[b][/b]AXA Barcelona[b][/b] Lakovic, Basile, Acker, Trias, Vazquez
[b][/b]LOTTOMATICA Roma[b][/b] Ukic, Ray, Hawkins, Gabini, Lorbek
Forse solo il miele ha un sapore più dolce di questa vittoria, conquistata con le unghie e con i denti dalla compagine splendidamente allenata da Jasmin Repesa. Una vittoria che significa Top 16, ottenuta al termine di una battaglia in uno dei tempi sacri d’Europa, quel Palau Blaugrana che prima della gara ha reso omaggio a campioni del calibro di Epifanio, Solozabal, Aito e Bodiroga.
Già, perchè nella peggiore delle ipotesi Roma si qualificherebbe come miglior sesta, data la sconfitta inopinata del Cibona in quel di Le Mans. Ma la partita di questa sera dimostra che la squadra ha voglia di vincere sul campo tutte le battaglie, senza dover ringraziare il Pepe Sanchez di turno come nella magica notte di un anno fa. Magica, come questa serata, dove Roma si impone ad una delle migliori squadre europee affrontata probabilmente nel suo peggior momento. Gli spagnoli sono infatti reduci, oltre che dalla sconfitta patita a Madrid nel finale a causa dell’antisportivo di Basile, anche da due dèbacle in campionato sofferte nei campi, non certo improbi, di Murcia e Gran Canaria. Nonostante ciò, Roma preme sull’acceleratore sin dall’inzio, andando a segnare in velocità quando possibile e difendendo forte sul reparto lunghi del Barça, orfano del croato Kasun ( a riposo dopo aver sofferto nel match di campionato un’aritmia inusuale): sono le 2 triple di Basile e Acker a tenere viva la gara per i padroni di casa che, dopo il furto con scasso operato da Hawkins, sono costretti a chiamare il primo time out della gara sull’8-14. Lorbek soffre la potenza di Vazquez, uno checchè se ne dica scelto alla 8 al di là dell’oceano, che mette la firma sulla gara con i suoi 12 punti e 5 falli subiti; lo sloveno si riscatta con due triple nella metà campo offensiva, praticamente tutto il suo bottino, ma sotto i tabelloni non riesce a placare l’ira dei catalani e così il primo quarto si chiude, per questo motivo, con Roma avanti di solo 3 lunghezze grazie ai 9 punti segnati da Roko Leni Ukic (22-25).
Il secondo quarto la Lottomatica non riesce a trovare la via del canestro mentre il Barcellona continua ad abusare del dominio a rimbalzo (la statistica dice 6-1 al momento per quanto riguarda i rimbalzi offensivi): Ray sembra lontano parente del giocatore che ha ammaliato le folle dei due mondi e il parzialino firmato Hawkins è l’ultimo sussulto capitolino, che si ferma a 10 punti segnati nel periodo e soccombe 39-35 all’intervallo.
Durante la pausa più lunga coach Repesa mostra la strada che i suoi devono percorrere, ovvero quella del cuore e della difesa aggressiva: et voilà, grazie al fantascientifico 10/12 da 3 (solo Ukic 4/5, finirà con altri 3 errori) Roma si riporta in vantaggio, trascinata proprio da quel Gabini che nelle ultime due gare aveva tirato dall’arco con 0/9. All’inizio dell’ultima frazione, Roma comanda di 4 punti.
La zona flottata di roma produce una grande quantità di palle recuperate, eppure il Baso (14 punti per lui) riporta subito a -1 gli spagnoli con un canestro pesante dei suoi; Barcellona paga la pessima serata di Lakovic e i punti arrivano dai redivivi Acker e Ilyasova. Si arriva sulla retta finale con Ray che piazza la tripla del sorpasso (70-71), servito magistralmente nell’angolo da uno scarico di Ukic a 1.12 dalla fine: falliti da entrambe le squadre i successivi possessi, Rai cattura un rimbalzo dopo l’errore di Lorbek e la partita si decide dalla lunetta; così, dopo i 2/2 di Hawkins, Lakovic, De La Fuente e Basile, che sanciscono una distanza di 3 punti, è ancora lo sloveno a trovarsi ai liberi e decide di sbagliare il secondo, dopo aver segnato il primo. Il parapiglia che si scatena a rimbalzo permette a Basile di lanciare l’ultima preghiera, non accolta dal cielo così come il tap-in conncesso a Grimau: Roma sbanca Barcellona, si qualifica per le Top 16 e guarda al futuro con sempre più ottimismo.
Play of the game
Nel primo tempo, due illuminanti assist di Pepe Sanchez dietro la schiena imporrebbero di fermare la partita: non è possibile, per regolamento, e così l’immagine limpida di quelle magie può solo essere menzionata, con l’invito di ricercarla nei menadri di youtube.
MVP
David Hawkins, già domenica a Napoli aveva dato sfoggio del suo ritorno come scorer: questa sera trascina i compagni verso la vittoria più bella: 22 punti con un solo errore dal campo, 2 rimbalzi, 3 assist, 3 rubate e 4 falli subiti per un 28 complessivo di valutazione. FALCO
QUOTES
Dopo la grande vittoria, i protagonisti della serata raccontano le loro emozioni:
il coach Jasmin Repesa, artefice della vittoria, racconta:
“Nonostante i tanti problemi e infortuni che abbiamo avuto, abbiamo trovato le energie per vincere. Abbiamo sofferto come in casa sotto i tabelloni. Nel secondo quarto fermando il loro contropiede e i rimbalzi in attacco siamo riusciti a cambiare la partita. L’unico periodo in cui non abbiamo controllato il loro ritmo e la loro aggressività è stato alla fine del primo tempo. Sono molto soddisfatto e orgoglioso per questi ragazzi che hanno fatto una grande impresa. Abbiamo dimostrato che nonostante tutti i problemi siamo una squadra, il nostro spirito deve essere il punto di riferimento.
L’ex di turno, Rodrigo de la Fuente, non riesce a nascondere le difficoltà che, inevitabilmente, si è trovato ad affrontare: “Per me è stata una partita difficilissima perché era la prima volta che tornavo a Barcellona da avversario: il momento più difficile è stato quando ho dovuto tirare i due tiri liberi. Ma comunque è stata una gara importantissima per la squadra per accedere alla Top 16. Voglio ringraziare i tifosi del Barca per il benvenuto e l´affetto che mi hanno dimostrato.