[b][/b]LOTTOMATICA Roma[b][/b] Ukic, Ray, Hawkins, Gabini, Lorbek
[b][/b]PARTIZAN Belgrado[b][/b] Palacio, Tepic, Kecman, Velickovic e Pekovic.
I QUARTO II QUARTO III QUARTO IV QUARTO SUPPLEMENTARE
22-25 40-36 65-58 80-80 88-87
Avete mai pensato che un secondo potesse durare ben più di un secondo?Mi spiego meglio: forse, è abbastanza ovvio che la durata sia la stessa, ma ci sono quei secondi che sembrano non finire mai. E’ il caso di questa sera dove, tra 5100 spettatori, quell’attimo di eterno che separa una grande vittoria da una lancinante sconfitta, ha mozzato il fiato all’intero Palalottomatica.
Ma forse è il caso di andare con ordine. L’infortunio, che costringerà Jacopo Giachetti a saltare l’intera stagione causa rottura di menisco e crociato,, ha spinto la società capitolina a rivoluzionare i piani di mercato firmando di fretta e furia Gagaloudis (play greco ex Pana) a gettone, ma monitorando costantemente Capin in rotta con Varese e, sopratutto, Childress, autore di una stagione sottotono in quel di Caserta. Se l’arrivo del play americano sembra in dirittura d’arrivo, l’occupazione del visto obbliga il GM Bodiroga ad intervenire, nel reparto lunghi, esclusivamente con innesti italiani, che rispondono al nome di Crosariol e…Crosariol.
Cosa riserverà il futuro a questa squadra, al momento, non è dato saperlo.
Sappiamo, eccome, la grande prova di squadra disputata dai capitolini, con Ukic in quintetto a fare gli straordinari causa mancanza di backup, essendo inverosimile un utilizzo di Gagaloudis; l’attacco capitolino trova numerose strade che portano a canestro, siano queste imboccate da Lorbek, Ray o dallo stesso Ukic. Repesa sceglie di raddoppiare sistematicamente l’uomo più pericoloso degli avversari, il Nikolino Pekovic bellissima sorpresa di questa prima fase dell’Eurolega: questo porta, però, difficoltà a chiudere sul perimetro e così, nel primo quarto, l’attacco dei serbi piazza 4 triple, capeggiato da Velickovic che, a fine gara, chiuderà con 22 punti.
Nonostante la chiusura della frazione sotto di 3 la Virtus non si scompone e assiste all’epifania di Allan Ray: epifania che avrebbe toccato il sublime se ogni buon tiro scagliato dai 6.25 non fosse regolarmente sputato dal ferro. Intanto, David Hawkins, con 6 recuperi alla fine, si permette il lusso di stoppare Pekovic contribuento a rendere sterili gli attacchi di entrambe le squadre, con Roma costretta a concedere u po’ di riposo a Ukic: non appena il play croato ritorna sul terreno di gioco, la Lottomatica piazza il break che le permette di chiudere il primo tempo 40-36.
Al rientro dalla pausa più lunga, Roma incrementa il suo vantaggio con un triplone di capitan Tonolli, cui segue il rientro degli ospiti con i liberi di Kecman e la tripla di Palacio: ma è sempre dalla difesa che riparte un grande attacco e grazie alla superba prova di Lorbek Roma può chiudere sopra di 7 il terzo periodo, complice anche un tecnico fischiato a Vujosevic alla settantesima protesta.
La partita, purtroppo, è tutt’altro che chiusa e si riapre definitivamente a 5 dalla fine quando Ray spende il suo 5, ingenuo quanto dubbio, fallo, recandosi anzitempo sotto la doccia con 21 punti segnati; ci pensa De La Fuente a sostituirlo, in tutti i sensi: lo spagnolo segna 7 dei sui 9 punti e guida la difesa romana insieme a Fucka (deleterio fino a quel momento) a resistere agli attacchi serbi, limitando Pekovic a “soli” 17 punti e 8 rimbalzi. Si arriva così, al tremendo finale, dove Roko Leni Ukic (top scorer dei romani con 23 punti) ha dalla lunetta la possibilità di portare a 3 le lunghezze di vantaggio, prima dell’azione finale: sbaglia, invece, il secondo libero mentre i 2 concessi generosamente a Kecman vanno dentro trascinando il match all’overtime.
Continue palpitazioni nel tempo supplementare dove Roma vede il Partizan andare avanti di 4 lunghezze, praticamente azzerate da un triplone di (si, ancora lui) Erazem Lorbek: un layup di Ukic permette a Roma di difendere col sangue il suo esiguo vantaggio, ma ecco che la terna arbitrale decide di (provare a ) falsare il match, non fischiando un fallo clamoroso di sfondamento preceduto da chiara infrazione di 24 secondi a Tepic. Gli uomini di Vujosevic possono così disporre di altri 5 secondi, essendo il cronometro riazzerato, per provare a furtare la partita, ma il grigio cielo romano sputa l’ultimo, disperato, tentativo di Kecman, spingendo i ragazzi tutto cuore e sofferenza di Repesa con un piede e mezzo alle Top 16. Domenica Napoli, praticamente a corto di energie. Ma quella, è un’altra storia.
Play of the game
Primo quarto, magia di Roko Ukic che, dopo aver guadagnato la linea di fondo, segna subendo il fallo tirando praticamente in sospensione a pochi centimetri dal parquet. Se Raptor sarà , come suggeriscono le voci, lascerà nei cuori romani un grande vuoto.
MVP
Ancora lui. Erazem Lorbek, autore di una prova difensiva mostruosa su Pekovic: lo scout segna 22 punti, 1 assist, 5 rimbalzi, 2 stoppate e 5 falli subiti. IMMENSO
QUOTES
Riportiamo le parole di Repesa, che non lesina complimenti al pubblico romano, sesto uomo in campo.
“Era importante vincere . Complimenti ai ragazzi perchè con questo roster e con tutti i problemi che abbiamo non capisco dove abbiano trovato le energie durante il supplementare. Vedevo David, Roko e Erazem correre e avevo una grande paura che non fossero in grado di finire la partita.
Sul 76-70 abbiamo perso la concentrazione per colpa della stanchezza. Complimenti ancora di cuore per aver trovato le energie per vincere. De La Fuente ha fatto un gran lavoro, è abituato a essere discreto, conosciuto per essere questo tipo di giocatore, deve imparare a prendere più iniziativa, ad andare in contropiede, a prendere tiri facili. Ma sono più che felice della sua gara, se pensiamo che è qui solo da 8 giorni.
Abbiamo sbagliato qualcosina ma allo stesso tempo abbiamo fatto cose buone
Loro sono una squadra moderna, molto alta e non riescono a restare insieme per due o tre anni consecutivi, perchè ogni anno ne vendono uno. Cosa penso del quinto fallo di Ray? Non sono abituato a lamentarmi degli arbitri, ma non sono soddisfatto dell’ arbitraggio. Il futuro dipende da noi, ma pensiamo a una partita alla volta; per il momento mi interessa solo Napoli ma non andiamo a Barcellona sconfitti in partenza: abbiamo tanti giocatori che hanno giocato là e quindi sono motivati e vogliono fare bene. Il Barca è favorito, ma devono succedere tante cose insieme affinchè noi possiamo restare in corsa. Comunque sono soddisfatto, prima di tutto per la voglia che la mia squadra ha messo in campo, nonostante tutti i problemi. Il pubblico è stato bravo a sostenerci. Una società senza pubblico non è una società .