Dopo le teste di serie, che non è detto siano le favorite, ecco l’analisi di chi cercherà di fare l’upset già al primo turno ravvivando da subito una competizione che di sorprese ne ha sempre gradite tante.
[b]AIR Avellino[/b]
L’AIR Avellino si presenta alle Final-eight di Coppa Italia in forma strepitosa, reduce da quattro vittorie consecutive, con una buona solidità difensiva oltre ad un eccellente attacco. Su tutti spicca Green, MVP della prima parte di campionato, poi Smith e Williams, che non steccano mai una partita, un gran Righetti, e per finire Radulovic con la sua classe e una buona panchina guidata da Burlacu. Lo spogliatoio è unito, grazie al lavoro svolto da Coach Boniciolli.
L’obiettivo è arrivare in finale e giocarsela presumibilmente con Siena, lo scoglio maggiore è Montegranaro più che la semifinale, essendo stata l’unica squadra che ha battuto due volte l’AIR. [i](Santo Caiffa)[/i].
[b]LaFortezza Bologna:[/b]
Una delle finaliste della scorsa edizione si presenta all appuntamento delle Final 8 con un po di ottimismo in più rispetto alle settimane scorse. Il cambio di allenatore pare avere dato gerarchie più precise all interno della squadra e un approccio diverso alle gare. La crescita costante di Alan Anderson e la leadership incontrastata di Travis Best paiono essere le due chiavi di questa piccola crescita bianconera insieme ad una piccola crescita difensiva, almeno questo è ciò che si è visto nelle vittoriosa trasferta di Treviso. Proprio la vittoria ottenuta sulle rive del Sile è il miglior viatico per affrontare il quarto di finale con la Lottomatica con un minimo di convinzione in più rispetto ai mille dubbi che hanno accompagnato fin qui la stagione bianconera. Le fortune della compagine bianconera passeranno sicuramente dalla tenuta di Travis Best, dal reinserimento di Crosariol, che con la sua fisicità può dare sicuramente una dimensione più interna al gioco bianconero e da una applicazione costante di Spencer soprattutto difensiva. [i](Andrea Cesari)[/i]
[b]Scavolini Spar Pesaro[/b]
Non fosse stato per la corroborante vittoria ottenuta contro lAngelico Biella, probabilmente la final eight raggiunta con tanta soddisfazione dalla compagine pesarese sarebbe stata considerata quasi alla stregua di un fastidioso contrattempo giunto proprio quando la squadra avrebbe avuto bisogno di calma e concentrazione invece di una probabile sconfitta contro limplacabile Siena.
Molte cose infatti sono cambiate dal momento dellapprodo ufficiale alla kermesse di Bologna a qualche giorno fa; la squadra frizzante di inizio stagione ha lasciato spazio ad un gruppo stanco fisicamente in elementi chiave come Clark e Myers nonché, complice qualche sconfitta troppo pesante o inaspettata, allemergere di perplessità sul ruolo ed il valore di Slay, perplessità peraltro precedentemente sopite solo dagli eccellenti risultati raggiunti.
Si sa che la migliore medicina per una squadra convalescente è la vittoria e così da qualche giorno a questa parte, nonostante la convincente prova fornita contro Biella non abbia dissipato tutte le scorie ed in particolare quelle relative allaffaire Slay, il proibitivo incontro contro Siena viene vissuto dai tifosi come unoccasione per invadere Bologna sancendo il ritorno fra le grandi dItalia e dalla squadra come unoccasione per fare bella figura e, approfittando del leggero calo degli avversari, per provare a giocarsi la scarsissime probabilità di proseguire il cammino verso una Coppa Italia che, obiettivamente, appare al momento completamente fuori portata. [i](Giulio Pasolini)[/i]