Si rivela più complicata del previsto la partita della Pierrel contro la Eldo Napoli, in netta difficoltà questanno, ma vittoriosa nellultimo incontro in casa con Milano con una tripla di Malaventura negli ultimi secondi: considerate le posizioni delle due squadre in classifica, si prevedeva una gara certamente combattuta ma che avrebbe avuto come unica padrona la Pierrel. Tuttaltro invece succede in campo, dove a dispetto dei pronostici, Napoli si rivela una corazzata agguerrita e vogliosa di vittoria, completamente differente dalla gara di andata dove venne surclassata dal gioco dei siciliani.
Latteggiamento positivo e lalta concentrazione dei campani mettono sin da subito in difficoltà i padroni di casa, che si presentano con un quintetto insolito: Bruttini sostituisce lacciaccato Wallace, Wojcik invece prende il posto di Rolando; immutato invece il trio di esterni Pozzecco-Diener-Slay. Napoli ha un grosso problema in cabina di regia non potendo contare più sul portoricano Filiberto Rivera tagliato un mese fa, e quindi deve affidarsi necessariamente al lettone Janis Blums, positivissimo contro lArmani Jeans, in attesa dellarrivo di un play extracomunitario(si è fatto il nome di Chalmers, ma le recenti prestazioni del trevigiano sembra abbiano convinto i dirigenti della Benetton a trattenerlo). Ha preso fiducia invece il trio americano Monroe-Jones-Thomas, che si rivelerà tostissimo nel proseguo della gara, mentre sottocanestro si alternano solamente Rocca e lex di turno Bernard.
In pochi forse si aspettavano un impatto così forte alla gara da parte dei napoletani, che controbattono le splendide giocate del Poz tramutando 10 tiri su 13 in canestro. In particolare spicca su di tutti Jamel Thomas, ultimamente sotto critica dei tifosi, che invece prende da subito confidenza col canestro e segnerà costantemente per tutta la gara. Slay fa fatica a marcarlo commettendo pure due falli, allora Sacchetti decide di mandare in campo Gugliotta per dar un po di fastidio al tiratore: nulla di fatto, Thomas arriva ugualmente a 20 punti in altrettanti minuti con 8/9 al tiro. La netta difficoltà casalinga della Pierrel si è percepita solo in poche altre occasioni, come contro Pesaro o Siena; nel resto delle volte, anche nelle sconfitte, lOrlandina è riuscita quasi sempre a controllare la situazione stando sempre a contatto con lavversario. In questi momenti di difficoltà sono i principali giocatori a dover prendere per mano la squadra: Pozzecco è un campione anche per questo e i compagni sanno quindi a chi affidarsi quando le cose non filano per il verso giusto. Il suo apporto arriva puntuale ma, come ben si sa, negli sport di squadra non vince mai un singolo ma uninsieme, una squadra appunto. Dunque anche gli altri cambiano atteggiamento, spronati dal carisma di coach Sacchetti che vuole a tutti costi la vittoria: Wallace, nonostante il problema alla costola che lo ha tenuto fermo tutta la settimana, sembra lo stesso, anzi forse più decisivo; Howell, del quale si è parlato molto per qualche piccola critica(insensata a mio parere) riguardo problemi cestistici e non, diventa decisivo in attacco(10/10 da due, 22 punti) con schiacciate e rimbalzi, oltre ad aver dato il solito apporto difensivo.
In una giornata in cui per vari motivi Diener(3/13 dal campo) e Slay(0/4 da tre), i due principali terminali offensivi della squadra, non vanno tanto daccordo col tiro, il Poz, Rolando e Wallace producono ben 80 punti in 3 con 41, 39 e 37 rispettivamente di valutazione. Un fatturato certamente incredibile e quasi fuori dal comune che permette alla Pierrel di tornare in gara e giocarsela punto a punto fino al 40.
Sebbene Capo dOrlando torna quella squadra pazza ed imprevedibile, la truppa di Bucchi non si fa prendere dal panico anche dopo esser stati in vantaggio di 15 lunghezze ed essersi fatti recuperare: Thomas rimane sempre il più pericoloso, ma proprio quando conta è il campione Jumaine Jones ad entrare in scena. Lex Phoenix e Charlotte realizza due canestri incredibili appoggiando al tabellone allo scadere, in più segna un paio di volte con la mano in faccia dopo aver fatto partire una parabola altissima.
In tutto questo contesto non sono di certo le difese a spiccare, bensì ne guadagna lo spettacolo e lagonismo. Il finale è degno di una partita di basket ad alto livello: se da un lato Malaventura e Thomas illuminano i giochi dellEldo, dallaltro è Pozzecco a fare gite nellarea colorata avversaria con canestri lampo. La precisione ai liberi proprio della mosca atomica(10/10) e del solito Diener(6/6) tengono attaccate le due squadre, ma quelli decisivi sono nelle mani di Cj Wallace: un incredibile 2/2 con la palla che danza entrambe le volte sul ferro porta al supplementare.
Il pubblico è carichissimo e proprio in questa situazione riveste forse il ruolo più importante per vincere la partita: i giocatori si caricano e cominciano alla grande lovertime. Sul +7 sembrava fatta, ma Malaventura e compagni non ci stanno proprio a perdere: usufruendo di qualche errore in attacco dei paladini e di un guizzo a rimbalzo di Jones sul libero sbagliato da Monroe, la Eldo impatta nuovamente la partita. A questo punto sono nuovamente i liberi ad essere fondamentali per lUpea: Diener e Pozzecco non tradiscono e arrivano 2 punti con tantissima fatica. La sorpresa più grande della giornata arriva ad Avellino, dove i lupi si impongono per la prima volta in questo campionato dopo 18 giornate sulla capolista Siena: in questo modo si riduce, seppur di poco, lo svantaggio con il resto del gruppo(10 lunghezze). Roma arriva da sola a 26 punti, mentre 4 squadre fra cui lUpea seguono a 24; a 22 rimane solo Pesaro, che comincia a sentire già alle costole le grandi(Bologna, Milano e Treviso) che sembrano stiano per fare il loro ritorno.
[b]Sergio Librizzi[/b]