Scavolini Spar Pesaro Snaidero Udine 84 – 92 (14-15; 41-27; 54-55)
Quintetti iniziali:
Scavolini: Pasco, Slay, Myers, Hicks, Clark
Snaidero: Allen, Green, Di Giuliomaria, Penberthy, Sales
E alla fine arrivò la crisi. Era già dallinizio del 2008 che la Scavolini sembrava essersi inabissata lentamente ma inesorabilmente in una evidente crisi di gioco e di fiducia cui, con la meritata sconfitta di ieri, ha fatto ufficialmente seguito una crisi di risultati, le cui avvisaglie, peraltro, si erano già manifestate con i pesanti tonfi esterni di Avellino e Treviso.
E stato quindi con una certa rassegnazione che il pubblico di casa ha accolto quello che è parso essere un evento quasi ineluttabile, ovvero una pesante sconfitta interna che, al momento, non può certo compromettere la più che buona stagione fin qui disputata, purchè costituisca il punto più basso da cui far partire la risalita verso lobiettivo playoff.
Si parte con qualche minuto di ritardo per un problema ad un canestro che interrompe il riscaldamento udinese; non pare quindi una coincidenza che al via Pesaro prenda quasi subito il largo, approfittando di una Snaidero ancora deconcentrata e ferma sulle gambe.
Dopo una brevissima fase di studio, quindi, la Scavolini schizza dal 4-4 al 10-4 con due triple siderali di Clark e poi, in pochi minuti, sul 25-12 quando mancano circa tre minuti alla prima sirena e Pesaro commette il suo primo fallo (!), chiaro segnale del fatto che ancora Udine non ha cominciato a giocare sul serio; sarà il massimo vantaggio interno, cui hanno dato un essenziale apporto, oltre al già citato Clark, anche Myers ed Hicks ma, soprattutto, un redivivo Slay (10 punti per lui al termine del primo quarto cui, però, farà seguito il nulla cosmico).
Il primo fallo pesarese dà improvvisamente la sveglia ai friulani, fin lì sorretti solo da una certa pericolosità offensiva sotto i tabelloni che poi si rivelerà fondamentale per le sorti del match; subito Schultze infila 5 punti cui seguono altri cinque punti di Green ed una tripla di Antonutti che fanno chiudere la prima frazione sul 28-25 per la Scavolini.
Come è già accaduto di frequente allAdriatic Arena, Pesaro ha dissipato in un amen quanto faticosamente costruito (più per demeriti altrui che per meriti propri) in un quarto.
In apertura di secondo quarto Udine mette per la prima volta il naso avanti con Zacchetti (30-31) cui segue un immediato controbreak interno propiziato da due triple consecutive di un buon Fultz e da unacrobazia di un ritrovato Clark (38-31); tuttavia oramai il diesel di Udine ha preso il via ed inesorabilmente la Snaidero, con un Allen finalmente entrato in ritmo partita, rintuzza ogni tentativo di fuga pesarese.
Il primo tempo termina così sul 50-48 ma tra i tifosi e, probabilmente anche tra i giocatori, cè ancora lerrata convinzione che la situazione sia ancora sotto controllo.
Al ritorno in campo oramai le squadre fanno sul serio; finalmente i giocatori difendono, comincia a volare anche qualche sportellata ed il punteggio, fin lì stile NBA, cala vistosamente.
Pesaro parte male e continua a soffrire oltremisura il predominio offensivo dei lunghi avversari, sprofondando così sul 58-64 grazie anche alle rasoiate di Penberthy e Green.
Ci pensa ancora un monumentale Clark a tirare fuori i suoi dagli impacci ed a far chiudere la Scavolini in vantaggio sul 69-66 alla fine del terzo quarto.
Lultima frazione è oramai una lotta allarma bianca; Pesaro prova lallungo decisivo ma le energie sono drasticamente calate e gli avversari, con le scorribande degli scatenati Allen e Green, arrivano al ferro con disarmante facilità.
Infatti, mentre Slay dopo leccellente primo quarto pare essersi eclissato in preda ad unincomprensibile crisi di fiducia, Clark e Myers sembrano in riserva ed incapaci di contenere i pari ruolo avversari; tuttavia, inspiegabilmente, invece che ridare fiato alle sue guardie, Sacripanti decide di lasciare a sedere Fultz per tutto il secondo tempo, nonostante questi nel secondo quarto non avesse demeritato affatto.
Lultima parità è siglata da Brokenborough sul 77 pari a cinque minuti dal termine ma, di lì in poi, per Pesaro sarà una lenta agonia; Allen continua ad abusare di uno stravolto Clark e, più in generale, della difesa pesarese, sia concludendo personalmente che dando vita ad un pregevole duetto con Sales.
Lunica tripla del quarto di Clark dà un sussulto ai suoi che, a due minuti dalla fine, vanno sull81-83, ma è unimmediata tripla di Allen a riportare i suoi a distanza di sicurezza e saranno ancora due assist del playmaker di casa Snaidero a liberare magistralmente sotto canestro Sales ed a porre termine alla contesa sul risultato finale di 84-92.
Per Udine si è trattata di una vittoria fondamentale che le permette di allontanarsi forse definitivamente dalla zona salvezza ed ottenuta senza strafare ma limitandosi semplicemente ad approfittare delle lacune di questa Scavolini versione 2008; in effetti quella di ieri è sembrata la peggiore Scavolini della stagione in cui, alla evidente crisi psicofisica di qualche suo elemento (Hicks e Slay), ieri ha fatto da corollario, per una volta, anche una rivedibile gestione del match da parte del suo staff tecnico.
Play of the game: a questo giro Podestà fa le veci di Pasco quando, con un ottimo giro dorsale sulla linea di fondo, pianta in asso lavversario diretto Di Giuliomaria e va schiacciare di prepotenza con la mano sinistra.
Sacripanti: Sicuramente abbiamo lasciato per strada due punti pesantissimi. E stata una partita che noi non abbiamo giocato bene soprattutto da un punto di vista difensivo, dove abbiamo sofferto oltre misura i loro coast to coast ed i loro pick and roll con Schultze in posizione di 4; in attacco, tutto sommato, abbiamo eseguito bene i nostri giochi ma il nostro problema è stato dietro dove abbiamo concesso troppo. E stata una mia scelta non fare rientrare più Fultz nel secondo tempo e me ne assumo la responsabilità; evidentemente, con il senno di poi, possiamo dire che ho sbagliato. La squadra sta attraversando un periodo di involuzione e di scarsa brillantezza; non so se sia il caso di andare sul mercato per uscire da questo brutto periodo, molto dipende da quelli che sono i reali obiettivi della società.
Pancotto: Dal nostro punto di vista è stata una partita di grande intensità e che ha capitalizzato al meglio lottimo lavoro fatto in settimana. Penso che abbiamo giocato bene fin dal primo tempo quando, però, abbiamo commesso qualche disattenzione di troppo in difesa; poi, nel secondo tempo, abbiamo messo in mostra una grande difesa che ci ha permesso di tenere Pesaro a 34 ed abbiamo giocato al meglio anche in attacco, come dimostrano i nove giocatori con cui siamo andati a segno, dei quali ben cinque in doppia cifra. In questo periodo la squadra si sta allenando bene e senza infortuni e finalmente si cominciano a vedere i risultati; a questo punto è importante dare continuità a queste due importanti vittorie consecutive per raggiungere al più presto il nostro obiettivo, ovvero lasciare alle nostre spalle almeno due squadre.
Scavolini Gruppo Spar Pesaro: Zukauskas 3 (0/1 1/1), Laudoni n.e., Fultz 6 (2/3 da tre), Myers 10 (3/3 0/5), Hicks 8 (3/8 0/3), Clark 26 (4/5 5/9), Gay n.e., Podestà 4 (2/3), Brokenborough 7 (2/3 1/1), Pesoli n.e., Slay 12 (2/4 2/3), Pasco 8 (3/5)
Snaidero Udine: Allen 17 (3/4 3/8), Schultze 8 (1/4 2/5), Zacchetti 3 (1/2), Green 13 (5/7 1/4), Antonutti 3 (1/2 da tre), Di Giuliomaria 14 (2/3 3/4), Vetoulas 3 (0/1 1/2), Penberthy 11 (2/4 1/5), Truccolo n.e., Sales 20 (10/13), Lovatti n.e., Stroppolo n.e.