Tisettanta – Eldo 73-64 (17-8) (32-27) (57-44)
Finisce a Cantù il sogno playoff della Eldo in una gara in cui i ragazzi di Piero Bucchi hanno avuto moltissimo dalle seconde linee e quasi niente dai loro giocatori chiave che hanno denotato una mancanza assoluta di voglia di combattere.
Le polemiche della settimana hanno evidentemente lasciato il segno nella compagine napoletana che ha ricevuto dei chiari segnali dai suoi leader presenti fisicamente sul campo ma mentalmente già proiettati in un altro posto con un’altra maglia lontano dal Vesuvio dove purtroppo le voci di ritardi nei pagamenti e di contrartti non onorati integralmente si susseguono da anni.
Non vogliamo entrare nel merito della faccenda che è pur sempre un fatto extrasportivo ma quel che è certo è che ci fosse stata una società più solida ed organizzata alle spalle di Jones & C., la Eldo sarebbe riuscita probabilmente a lottare sino all’ultimo per i playoff.
Dopo la sconfitta di Pesaro questo nuovo stop contro una Tisettanta non trascendentale che ha vinto senza fare niente di eccezionale, ma probabilmente la Eldo di oggi pomeriggio le avrebbe prese da chiunque.
L’atteggiamento di Jones è emblematico, l’americano mette il primo canestro (una tripla di tabella nemmeno voluta forse) solo a -6.33 del terzo quarto dopo una prova imbarazzante per impegno difensivo e per scelte di tiro molto forzate che non sono usuali per un atleta della sua classe.
E’ certamente difficile per uno col suo background di cultura cestistica Usa accettare una situazione del genere, abituato ai contratti Nba che sono dei veri assegni circolari, non vogliamo giustificare la sua prova, ma per quello che ha fatto era meglio se non fosse proprio sceso in campo.
Tecnicamente è una partita inguardabile, tranne che per qualche giocata di un Tourè sontuoso che comincia subito la gara rifilando uno stoppone a Jones, e di un Wood troppo superiore a Blums e Malaventura nell’uno contro uno.
Tuttavia la Eldo dopo un primo quarto chiuso con soli 8 punti, riesce a ribaltare il punteggio nel secondo quarto con le seconde linee Malaventura, Flamini e Bernard che ci mettono l’impegno e la grinta non dimostrato dai più quotati uomini del quintetto titolare.
Cantù però si riporta subito avanti con un ottimo Francis, dominante a centro area, e con un Mazzarino sempre preciso dall’arco, andando all’intervallo sul 32-27.
Per Napoli dei tre Usa solo Monroe è abbastanza tonico e reattivo, 12 punti all’intervallo, ma anche tre falli che costringono Bucchi a toglierlo dalla gara nel suo momento migliore, mentre oltre a Jones anche Thomas è zero assoluto, molle sulle gambe ed impreciso da fuori, ma la sorpresa negativa è Mason Rocca, dominato da un Francis che in condizioni normali contro di lui non la vedrebbe mai.
Per Cantù positivo anche Cukinas che lavora bene nell’area pitturata, mentre Gerald Fitch sembra anche lui in sciopero come i suoi connazionali in maglia Eldo, confusionario e pasticcione.
Il terzo quarto vede Napoli resistere tenuta a galla da Monroe e Malaventura, e solo a -4.52 dall’ultimo intervallo una bimane in campo aperto di Tourè sull’ennesima palla persa dai napoletani (22 alla fine) dà un buon vantaggio, 44-35 ai canturini.
Si va all’ultimo intervallo sul + 13, 57-44 per Cantù e la sensazione di una gara già decisa.
L’ ultimo quarto è una formalità per Cantù che mantiene sempre un margine di sicurezza senza fare nulla di eccezionale, mentre anche Jamel Thomas trova il modo di iscriversi a referto ma ormai i buoi sono già scappati ed in pieno garbage time anche Jones pensa solo a migliorare le sue cifre personali davvero penose sino a quel momento.
Finisce 73-64 con Cantù che rimane legata al gruppone in lotta per l’ttavo posto, mentre per Napoli bisogna pensare a finire in modo dignitoso una stagione iniziata in modo terrificante, salvata poi dall’innesto di Jones e dai tagli degli inutili Rivera e Raicevic, ma che si appresta a terminare mestamente.
Un vero peccato perchè solo due settimane fa questa stessa squadra aveva dominato sul campo di Montegranaro contro una delle migliori compagini della Lega e senza i noti problemi societari siamo sicuri che la stagione poteva avere miglior epilogo.
Migliori realizzatori per Cantù Wood e Tourè 18, Mazzarino 14 e Fancis 13, mentre per Napoli Monroe 19, Malaventura e Jones 13.
MVP: Tourè su tutti, stimolato dal confronto con Jones il francese piazza una prova monstre da 18 p, 10 r e 5 stoppate date che forse faranno dubitare l’Armani di aver fatto la scelta giusta non puntando sulla sua energia ed esplosività.
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