Nella passata giornata, la prima del girone di ritorno, la Mojazza commette un passo falso e viene sconfitta in casa contro l’Unione Sportiva San Barnaba. Padroni di casa sempre al comando, con fatale flessione nel finale.
Finale rocambolesco con coda polemica. L’ultimo possesso è giallo-nero, sotto di 2 punti: tiro pesante di Marinozzi allo scadere (con fallo non sanzionato) che potrebbe mandare in paradiso i suoi ed invece decide di danzare beffardo sul ferro, per poi lasciare la retina intonsa.
Nonostante ciò, la Mojazza non si è certo persa d’animo: in questa seconda giornata l’obiettivo è sempre uno soltanto: la vittoria.
Gli avversari sono i ragazzi di Pallacesto Autogestita, con base presso il malconcio campo secondario del complesso Crespi di Via Valvassori Peroni.
Rotazione ridotta a soli 8 uomini per i padroni di casa; panchina con 11 uomini per i giallo-neri a causa del forfeit dell’ultimo minuto di Cecalupo.
Quintetti:
Pallacesto – Tippmann, Fraschini, Di Martino, Cigoli, Arosio
Mojazza – Donno, Ferrari, Longo, Marinozzi, Mazzola
Arbitro: Repizzi Claudio
Fin dalle prime battute si rivede, dopo tante giornate, una Mojazza molto grintosa, che vuole vincere e che cerca di concedere il meno possibile all’attacco avversario, prima ancora di preoccuparsi di segnare.
E’ Donno ad aprire le danze (segnerà un solo altro punto in tutto il match, a causa di un lieve infortunio) per poi lasciar fare ai perimetrali giallo-neri: Mazzola (bomba pronti-via, ormai suo marchio di fabbrica) e soprattutto Marinozzi, che sarà il vero mattatore della serata con 24 punti a referto senza mai passare dalla linea della carità e piazzando 4 tiri pesanti.
Primo quarto con i padroni di casa in difficoltà a trovare la via del canestro per una serie di concause: struttura ingrata in cui è difficile giocare, buona difesa avversaria e gioco non sempre lucido. Pallacesto porta in cascina solo 8 punti, mentre Mojazza quasi li doppia con 15.
E’ però il secondo quarto strepitoso degli ospiti (7-23 il parziale) che pone l’ipoteca sulla gara: di nuovo Mazzola, che piazza un’altra segnatura dalla distanza, e poi Marinozzi, a ripetizione dall’arco dei 6.25, fanno cassa per i colori giallo-neri. La difesa risulta ancora più arcigna del primo tempo, concedendo ai padroni di casa solo 7 punti per l’intero quarto.
Comincia a serpeggiare la frustrazione nella compagine di Pallacesto: brutte spinte fanno reclamare ai giallo-neri l’antisportivo, non concesso, sui contatti subìti da Mazzola e Guzzoni, entrambi segnando il canestro ma non capitalizzando in lunetta.
E’ eloquente il 15-38 all’intervallo lungo, fotografa due squadre con valori molto diversi. E’ dietro l’angolo per i giallo-neri l’insidia di considerare la partita già vinta: con USSB è stato fatale e il coach Angelillo insiste molto su questo concetto.
Ciononostante nel terzo quarto i giallo-neri sbagliano troppo: affrettate le scelte di Guzzoni in regia che, cercando di spingere, ottiene invece l’unico risultato di incrementare di molto il numero delle palle perse.
Longo rientra e, appoggiandosi ad un Triberti in grandissimo spolvero che non fa rimpiangere l’infortunato Donno, la situazione viene resa più accettabile portando il parziale sul 16-19.
Nonostante i padroni di casa abbiano limitato i danni nel terzo, il nervosismo trova i suoi sfoghi: Tippmann, per qualche parola di troppo nei confronti dell’arbitro, si fa fischiare fallo tecnico, e Cigoli non trova niente di meglio che commettere un fallo antisportivo su Guzzoni, il quale segna, subisce il fallo, e raccatta 1/2 dalla lunetta.
Rientra quindi Angelillo, reduce da un infortunio alla caviglia, per tastare un po’ il campo e i suoi limiti: trova un fallo e segna entrambi i liberi.
Nel quarto Pallacesto è molto più prolifica e costruttiva, Mojazza molto meno lucida. Fraschini non ci sta e segna ben 12 dei 20 punti messi insieme dai suoi nel quarto periodo, l’unico a chiudersi con un bilancio positivo per i padroni di casa.
E’ di questo quarto il “play of the match”: Marinozzi riceve spalle a canestro sul lato destro fuori area, quasi all’altezza del gomito e con uno svitamento molto fluido si produce in un gancio-cielo che incenerisce la retina e provoca scoramento negli avversari e ammirazione fra i compagni.
La partita finisce 51-71 fra difese un po’ svogliate.
La Mojazza quindi porta via il referto rosa con un ventello di scarto contro una squadra che all’andata era stata molto più difficile da domare.
Nella prossima giornata la storia sarà ben diversa: i giallo-neri ospiteranno la Scuola Basket Calvino in un match che si preannuncia tutt’altro che facile (+6 alla sirena per gli ospiti all’andata). Da qui alla fine conterà la concentrazione e la fame, molte formazioni sono salite di livello rispetto all’andata (chi per aver creato l’amalgama, chi con nuovi innesti) e le partite saranno sempre più combattute.