Terza giornata di ritorno, è di nuovo derby in Zona 9 fra i giallo-neri della Mojazza e i bianchi della Scuola Basket Calvino, un match particolare per l’accesa rivalità fra le due formazioni. L’andata ha visto la Mojazza corsara con 6 punti di scarto: a parti invertite la pressione è su Calvino che deve provare a violare la Palestra di via Prampolini.
Calvino a digiuno nella seconda giornata, non avendo giocato il match contro Sacro Cuore, mentre Mojazza arriva dalla bella vittoria contro Pallacesto, già descritta su queste pagine.
Sempre 12 elementi a referto per i giallo-neri, 11 invece per Calvino che non riesce all’ultimo momento a schierare Bianchi pur iscritto a referto.
Quintetti:
Mojazza – Longo, Ferrari, Triberti, Savy, Mazzola.
Calvino – Niro, Matteoni, Lovino, Somà, Morelli (K).
Arbitro: Balzaretti
Come all’andata, la palla a due vede i giallo-neri vincere il possesso e rompere fulmineamente il ghiaccio con Mazzola. Calvino però non fa una piega e, anzi, piazza subito un parziale 10-0 con Morelli, Somà e Lovino.
Giallo-neri tutti interdetti , tranne Marinozzi: cava d’impaccio i suoi con due bombe riportandoli a contatto. Il lavoro è completato da Triberti e Savy, con ricamo finale di nuovo di Marinozzi, che pare infallibile dai 6.25 portando i suoi a +3, finale 15-12 nel primo periodo.
Il secondo quarto è etichettabile come il “Niro-show”: piazza una bomba, doppia segnatura dalla linea della carità e mette a referto altri 4 punti mettendosi in proprio. I 9 punti che realizza sono tutto ciò che la Scuola Basket Calvino genera in attacco nel secondo periodo: un giocatore che sale in cattedra e si carica la squadra sulle spalle quando i suoi compagni sono in difficoltà.
Ma non c’è solo Niro in campo, e i giallo-neri non sono certo un gruppo che sta a guardare. Entra Guzzoni ed impatta con 5 punti in striscia: tripla anche per lui e palla rubata proprio a Niro con segnatura in contropiede su assist del reattivo Savy. Poi Triberti, Longo e infine Ferrari dalla lunetta fanno sì che i padroni di casa rosicchino altri 2 punti agli ospiti: è 26-21 all’intervallo lungo.
Squadre negli spogliatoi e il coach Angelillo espone una tattica Zen: concentrati e convinti ma senza strafare, chiudere maggiormente la difesa e gestire i possessi con maggiore serenità.
L’ordine non viene percepito completamente, perché nel terzo Mazzola vede fischiarsi un fallo antisportivo su contropiede lanciato di Matteoni, un classico per questo giocatore. Dalla lunetta Matteoni stranamente non converte nonostante la mano educata (forse per un eccesso di sportività, consapevole del mezzo regalo ricevuto dal ddg nella circostanza… un fischio certamente raro in CSI); sono invece Lovino, Begni e Somà a portar prezioso fieno in cascina.
Fra i padroni di casa è il nuovo acquisto Sartori che si mette in evidenza. Dopo un paio di stagioni di stop per infortunio, torna a calcare i campi di basket. E ciò che mostra al Palamojazza è un sottile strato di ruggine sotto il quale si nasconde un giocatore con tutti i crismi: pur nuovo nel gruppo ed all’esordio in una partita difficile, si prende le sue responsabilità e realizza 6 punti nel terzo (altri due nel quarto). Gioca sia fronteggiando sia spalle a canestro, e aiuta i lunghi giallo-neri orfani di Donno (infortunio alla caviglia per lui contro Pallacesto).
Sempre parlando di infortunati, da segnalare Casaril (dolorante ad una spalla) fra i Calvinesi: un po’ evanescente in attacco (2 punti nel terzo e 2 nel quarto), cifre anomale per un giocatore che spesso e volentieri arriva in doppia cifra. Pur limitato dal dolore, riesce comunque a dare l’importante contributo di limitare Marinozzi: i due giocatori si conoscono bene e si vede un duello molto interessante.
Verso metà del terzo, il capitano e coach Angelillo realizza che “chi fa da sè, fa per tre”. Entra e prende le redini della squadra, cercando di amministrare i possessi e gestire l’esiguo vantaggio (concedendosi il lusso di un libero segnato) mentre Longo prende fiato. Sotto la sua guida riescono a chiudere in positivo (anche se solo di un misero punticino) anche il terzo quarto (16-15): il tabellone recita 42-36.
Nel quarto viene messo maggiormente in pratica il tema della gestione, e la forbice è sempre nell’intorno dei 6 punti. I Calvinesi provano l’innesto di Bassis, centro di peso e aggressivo difensore, ma non riesce più di tanto a concretizzare la superiorità fisica: solo due punti dalla lunetta nonostante le varie occasioni. E’ comunque un po’ tutta la compagine ospite ad essere in difficoltà ai tiri liberi: raccattano un punto ciascuno solo Niro, Lovino e Morelli.
Forse auspicando che anche i padroni di casa incappino nella stessa allergia ai tiri liberi, coach Morelli a due minuti dalla fine chiama time-out e ordina ai suoi il fallo sistematico.
Dal mazzo viene pescato il playmaker Longo: una scelta teoricamente corretta poiché fino a quel momento è l’unico fra i giocatori in campo a non essere andato in lunetta. Ma si sa, la teoria e la pratica son cose ben diverse: Longo è glaciale dalla lunetta e su tre ricezioni con fallo (uno al limite dell’antisportivo con una maglia che si allunga) realizza tutte e sei le segnature, mantenendo invariato il distacco fra le due squadre. Lo scoramento negli avversari è evidente, nel’ultimo minuto rinunciano al fallo e a difendere, così i giallo-neri fanno circolare fino alla fine consumando il tempo, senza però rinunciare ad attaccare nell’ultima azione dove Sartori rimedia un ultimo punto dalla lunetta che chiude i giochi.
Mojazza vince tutti e quattro i quarti presi singolarmente, con il punteggio finale di 60-47, un divario di 13 punti costruito mattone dopo mattone, con cuore, cervello e coraggio. Gli ospiti hanno certamente il rammarico di aver tirato con bassissime percentuali dalla lunetta, ma come (forse) disse Brenno dopo aver occupato Roma, “vae victis”.
Nella prossima giornata Mojazza andrà ad affrontare in trasferta Sacro Cuore, ora seconda in classifica, nella speranza di dimezzare il distacco di quattro punti che attualmente le separa (anche se Sacro Cuore ha giocato una partita in meno, dovendo recuperare proprio contro Calvino). L’obiettivo secondo posto, che qualifica alle fasi finali e permette il passaggio di categoria, pare lontano, ma i giallo-neri hanno il dovere di provarci fino all’ultimo. Il girone è tutto sommato equilibrato, e non mancheranno certamente le sorprese. Crocevia dell’invernale giallo-nero saranno gli scontri diretti delle prossime due giornate (Sacro Cuore – San Paolo Rho) a patto che non vengano più buttate al vento vittorie più che abbordabili, come è capitato nel girone di andata.