Pensare agli [b]Atlanta Hawks [/b]come ai protagonisti di un importante movimento di mercato fino a sabato scorso sarebbe suonato, come minimo, strano. E invece proprio in quel giorno gli immobilisti Hawks, bloccati da anni nel mercato per questioni societarie, sono stati in grado di mettere le mani su [b]Mike Bibby[/b], point guard dei [b]Sacramento Kings[/b],in cambio di [b]Shelden Williams, Lorenzen Wright, Tyronne Lue ed Anthony Johnson[/b].
Che affare! Quattro giocatori di complemento, di cui una al momento delusione (Williams) e tre veterani in scadenza, per un grande giocatore, in una posizione, quella di play, nella quale la squadra della Georgia non aveva un interprete degno di ribalte importanti dai tempi di [b]Mookie Blaylock[/b].
Dopo anni di rosee previsioni, di attesa, di delusione per le tante scelte alte al draft buttate (o presunte tali), con il prodotto delluniversità di Arizona è possibile salvare la stagione ed indirizzarsi verso i playoff, per trasformare lennesima stagione di anonimato in una dai risultati più che soddisfacenti.
Larrivo di Bibby potrebbe trasformarsi nella miglior mossa di questo movimentato periodo NBA, se tutto andrà nel miglior modo possibile.
Come già detto appunto, il giocatore va a riempire un buco molto grande nel quintetto degli Hawks, quello della posizione di Point Guard, in quanto il rookie [b]Acie Law III[/b] non è ancora in grado di gestire il gioco, e i partenti Johnson e Lue non sarebbero mai stati titolari nel ruolo in nessunaltra formazione nella Lega.
Sorride anche lAll-Star [b]Joe Johnson[/b]: il periodo dei continui raddoppi è finito. Adesso gli avversari ci penseranno per bene prima di rinunciare a difendere su Bibby, eccellente attaccante con possibilità di segnare sia dallarco dei tre punti che in penetrazione, o di inventare per i propri compagni.
Anche il reparto ali beneficerà dellarrivo dellex Kings. [b]Josh Smith, Marvin Williams, Josh Childress[/b], affiancati da un costruttore di gioco, sapranno rendere al meglio, saranno meno soggetti ai tantissimi errori dinesperienza che la loro giovane età comporta. Avranno quindi un mentore da seguire che gli aiuterà, grazie alla sua maggiore esperienza, a crescere gradualmente nellinterpretazione del gioco. Bibby era infatti il direttore dorchestra di una delle migliori franchigie della prima metà degli anni 2000, alla quale solo lo strapotere Lakers di quegli anni ha tolto uno o due titoli NBA almeno.
Il neo arrivato sa come vincere, lo ha fatto nellunica stagione di college della sua carriera, e ci è andato molto vicino tra i pro. Queste qualità nel roster Hawks, solo lui le ha, e dovrà infonderle anche tra i suoi compagni.
Il famoso progetto-Hawks è quindi sempre più vicino alla sua realizzazione: la debolezza del livello medio della Eastern Conference può far sì che con un innesto del genere una squadra possa elevarsi sopra le altre, ed ambire alle prime 4-5 posizioni nella griglia playoff, anche se il ritardo (il record è negativo) al momento può penalizzare il tentativo di scalata.
Manca probabilmente solo un muscolare che possa dar fiato ai lunghi per poter completare la rosa a disposizione di coach Woodson, che adesso non ha più alibi.
Il banco di prova di tutto ciò sarà il campo: si inizia subito con un tour ad Ovest (che passerà anche da Sacramento) per sperimentare se il nuovo assetto di squadra darà i frutti sperati. Qualche dubbio può esserci: le motivazioni di Bibby stesso, il suo adattamento a giocatori molto atletici ma con poca intelligenza cestistica, lappoggio che ha ottenuto in questi anni da lunghi passatori come Webber o Brad Miller che permettevano al playmaker qualche soluzione personale in più, come piace a lui, rispetto a quelle che dovrebbe permettersi un costruttore di gioco. Di sicuro però ad Atlanta questa sua caratteristica non potrà peggiorare la squadra, vista la quasi totale assenza di un interprete valido nel ruolo.
Altra possibile nota dolente, sempre nel caso qualcosa andasse storto: il contratto del giocatore, che incassa 15 milioni di $ nel corrente anno e 17 nel prossimo. Niente di che, due anni di contratto e quindi cap che si libererebbe in tempi brevi, peccato che nelle prossime estati si dovranno rinegoziare i contratti dei giovani virgulti della squadra, sui quali si poggiano le speranze di un futuro radioso: quando i vari Smith, Williams, Horford, Childress verranno a battere cassa ci sarà abbastanza denaro per tutti? O se ne andranno, facendo così crollare il progetto?
Staremo a vedere.
Ma chi, nei panni del GM [b]Billy Knight [/b]non avrebbe fatto questo scambio? Tanto di cappello questa volta a lui, dopo anni di critiche nei suoi confronti. Tutti i tifosi degli Hawks lo devono riconoscere.