Dopo uno stop forzato di due giornate a causa della ormai cronica mancanza di arbitri del Comitato Sportivo Italiano, la Mojazza affronta, nella sesta giornata di ritorno, la Polisportiva Assisi.
Le due squadre si conoscono bene, essendosi già affrontate lo scorso anno, vincendo una gara a testa sempre fra le mura amiche.
Allandata Assisi riuscì a trattenere il referto rosa nel proprio palazzetto con soli 2 punti di scarto, dopo una gara molto problematica e onestamente bruttina per il basket espresso dalle compagini in campo.
Nella gara di ritorno alla Mojazza non mancano le motivazioni per voler vincere: riscattare la sconfitta dell’andata, far rispettare il fattore campo e avvicinarsi a Sacro Cuore approfittando della la battuta di arresto di questi ultimi proprio contro Assisi.
Quintetti:
Mojazza (giallo-nero) – Longo, Guzzoni, Mazzola, Ferrari, Donno
Assisi (blu) – Rezzoni, Pietra, Saporito, Matei, Oliva
Arbitro: Maffezzoli
Contesa vinta dai giallo-neri che però fin da subito paiono spuntati in attacco: cercano molto il tiro dalla media e lunga distanza ma senza successo, mentre Assisi rompe subito il ghiaccio con il monumentale Oliva sotto canestro. Assisi piazza il break immediato 9-0 con Saporito (tripla e due punti in striscia) e il facile appoggio di Matei.
I giallo-neri in questi casi sanno sempre da chi rifugiarsi: Donno, cercato con insistenza da Guzzoni, rompe il ghiaccio e mette i primi due a referto, seguito a ruota da Mazzola. Assisi rallenta un po’ e i tiri giallo-neri cominciano ad entrare (Longo e Fumagalli a referto), così il primo quarto finisce 10 – 16 per gli ospiti.
La reazione di coach Angelillo e del suo vice Mazzola è immediata: la squadra viene invitata con decisione a correre di più in attacco ed a concedere meno in difesa. Per ottenere questo risultato essi stessi scendono in campo e si vedono i primi cambiamenti: Marinozzi segna dalla media, e poi gli stessi Angelillo e Mazzola raccattano qualche punticino dal campo. Ma è la bomba di Fumagalli a suonare la carica: i giallo-neri si sono svegliati e finalmente reagiscono. Assisi, che prova all’inizio a giocarsela dalla media con le segnature di Ballerini, Jori e Matei, deve poi rifugiarsi anch’essa sotto le plance da Oliva, che subisce i contatti fisici ma punisce dalla lunetta, imitato da Saporito.
Nel frattempo fa il suo ingresso per i giallo-neri Gavardi, che subito subisce un fallo e segna entrambi i liberi dalla linea della carità. Poi Fumagalli di nuovo punisce dai 6.25 e il vantaggio blu è annullato. Per i giallo-neri realizzano ancora Angelillo, Mazzola (1/2 ciascuno dalla lunetta), Marinozzi e Fumagalli. Per i blu Pietra chiude il quarto, ed il tabellone segnala +1 per i padroni di casa: 29-28.
Primi due quarti in bilico, in cui la zona di Assisi (più aggressiva nelle fasi iniziali rispetto alle precedenti uscite contro i giallo-neri) infastidisce non poco la Mojazza, che paga dazio nel primo quarto non trovando tiri agevoli neppure sul perimetro, salvo poi aggiustare le misure nel secondo, decisamente più prolifico. Assisi, viceversa, partita bene nel primo quarto sia in difesa che in attacco, subisce un po’ l’aumentata aggressività dei padroni di casa e si rannicchia un poco permettendo così ai giallo-neri di rientrare in partita.
Nello spogliatoio Angelillo cerca di trascinare i suoi e di trasmettere gli “occhi della tigre”: difesa, aggressività, voglia, intensità. Rimprovera giustamente i suoi perché sotto questi aspetti sono stati fino a quel momento inferiori ad Assisi, e questo è inaccettabile rispetto ai valori della squadra.
Si torna in campo e i temi rimangono gli stessi: la zona di Assisi soffoca un po’ Donno (che però approfitta del riposo di Oliva per segnare 6 punti nel terzo, 2 di questi ai tiri liberi con il 50%) e manda in lunetta i penetratori (2/2 per Angelillo nel terzo). Le squadre restano in linea di galleggiamento: la difesa giallo-nera rimane intensa, ma l’attacco non riesce mai a correre ed a spingere -se non occasionalmente- il contropiede. Assisi segna soprattutto grazie alle iniziative di Matei e Saporito e infastidisce molto Marinozzi al tiro pesante, al punto da lasciarlo a secco nonostante i numerosi tentativi. Il giocatore però si riscatta catturando un rimbalzo su tiro libero avversario, e rendendosi protagonista di uno spettacolare coast-to-coast che chiude il terzo quarto con scarto immutato fra le due squadre: è 41-40.
La tensione sale poiché tutti sono consapevoli che sarà il quarto periodo a decidere le sorti della gara. E forse proprio a causa della maggiore tensione (o forse l’arbitro che consapevolmente comincia a fischiare un po’ di più, avendo lasciato un po’ troppo correre in precedenza) Assisi commette molti più falli nel quarto periodo, ben 12 sui 27 totali del match. I giallo-neri lucrano sulla situazione, con canestro e fallo di Marinozzi e il 2/2 prima e 1/2 poi di Mazzola, Angelillo e Donno.
E’ sempre Oliva il riferimento per i blu (suoi quasi la metà dei punti di Assisi nel quarto), ma quando questi esce per 5 falli, agli ospiti viene a mancare il suo elemento di maggior impatto con conseguente flessione di rendimento. Fra i giallo-neri, il rientro di Gavardi nel finale galvanizza i giallo-neri con una spettacolare stoppata e buone aperture e letture.
Mojazza nel quarto costruisce con fatica e tenacia il vantaggio che, alla sirena finale, è di 8 punti per il 58 a 50 finale.
Rispettato anche stavolta il fattore campo fra i due team; Assisi può rammaricarsi di non aver mantenuto la stessa intensità per tutti i 40 minuti, ma solo per poco più di una trentina, altrimenti il finale avrebbe potuto tranquillamente sorridere ad una come all’altra formazione.
La prossima settimana (presenza dell’arbitro permettendo…) la Mojazza sarà impegnata in un doppio appuntamento a Rho, in pure stile tour NBA: lunedì ospite della corazzata capolista San Paolo, mercoledì dell’imprevedibile Giosport. Dei primi si può solo dire ottima squadra, anche se la sconfitta nel derby proprio contro Giosport lascia “speranze” ai nostri, mentre Giosport ha dimostrato di essere un’ottima compagine, ma un po’ altalenante nei risultati.
Nelle prossime tre settimane tutte le gerarchie potranno essere sconvolte e potranno esserci clamorosi colpi di scena, motivi per i quali la Mojazza dovrà essere più lucida e presente che mai se vuole archiviare questa stagione come vincente.