Nell’ultima giornata del girone di andata si affrontano due squadre con gli stessi colori sociali ma con spessore e risultati sin qui molto diversi: i padroni di casa della Mojazza contro la giovane squadra di Rescaldina.
La Mojazza è reduce da una sconfitta dolorosa contro Sedriano e deve, oltre che vincere, dare un segnale forte a se stessa per avere maggiore slancio e convinzione nel girone di ritorno.
Rescaldina si presenta con soli 6 elementi a referto. E’ l’ultima della classe, ma è ritenuta da molti (anche da chi vi scrive) una formazione caparbia e atletica che può dare fastidio a diverse squadre nel torneo. Il roster è certamente acerbo (il più “anziano” ha 21 anni) e con fondamentali rivedibili, ma in questi campionati la “voglia” ha un peso specifico elevatissimo e non è saggio sottovalutare nessuno.
I quintetti:
Mojazza – Donno, Ferrari, Longo, Savy, Mazzola (K)
Rescaldina – Turioni, Gasparri P., Monti, Privitera, Gasparri M. (K)
Arbitro: Saponaro P.
Nota di colore: esordio stagionale per la seconda maglia Mojazza, tutta nera con rifiniture gialle, in luogo della classica tenuta giallo-nera, inutilizzabile a causa dell’eccessiva somiglianza con la casacca degli ospiti.
Il primo quarto è di studio: le due squadre difendono a uomo e rimangono appaiate per quasi tutto il periodo (al punto che finisce pari, 14-14) con in evidenza, nello starting five delle api, Donno (8 punti realizzati).
Nel secondo i padroni di casa scavano lentamente il primo parziale di circa una decina di punti: è l’accoppiata dei lunghi a controllare il pitturato con autorità. Donno segna con continuità sotto le plance e Ferrari lo aiuta segnando anche dalla media distanza. Sui contatti subiti puniscono dalla lunetta con discreta continuità.
Anche sul perimetro Mojazza è pericolosa con i suoi cecchini Fumagalli e Marinozzi, una tripla ciascuno nel secondo quarto.
Rescaldina non sta comunque a guardare: senza paura tirano o si buttano dentro, anche se i risultati sono alterni. Subiscono un po’ la difesa avversaria, la quale però dimostra ancora qualche pecca: la concentrazione non è altissima e i tentativi di press spesso non funzionano per distrazione ora di uno ora di un altro giocatore. Rescaldina però non approfitta di queste amnesie, e il quarto si chiude 37-31 per i padroni di casa.
Nell’intervallo il coach Angelillo e il capitano Mazzola si fanno sentire sul discorso difesa, e la squadra risponde: il press porta i suoi frutti e lo starting five scava un ulteriore solco. Rescaldina, forse per cambiare l’inerzia o forse per cautelarsi dai falli e dalla fatica, schiera una zona che la Mojazza attacca in modo abbastanza statico. Sui ribaltamenti si creano molte opportunità per penetrazioni o tiri piedi a terra, specie sul perimetro. Sono il solito Fumagalli e a sorpresa Guzzoni a lucrare sulla situazione col tiro pesante, mentre Savy preferisce inedite penetrazioni con conclusioni arcobaleno, in luogo del suo tiro che è ormai un marchio di fabbrica.
Rescaldina cerca di rimanere a galla e trova in Di Pierro un appiglio con i suoi 6 punti consecutivi, ma non basta: al termine del terzo il tabellone dice 57-43, un ulteriore parziale di 8 rispetto al secondo.
Anche se sopra di 14, Mojazza nel quarto non si ferma: più per rispetto alla propria forma mentis che per reale necessità continua a pressare gli avversari, ormai in evidente difficoltà anche per i falli (Rescaldina terminerà la gara con in campo soli quattro giocatori, di cui 2 a quattro falli). In questo modo tutti nel roster Mojazza trovano minuti e conclusioni e solo per poco non riesce a mandare tutti e 12 gli elementi a referto. Il parziale del quarto è +11 (figlio soprattutto dei minuti finali in cui Rescaldina giocava con un uomo in meno) e porta il risultato finale a 85 – 60.
I 25 punti fotografano due squadre con valori molto diversi, ma i ragazzi di Rescaldina (e il loro coach) hanno di che essere orgogliosi della prova di cuore e caparbietà che hanno sfoderato al Palamojazza. Questa formazione ha ampissimi margini di miglioramento e può certamente creare qualche (magari grosso) imbarazzo a quelle squadre che avranno la supponenza di prenderli sottogamba.
Ed ora un recap sulla situazione del campionato alla fine del girone d’andata.
Allo stato attuale la classifica recita (fra parentesi le partite giocate):
SAN PAOLO RHO: 20 (11)
SACRO CUORE: 16 (10)
VIRTUS SEDRIANO: 16 (10)
MOJAZZA: 14 (11)
SANTA LUCIA/A: 12 (10)
GIOSPORT: 10 (11)
ASSISI: 10 (10)
SCUOLA B. CALVINO: 8 (9)
U.S.S.B.: 8 (10)
PALLACESTO AUTOGESTITA: 8 (11)
OSBER: 2 (9)
ODB RESCALDINA: 0 (11)
Recuperi o non ancora giocate:
Scuola B. Calvino – Osber
Sacro Cuore – Virtus Sedriano
Osber – Assisi
USSB – Scuola B. Calvino
Mojazza che si trova quindi alla fine del girone di andata al quarto posto con un record di 7-4. Delle quattro sconfitte, due rappresentano legittimi rimpianti e due hanno dato alla squadra la consapevolezza di giocare alla pari anche contro le migliori, fino all’ultima azione.
Uno dei temi del ritorno sarà certamente la stanchezza e gli infortuni delle squadre che giocano il doppio campionato CSI+FIP (San Paolo Rho e Sacro Cuore in prima divisione, Giosport in seconda divisione) che potrebbero cambiare i valori visti fino ad ora; un altro sarà il margine di miglioramento che le squadre più in ritardo in classifica presentano sempre nella seconda fase del torneo. Insomma altre 11 giornate da tutte da giocare, in cui niente è ancora deciso e che sicuramente ci riserveranno delle sorprese.
Senza alcuna pausa fra andata e ritorno, la prossima settimana la Mojazza affronterà, ancora in casa, i bianco-verdi dell’Unione Sportiva San Barnaba, capace durante l’andata di andare vicina ad alcuni clamorosi colpacci. Sarà compito delle killer bees trattenere fra le mura amiche la metà buona del referto in una gara certamente insidiosa.