Equilibrio. Eancora lui il grande protagonista della due giorni europea. Quello che ci stanno regalando le Top 16 del 2008 è dunque una sorta di restart della stagione, nella quale le sole Real, CSKA e Montepaschi (sì proprio la nostra Siena) sembrano confermare appieno quanto di buono mostrato sin dalla prima palla a due dellEurolega. Se parlare di azzeramento di valori potrebbe sembrare azzardato, è altrettanto vero che lequilibrio di cui sopra ha assolutamente inghiottito questa nuova fase della competizione, portando quindi a risultati sorprendenti, a volte inattesi, ma quanto mai meritati. Con la notevole eccezione delle tre squadre già menzionate.
[b]LE ITALIANE [/b] Se Siena ride (e anche di gusto) a Roma assolutamente non piangono. Le vittorie contro Efes e Unicaja (non esattamente le ultime della classe) ridanno quindi lustro al nostro movimento, di certo in calo negli ultimissimi anni, soprattutto a livello di Eurolega. Il successo di Siena ha il sapore dellimpresa, di un piccolo capolavoro raggiunto su un campo caldo, difficile, contro una delle squadre più in forma dellintera competizione. Chiaro che sia solo linizio ma a questo punto sognare costa davvero nulla: arriva il Panathinaikos, al momento staccato dalla Montepaschi e soprattutto in una condizione precaria, come testimonia anche lultima sconfitta nel campionato greco. La Siena vista ad Istanbul non deve temere nessuno, tanto meno i campioni dEuropa che arriveranno comunque con la voglia di riscatto e soprattutto con il desiderio di zittire i troppi critici di questa prima metà della stagione. Se una vittoria proietterebbe la banda Pianigiani verso un meritatissimo e solitario primo posto, non si può comunque sottovalutare la possibilità di una sconfitta: la vittoria contemporanea dellEfes Pilsen rimetterebbe tutto in gioco, con i biancoverdi costretti a due trasferte negli ultimi match della Top 16. Insomma: gara chiave.
Roma dal canto suo ha dato continuità allo splendido esordio di Mosca, confermando i progressi di una squadra finalmente completa ed eliminando gli errori di inesperienza che portarono alla sconfitta della prima giornata. Anche qui le prospettive sono tuttaltro che grigie: la Lottomatica partirà alla volta di Barcellona con qualche certezza in più e con la convinzione di poter fare risultato su un campo sì difficile ma già violato nel corso della prima fase. Il Barcellona dellultimo periodo non è poi così irresistibile e Roma non sarà certo la vittima sacrificale dei comunque favoriti uomini di Xavi Pascual. Al contrario della Montepaschi, la Virtus giocherà due delle ultime tre gare in casa: vincere al Palau Blaugrana potrebbe essere il passo decisivo verso la qualificazione al Playoff.
[b]LE ALTRE [/b] In delle Top 16 che vedono la rinascita del Tau (che peraltro vi avevamo pronosticato in sede di presentazione) e la conferma delle squadre lituane (vittorie sia per lo Zalgiris che per il Lietuvos) è assolutamente impossibile non parlare di CSKA Mosca e Real Madrid, ad oggi le più forti formazioni del vecchio continente. Ettore Messina è ancora alla guida della Rossa dellEst, la Ferrari di questa Eurolega, la macchina da battere insomma. E se spesso in questa prima metà di stagione ha dovuto fare di necessità virtù, è giusto che lex coach della Virtus Bologna raccolga ora i frutti del seminato: la squadra è comunque fortissima, alcuni big (Smodis su tutti) stanno per recuperare e al tempo stesso il roster (chilometrico) si è ulteriormente allungato con elementi di qualità come Khryapa e Van den Spiegel, presi per sostituire i lungodegenti ma già oggi in grado di dare un contributo importante alla squadra moscovita.
Il Real Madrid è invece lesempio pratico del meccanismo perfetto, una vera e propria macchina che macina pallacanestro e con essa vittorie. Il gioco non è certo dei più esaltanti. Raramente vi divertirete ad un match dei Bianchi. Ma se siete tifosi delle merengues state certi che difficilmente uscirete dal palazzo con una sconfitta sulle spalle. Un basket essenziale, basato su un attacco ragionato e su una difesa dura e molto fisica. Ciò che spaventa le avversarie è lincredibile solidità di questa squadra e la forza di un gruppo che si conosce (sta insieme ormai da due anni) e sembra crescere di partita in partita. Il tutto senza Papadopoulos, fiore allocchiello della campagna acquisti madrilena e prossimo al rientro dopo linfortunio al pollice. E con le Final Four da disputare in casa. Auguri a tutti. Sempre che non siate tifosi del Real.