Non cè pace per gli Houston Rockets che, in quello che è stato probabilmente il momento migliore della coppia Yao T-Mac, si è visto cadere sulla testa una tegola di dimensioni giganti. Yao Ming infatti, rimarrà fuori per il resto della stagione, a causa di una frattura da stress, che ha privato i Rockets di un giocatore che stava producendo una stagione da 22 punti, oltre 10 rimbalzi, 2 assist abbondanti a gara 2 stoppate, il tutto col 50% dal campo e l85% ai liberi. Numeri da MVP, ma soprattutto un diverso impatto sulle gare, dove, grazie ad unestate di lavoro atletico e riposo dalla nazionale, Yao era in grado di reggere molto bene anche i ritmi più alti, non costringendo il proprio allenatore a dargli più riposi della media.
Stagione finita? Guardando quella piscina piena di squali che è la Western Conference, verrebbe da dire di si, ma i Rockets sembrano aver trovato unidentità di squadra ed un equilibrio che ha permesso, per esempio, alla squadra di Adelman di centrare 2 vittorie nelle prime 2 uscite senza Yao. E vero che la Washington senza Butler e Arenas e i derelitti Grizzlies non sono dei test probanti, ma ciò che da fiducia ai tifosi di Houston è stata la reazione allennesimo brutto tiro della sorte. Una reazione che passa inevitabilmente per le mani e soprattutto la testa di Tracy McGrady. Il numero 1 è stato fondamentale nel perfetto mese di febbraio di Houston (13 vinte 0 perse), mettendosi al servizio della squadra e del suo centro, anche se è normale che ora TMC dovrà salire ulteriormente di livello, specialmente sotto laspetto realizzativo.
I Rockets infatti, sono una squadra di operai specializzati al servizio delle due stelle, e nel momento in cui una di queste viene a mancare, non è così automatico che il suo rendimento possa venir compensato dagli altri. Battier è un gran difensore e un temibile tiratore dallarco (specialmente dagli angoli), ma buona parte della sua produzione offensiva arrivava dalle attenzioni che Yao attirava. Stessa cosa per Scola, che se da una parte potrebbe trovare ulteriore spazio e palloni, dallaltra potrebbe soffrire e non poco la mancanza del cinese, con il quale lintesa stava crescendo sempre di più. Paradossalmente, il giocatore che potrebbe essere più importante per Houston è Skip to mi lou, al secolo Rafer Alston: il play nativo della grande mela, dopo le voci che lo volevano inserito in molte operazioni di mercato, anche se stava dando un contributo importante in termini di leadership e guida della squadra è, con McGrady, lunico giocatore in grado di crearsi un tiro da solo, una qualità che in contumacia Yao potrebbe essere molto daiuto a coach Adelman, che potrà fare affidamento anche sul suo ex pupillo Bobby Jackson arrivato nella trade che ha portato a New Orleans James e Wells, con questultimo che adesso sarebbe stata una benedizione per lattacco di Houston.
In definitiva, quale sarà ora il destino dei Rockets? I playoff non erano scontati nemmeno con Yao sano e dominante, e non lo saranno certo adesso. Il suo sostituto, Dikembe Mutombo, può garantire rimbalzi difesa ed intimidazione, ma in attacco il baobab africano è appunto un albero, piantato e, giustamente visti i suoi 42 anni, neanche più in grado di finire in modo decente sugli scarichi. Molto passerà anche dal rendimento di Landry, il mezzo lungo esploso nella striscia di vittorie di Houston, che ha atletismo da vendere ed una determinazione che solo un underdog può avere; riuscisse ad alzare ancora il proprio rendimento, per i Rockets sarebbe una mezza conquista. A tutto il resto penserà (forse) lo straordinario talento di Tracy, chiamato a trascinare la propria squadra ai playoff, e perché no, a conquistare un primo turno che ora sembra lontano anni luce
[b]Stefano Manuto[/b]