente impreciso dalla distanza.
Nel terzo quarto Napoli sembra prendere il controllo del match grazie al risveglio di Thomas e Monroe ed all’ottimo contributo di Flamini che difende molto bene su Gallinari, mentre Milano nonostante una possibilità di rotazioni senz’altro maggiore rispetto alla Eldo non riesce a trovare il quintetto giusto.
Un assist di Rocca allo scadere per Monroe consente alla guardia napoletana di fissare il punteggio sul + 8 per i suoi prima dell’ultimo intervallo.
Piero Bucchi decide di partire nell’ultimo quarto con le seconde linee e questo favorisce il riavvicinamento dell’Armani che trova l’assetto migliore con un quintetto piccolo, con Giovacchini in regia e Katelynas, Sesay, Gallinari e Vukcevic.
Napoli è alle corde, Thomas è fermo sulle gambe e fatica anche a stare in piedi, mentre Monroe inizia a tentare penetrazioni assurde concluse con grandi mattonate o nettissimi sfondamenti, Malaventura è impreciso dalla distanza e confema ancora una volta che non può in nessun modo agire da playmaker per dare riposo a Blums, e così l’Armani piazza un parziale di 10-0 nei minuti finali e sembra poter scoccare il colpo del k.o. quando Booker piazza prima un canestro in penetrazione e poi due liberi che spingono i suoi sul + 4 a – 1,30, 64-68.
Quando sembra che la gara sta scivolando di mano alla Eldo, ci pensa Jumaine Jones con un canestro difficilissimo, svitandosi sopra le braccia protese di Sesay a riavvicinare i suoi, 66-68 al 39′, ma sia Vukcevic che Booker sono precisi dalla lunetta e si arriva così sul 68-72 a -30″ dal termine.
Janis Blums si prende una grande responsabilità alzandosi da 7 metri e piazzando la tripla che porta Napoli a meno 1 e sulla rimessa successiva compie il suo 5° fallo, mandando in lunetta Gallinari.
Il giovane talento milanese sbaglia il primo e mette il secondo, portando i suoi sul + 2.
Sull’ultima azione Monroe parte come una scheggia e penetra nella difesa avversaria, ma stavolta invece di tentare un’improbabile conclusione riesce a trovare l’uomo libero in angolo in Matteo Malaventura che si conferma gran tiratore e piazza una bomba che fa esplodere il Palabarbuto.
Booker tenta un tiro disperato allo scadere, ma la sua conclusione è respinta dal ferro e Napoli può così gioire per aver acciuffato due punti ad un certo punto insperati.
Mvp: Janis Blums. Che fosse un gran tiratore lo sapevano tutti, ma che avesse anche grandi doti di leadership e di combattente nessuno lo pensava. Certo è che le sue prestazioni potranno far riflettere coach Bucchi se ora è veramente il caso di prendere un play titolare Usa, relegando in panca il giocatore che nell’ultimo periodo, Jones a parte, ha offerto il rendimento più elevato o magari tentare di prendere un 4 con punti e rimbalzi ( Erik Daniels magari), che consentirebbe a Jumaine di giocare da 3 con Thomas o Monroe a partire dalla panchina che allungherebbero di molto le rotazioni della Eldo, richiamando magari Mike Nardi da Montecatini da usare come cambio di Blums.
Questa è ovviamente una opinione molto soggettiva, non vogliamo certamente dare consigli ad un tecnico ed un general manager esperti e competenti quali sono Bucchi e Costa, ma è una possibilità da valutare attentamente prima di decidere di agire sul mercato.