Oggi è successo a Roma. La cattedra presieduta dal prof. Messina ha tenuto 40 minuti di lezione sulla palla a spicchi in un Palalottomatica finalmente semipieno. Domani, non temete, accadrà a Siena, Barcellona e, certamente, a Madrid, dove veramente pochi dubbi sussistono, a giudizio di chi scrive, su chi trionferà in questa edizione dell’Eurolega.
Assurdo ricorrere alla cronaca della partita per sottolineare le magie di Papaloukas o le perle di Siskauskas, perchè partita non v’è stata: pronti via e 9-0 di parziale Cska, con Roma a secco di canestri dal campo sino al goal di Gabini, trascorsi 7 minuti sul cronometro; prima, però, ne erano trascorsi 5 sino ai 3 punti dalla lunetta di Lorbek e Hawkins. Sotto di 20 durante tutta la partita, non resta che applaudire Ibby Jaaber, unico a salvarsi nell’amarezza generale insieme ad Erazem Lorbek: troppo forte l’armata rossa, troppo intelligente e troppa pallacanestro nelle vene di Theodoros Papaloukas, autore di 12 sublimi confezioni regalo per i suoi compagni di squadra. Roma si deve interrogare, certo, dopo le ultime devastanti uscite in Europa. Ma ricordandosi che stasera ha affrontato i migliori attori possibili del gioco di Naismith sul palcoscenico europeo, che riaccoglie Matjas Smodis dopo un lungo infortunio. Servirà un’impresa: battere il Barcellona in casa ed espugnare l’inviolato Martin Carpena di Malaga sperando in altrettante vittorie del team di Mosca. Forse, conviene pensare ad Avellino, crocevia probabile del secondo posto in campionato. Forse, le squadre andrebbero costruite a luglio, non a febbraio. Forse, ci dovremmo alzare tutti in piedi ad applaudire il Cska.
Tutti, tranne Michele Uva, autore del famoso Codice etico della Lottomatica: al termine dell’incontro, infatti, con telecamere e giornalisti ormai fuori, il soggetto in questione ha gentilmente invitato la parte di curva restante ad attenderlo nel parcheggio, minacciandoli di ingrandirglila parte posteriore; questo, perchè il tifo organizzato di Roma si era permesso di contestare la società, nelle vesti del presidente Toti e figli, che per tutta risposta li aveva zittiti.
Ora, lungi da noi giudicare l’inqualificabile gesto: ma ogni volta che accadono episodi spiacevoli di questo genere il tifoso è individuato come un”animale” e messo regolarmente sotto accusa da stampa e tv; perchè le testate giornalistiche non hanno riferito di questo increscioso episodio? Forse, anche questa domanda, come tante altre rivolte alla società Virtus Roma, rimarrà inascoltata. Anzi, nel caso non doveste più leggere articoli del sottoscritto, saprete che nel codice etico non v’è spazio nemmeno per la libertà di stampa.
MVP
Ramunas Siskauskas, dente avvelenato contro Roma, dalla gara 4 in cui Treviso eliminò i capitolini prima di conquistare lo scudetto: per il lituano stasera ci sono 25 punti con un solo errore dal campo, 4 rimbalzi, 2 rubate e 5 falli subiti. Rien ne va plus