Mason Rocca è lMVP del nostro campionato affermazione rafforzata ancora dopo la sua mostruosa prova di ieri sera contro Roma in cui il sindacoha trascinato la sua Eldo ad unimportante affermazione che fa intravedere per Napoli timide speranze playoff.
18 punti con alcuni gancioni anni 70 e molti pick and roll innescati da Blums oltre ad un 4-4 dalla linea per lui inusuale e soprattutto una grande difesa nellovertime su David Hawkins che immarcabile per tutta la gara, nelle azioni finali fronteggiato da Mason uscito in aiuto su di lui ha fallito i tiri decisivi per riaprire la partita.
Roma ha avuto oltre ad Hawkins in serata davvero incredibile un ottimo contributo da De La Fuente e Lorbek mentre è completamente mancato Allan Ray che non riesce ad adattarsi ai continui dentro e fuori cui lo obbliga Repesa ed è un vero peccato vedere un simile talento trattato in questo modo.
Si comincia subito con grande ritmo da parte della Eldo che con un ispirato Monroe (10 punti nel 1°quarto) tenta subito di scappare ma Roma è brava a rimanere a galla soprattutto con Hawkins troppo potente anche per Monroe che non è certo un peso leggero, mentre Rocca piazza un paio di gancioni con la mano sinistra e Jones mette gli unici canestri di una gara molto opaca.
27-20 il primo parziale per Napoli che nel secondo quarto continua a condurre con buoni margini ma Roma dà sempre la sensazione di poter rispondere ai tentativi di allungo napoletani potendo contare su un roster più ampio anche con le assenze di Stefansson e Giachetti.
42-34 è il parziale dellintervallo grazie ad un buon Thomas che si ripete su buoni livelli dopo la grande prova di Capo dOrlando, mentre Jones sembra in sciopero, privo di iniziative e non cercato nemmeno dai compagni che mostrano di preferirgli Jamel come prima opzione offensiva.
Nel terzo periodo Rocca sigla il + 10 in apertura, 44-34, ma non appena Bucchi prova a dar respiro ai titolari, Roma si rifà sotto con 10 punti consecutivi di un Hawkins preciso anche da tre, quindi Ukic mette la tripla del -1, 54-53 riaprendo completamente i giochi.
Jones è sempre un fantasma in attacco e Napoli si aggrappa alle giocate di classe di Thomas ed ad un preciso Malaventura che con 9 punti consecutivi consente alla Eldo di chiudere il terzo quarto sul +1, 63-62.
Il quarto finale è davvero emozionante ed altalenante.
Napoli va sul + 5 con una schiacciata di Bernard, ma Roma trova punti importanti da Ukic e De La Fuente, davvero diverso da quello visto a Treviso lo spagnolo, Lorbek comincia ad incidere, ma è sempre Hawkins che dà il primo vantaggio ai suoi sul 71-69.
Napoli sembra crollare e la zona ordinata da Bucchi non dà i risultati sperati, anzi il solito De La Fuente continua a punirla e Roma sembra in controllo del match al 37, 79-72.
Quando sembra che la Lottomatica possa chiudere il match cè invece il prepotente ritorno di Napoli che con due triple di Blums (ormai una garanzia il lettone) e Thomas si rimette in scia e grazie a due liberi di Rocca va sul + 3, 85-82 a -33.
Ma è ancora Hawkins che trova un gioco da tre punti e va ad impattare, mentre nella successiva ed ultima azione Blums sparacchia malamente da tre mandando la gara allovertime.
Thomas da tre e Rocca raccogliendo un rimbalzo allo scadere dei 24 e trasformandolo in due punti pesantissimi trovano le ultime energie per dare il vantaggio alla Eldo ed è proprio Mason che si incarica personalmente di fronteggiare Hawkins negandogli per due volte il canestro.
Napoli prende un piccolo margine e la precisione dalla lunetta di Thomas e Malaventura gli consente di rimpinguare la propria classifica avvicinando la zona playoff che al momento sembrano ancora difficili da raggiungere anche se le ultime buone prestazioni autorizzano qualche timida speranza.
MVP: Jamel Thomas: tonico, reattivo, autore di importanti gesti atletici, si prende le responsabilità dei tiri decisivi mettendoli tutti quando gli altri si nascondono, un comportamento da vero leader ora necessario, visto latteggiamento attuale di Jumaine Jones che lascia quanto meno dubitare sulla sua volontà di voler ancora essere utile a questa squadra.
Ieri opposto a Tonolli che non è certamente Ron Artest non ha mai attaccato lanello, mai uniniziativa delle sue, limitandosi a piazzare blocchi e battersi non certo al massimo a rimbalzo.
Non è certo quello che la Eldo ha bisogno da uno con la sua classe e le sue capacità realizzative, ma è indubbio che dopo le prime due o tre esaltanti prove il suo rendimento è progressivamente calato ed il perché probabilmente lo sa solo Jumaine.