Non ci avremmo mai creduto! Se ce lo avessero detto prima, avremmo detto ai nostri interlocutori di essere dei pazzi. Eppure è stato cosi: Teramo ha espugnato il campo di Biella gettando alle ortiche un vantaggio di ben 25 punti prima di portare a casa i preziosissimi due punti. Tanto per regalare ai tifosi attimi di sovrasforzo delle proprie coronarie, con la benedizione delle tasche dei cardiologi. A parte gli scherzi le squadre si sono affrontate a viso aperto, pensando più ad attaccare il canestro avversario che non a difendere il proprio. L’inzio è tutto di marca teramana con Biella che solo per un attimo passa in vantaggio, ma un immenso Roger Powell dimostra per quale motivo è stato il capocannoniere della scorsa NBDL. Nei minuti tra il secondo e il terzo quarto è il solo Keith Langford a trovare la via del canestro, complice un assenza ingiustificata dei compagni di squadra. Poi quello che non ti aspetti, o meglio, se conosci il Teramo di quest’anno, ti chiedi come mai ancora non arrivi. Chi? Ma il black-out e pronti eccolo lì a servire il solito finale palpitante con Poeta a recitare la parte di Pozzecco della scorsa partita contro la Pierrel Capo d’Orlando. Non devono sfufggire però le palle perse dal play teramano (tre consecutive) che per poco non costavano caro al team del presidente Antonetti. Positivo invece l’esordio di Hassan Adams che ha dimostrato perchè ha giocato in NBA: un atletismo fuori dall’ordinario ma con un carattere un pò così. Da notare che anche all’esordio con Novara fece lo stesso tipo di partita, poi tutti ventelli che potremmo definire però “bad twenties”.
Dunque positivo l’esordio di Hassan Adams che chiude con 7/10 da due e 3/4 ai liberi, sicuramente ben innescato da un Poeta in stato di grazia (con l’unico neo delle palle perse) e autore di 22 punti conditi da ben 6 assist tutti di pregevole fattura.Benino anche Devin Green (11p.) a cui è stato chiesto di alternarsi con buoni risultati in cabina di regia. Si ritrova finalmente un positivo Brandon Brown che, al di là dei punti (solo 5) e dei rimbalzi mette tutta la grinta che serve per portare a casa un risultato davvero importante. Naturalmente superlativa la prova di Roger Powell che porta a casa qualcosa come 33 punti e 13 rimbalzi per un altisonante 42 di valutazione, con giocate di alta classe, mentre Carra (8p.) e Lulli svolgono pregevolmente il compito assegnatogli. In fin dei conti positivo anche Yango il cui impatto non è stato determinante in termini di punti, ma la sua assenza in difesa nei 5 minuti di follia si è sentita decisamente. Sarà, ma sembra che i black-out di Teramo coincidano con i black-out di Bianchi che spesso dimentica qualche giocatore in panchina. Per Biella positiva la prova di Langford (19p. 5a.) e di Spinelli (17p.) veri fautori del prodigioso recupero biellese insieme a quel Brandon Hunter che non voleva proprio mettere i titoli di coda alla partita con 5 minuti davvero entusiasmanti (15p.). A corrente alternata BJ Elder che mette sì 19 punti, ma risulta spesso lontano dalla partita tranne che nel primo quarto in cui attacca il canestro con una certa continuità e precisione. Sottotono, invece, Cinciarini Cotani e Pinkney, il trascinatore della prima parte di stagione di Biella.
Adesso per Biella cambia poco perchè la zona play-off è ancora a ridosso con un nugolo di squadre racchiuse in soli 4 punti. Per Teramo, invece, una seria ipoteca sulla permanenza in serie A per il quinto anno consecutivo. Certo, con la difesa vista stasera non è che si possa ambire a qualcosa di più importante, però Adams (anche se per fare una prova servono ancora due indizi) sembra essere quel tassello in più per intensificare gli allenamenti in difesa e per mettere quella cattiveria agonistica che troppe volte in campo è mancata non consentendo alla squadra teramana di portare a casa quei successi che adesso la farebbero stare nel gotha della pallacenestro italiana: Fortitudo, Scafati, Cantù e Fortitudo erano sicuramente squadre alla portata della Siviglia Wear. In ogni caso, a parziale scusante, potremmo affermar senza ombra di dubbio che la bassa età media della squadra la rende priva dell’esperienza e del killing insitinct necessario in situazioni simili a quelle di stasera ed è anche vero che su Powell, Adams Poeta e Yango si puà sicuramente lavorare molto bene perchè nel massimo periodo di apprendimento. Se la Siviglia Wear sarà capace di ripetere una prova simile allora anche la sorpresa Avellino potrebbe rimanere sorpresa al Palascapriano. Appuntamento perciò sabato 22 marzo per la prossima palla a due per un’altra partita che dimostra perchè questo gioco è più bello ed emozionante di altri più blasonati.
[b]Play of the Game[/b] Devin Green mostra perchè ha giocato 16 partite con i Lakers: palleggio, ancora palleggio tra le gambe, dietro la schiena e via ad attaccare il canestro. Puro spettacolo!