Per scacciare via la crisi, sei sconfitte consecutive, Biella ha chiesto aiuto ad Al Pacino. E la mossa ha funzionato. Mancavano dieci minuti all’inizio di Upim-Angelico domenica, quando il giovane coach dei piemontesi, Luca Bechi, ha fatto tornare la squadra negli spogliatoi. Biella è rientrata in campo a meno di cinque minuti dall’inizio, giusto in tempo per la presentazione delle squadre.«Venivamo da un periodo difficile – spiega Bechi, al secondo anno da capoallenatore dell’Angelico – eravamo passati dalle stelle del girone di andata alle stalle. Cercavo qualcosa per far capire ai ragazzi che dovevamo scuotere. Mi è venuto in mente il film “Ogni Maledetta Domenica”».Di qui l’idea di farsi”prestare” il discorso tenuto alla squadra prima dell’ultima partita della pellicola ambientata nel mondo del football americano. «Al Pacino raduna i suoi – racconta Bechi – e comincia dicendo che mancano dieci minuti all’inizio della partita. Allora ho fatto lo stesso, li ho portati dentro a 10 minuti dal via e ho messo nel lettore di dvd il discorso di Al Pacino in inglese con i sottotitoli in italiano». E’ quello in cui motivando la squadra Al Pacino chiede a tutti di lottare centimetro su centimetro perché alla fine della partita saranno quei centimetri che faranno la differenza.«Mi piace quando dice che non bisogna regalare nulla agli avversari altrimenti si viene annichiliti come individui. Era la nostra situazione in un momento in cui tutto sembrava girare storto», dice Bechi che prima del riscaldamentoaveva fatto in spogliatoio le rituali raccomandazioni tecniche sorprendendo i suoi con la mossa del rientro prepartita. Alla fine, Bifella ha vinto con il primato stagionale di punti» 104, guadagnando anche il 2-0 sulla Fortittido negli scontri diretti, cruciale nella corsa ài playoff. «Non sapevo Se avrebbe funzionato, e non so se abbia avuto effetto, ma scherzando dico che sono armi che noi allenatori di squadre povere. dobbiamo provare a usare per colmare il gap. Onestamente non mi ricordo di aver mai visto una squadra rientrare in spogliatoio così vicino alla palla a due», dice Bechi che ha anche commesso una piccola infrazione per effettuare il suo colpo di teatro. «Sì, ho ritardato la consegna del quintetto di partenza. Mi sono scusato con la Fortitudo, ma non penso abbia deciso la partita».
Da Legabasket.it