A causa delle croniche mancanze del CSI che non riesce a coprire tutte le gare di campionato con arbitraggio ufficiale, molti match vengono rinviati e il calendario viene sconvolto, creando settimane particolarmente impegnative per le squadre.
In due settimane la Mojazza ha affrontato tre partite, tutte con avversari assai impegnativi.
Le killer bees sono state impegnate prima in una doppia trasferta nella città di Rho (San Paolo e Giosport), per poi tornare a difendere le mura amiche e respingere l’assalto al quarto posto di Santa Lucia.
San Paolo Rho – A.S. Mojazza (71-63)
Vecchi attriti risalenti ai campionati top junior danno alla sfida un pizzico di pepe e un tocco di amarcord.
San Paolo è oggi, con merito, la prima della classe nel CSI Open, essendo stata sconfitta due sole volte in tutto il campionato (nel derby rhodense con Giosport e contro USSB, sorpresa del girone di ritorno). Lo stesso gruppo milita anche nella prima divisione FIP con ottimo profitto. Che San Paolo sia squadra di ottimo livello non è certamente una scoperta di oggi, insomma.
La partita fra i giallo-neri e gli azzurri di Rho vede i metropolitani iniziare in modo stentato, timido. I padroni di casa difendono in modo aggressivo su ogni pallone e frustano con continuità la retina degli ospiti, mentre questi faticano a metterci la stessa testa e, soprattutto la stessa aggressività degli avversari. La zone-press di San Paolo non fa altro che esasperare le difficoltà delle api, e scava un divario fra le due squadre che raggiunge il picco di 16 punti.
Ma come è nel DNA e nei valori della Mojazza, con umiltà, sudore e tanta tanta voglia di crederci, nel terzo quarto il gruppo risale la china, colmando lentamente il fossato che San Paolo aveva scavato. Questo sforzo viene però contrastato da San Paolo con ogni mezzo, e alla fine Mojazza paga dazio con gli infortuni di entrambi i Pivot, Donno e Triberti, infortuni che certamente segneranno questo periodo delicato che stanno affrontando le api.
Mojazza non molla, e si trova sotto di soli due punti a due minuti e mezzo dalla fine. Per i giallo-neri è già una vittoria morale: fare paura ad una squadra di questo livello, fuori casa e giocando il finale di gara senza centro è una impresa di cui andare orgogliosi.
Gli ultimi minuti vedono i padroni di casa freddi dalla lunetta, che trattengono il referto rosa fra le mura amiche con uno scarto di 8 punti: nonostante la sconfitta un risultato che fa uscire le api a testa alta dal “pallone” di San Paolo.
Partita non bellissima forse da vedere ma molto intensa. Unica nota negativa il direttore di gara che si rende protagonista in più occasioni di scelte sbagliate (il che certamente può capitare e non è una colpa) e, questo invece fatto assai grave, di atteggiamenti scellerati e disattenzioni clamorose che, più che protagonista, lo rendono poco credibile ed in definitiva inadatto al ruolo che ricopre.
Giosport – A.S. Mojazza
Seconda partita in tre giorni per i giallo-neri, che si presentano di nuovo a Rho senza un centro di ruolo a causa degli infortuni occorsi nel precedente match con San Paolo.
Roster giallo-nero non al 100% per motivi assortiti, si prova comunque la scorribanda corsara contro un team che, all’andata, era stato domato solo dopo un tempo supplementare ed una grande prova di squadra.
I primi due quarti vedono le due compagini stare appaiate, con Mojazza che strappa e Giosport che riesce sempre a ricucire i mini-break di 6/8 punti. All’intervallo lungo le squadre sono 35-35: 70 punti proiettati che ad una prima analisi parlano di poca difesa (e certamente quella giallo-nera era sotto il suo standard), ma che forse sono anche dovuti al gioco di due squadre accomunate dall’assenza di lunghi, che sfruttano molto la transizione e dimostrano, nonostante o forse grazie alla scarsa applicazione difensiva, una notevole freschezza atletica in attacco.
E’ il terzo periodo a tradire le killer bees e a decidere l’esito del match: con oltre 20 punti subìti dagli ospiti in un solo quarto, i rossi di Giosport ipotecano il match.
Nel quarto i giallo-neri tentano la rimonta, ma è bravo e freddo Giosport a spegnere qualsiasi velleità.
Partita nel complesso gradevole, con arbitraggio di più che discreta qualità, tavolo di casa correttissimo e una squadra, Giosport, dimostratasi simpatica dentro e fuori dal campo, con un solo elemento isolato a rovinare in almeno due occasioni il clima di sportività.
A.S. Mojazza – Santa Lucia (85-47)
Dopo due sconfitte consecutive, la Mojazza vuole scatenare il proprio sacro fuoco contro una delle dirette e più vicine inseguitrici e difendere il proprio palazzetto dalla sconfitta. In quel di Quarto Oggiaro, all’andata, i giallo-neri riuscirono a strappare una vittoria, grazie anche all’ottimo esordio di Marinozzi che nelle ultime gare era invece rimasto un po’ in ombra. Come lui, la squadra tutta ha ottime motivazioni per fare bene.
Santa Lucia si presenta in via Prampolini con soli 8 elementi: gli assenti sono dovuti agli infortuni e agli espulsi avuti nella gara che, pochi giorni prima, avevano giocato e vinto (con strascico polemico, ma certamente non senza merito) contro Sacro Cuore.
Il trend della partita è chiaro fin dalle prime battute: si rivede una Mojazza aggressiva in difesa, senza paura di aggredire ma soprattutto con nervi saldi. Gli ospiti da par loro non si tirano indietro nel contatto fisico, e l’arbitro, il buon Balzaretti, ha il suo bel da fare per far sì che la partita non degeneri.
Il gap atletico fra le due formazioni è piuttosto evidente, soprattutto sul piano della corsa, grazie alle ampie rotazioni giallo-nere. Santa Lucia è molto più stazzata, ma non riesce ad imporre i propri ritmi e le giocate troppo “fisiche” vengono spesso e volentieri punite dal direttore di gara.
Mojazza non molla mai di un centimetro e fa legna in tutti i modi: tiro dal perimetro, in contropiede e attaccando il pitturato. Le killer bees cercano di concedere sempre il meno possibile a Santa Lucia che comunque, pur orfana di molti elementi, gioca con orgoglio per tutto il match senza mai risparmiarsi, anche a punteggio ampiamente acquisito. Questo fa certamente onore ai celesti di Santa Lucia, anche se in molte circostanze con le parole (e con qualche gomito) si è andati decisamente troppo sopra le righe in entrambe le compagini.
Ma in un match con questo punteggio ci sta anche questo: bravi i giallo-neri a non abboccare e continuare a giocare a pallacanestro, protestando a volte col direttore di gara, ma molto meno del dovuto, rispetto alla quantità (e qualità) degli episodi accaduti durante la partita.
Risultato in definitiva che fotografa correttamente la serata ma non certo il valore assoluto di Santa Lucia, che ha ampie giustificazioni per la debacle.
Nella prossima giornata si giocherà il recupero fra Sacro Cuore e Mojazza. La partita sarà cruciale, perché Sacro Cuore è attualmente al secondo posto, a soli 4 punti dalla Mojazza. Tutto può accadere, in un campionato che è ancora apertissimo per la seconda piazza e che ha regalato tantissimi finali sul filo di lana.