Sembra sia passata una stagione dalla sorprendente Pierrel dellanno 2007, invece il cambiamento è avvenuto appena 3 giornate fa. Cosa sarà successo? Di certo i problemi fisici di Slay, il caso Diener che sembra non voglia sbloccarsi e il duro periodo segnato da 6 match insidiosissimi avranno contribuito alla causa, ma ciò si avverte dal gioco espresso dallOrlandina nelle ultime giornate è che si sia rotto qualcosa, proprio come dice coach Meo Sacchetti nel dopo gara contro Milano: Si è rotto un meccanismo, abbiamo qualche assenza e non riusciamo a supplire queste mancanze. Certo non abbiamo pedine importanti, ma servirebbe giocare in altro e non riusciamo a farlo. Centrano poco gli infortuni di Diener e Slay, il poco rodaggio di Mejia, ci aspettavamo di più da tutti. Ora, senza girarci troppo attorno, cè aria di crisi, il momenti era di per sé negativo, sia per problemi fisici sia per risultati, ma sapevamo di poter avere un calo in questo periodo e sta arrivando. Sarebbe arrivato in ogni caso, con o senza Diener. Parole che scottano, ma sono la pura verità. Già dopo la partita con Cantù si era sentito che qualcosa non funzionava, con Treviso si sono aggiunti altri problemi e con la partita in casa contro lArmani si è avuta la conferma. E quando i meccanismi alla base non girano con perfezione si scombussola un intero ambiente, e per risolvere la situazione non bastano gli sforzi e la volontà del trascinatore Pozzecco, o la voglia e la determinazione del giovane Ndoja che ha ben figurato nella partita di Domenica. Serve ben altro: concentrazione sugli obiettivi da raggiungere, amalgama nello spogliatoio e tutti insieme desiderio di vincere; fattori che di certo sono mancati nelle ultime uscite.
Con i vari inconvenienti citati già sopra, poco si può contro unArmani Jeans in netta ripresa, reduce da una sonora vittoria contro Pesaro e ben determinata a tornare nel posto che gli dovrebbe spettare. In settimana si era parlato di una probabile assenza da parte di Gallinari, in aggiunta a quella certa di Vukcevic: falso allarme; il Gallo parte pure in quintetto e gioca ben 38 trascinando come un veterano la propria squadra. Lampi di classe e giocate di alto livello che probabilmente non si potranno più vedere sul parquet del PalaFantozzi visto linteressamento di molte franchigie Nba di sceglierlo già nel prossimo draft e portarlo a giocare dallaltra parte delloceano. Il giovane promettente avvia anche una piccola sfida con lamico Ndoja, e litalo-albanese è pronto a rispondergli colpo su colpo producendo la sua migliore prestazione da quando veste la casacca della Pierrel(16 punti e 9 rimbalzi). Il Poz si imbestialisce quando vede che il suo team non riesce reagire, primariamente nel carattere e secondariamente nel gioco. Neanche il neoarrivato Mejia riesce ad incidere sulla gara, sbagliando alcune giocate semplice e dimostrando che con soli due giorni di allenamento solamente un fenomeno riesce ad esplodere sin da subito. Tante piccolezze che messe assieme formano un iceberg contro cui Capo dOrlando può per adesso solo sbattere per poi cercare di ritornare sulla buona strada.
[b]Sergio Librizzi[/b]