[b]Armani Jeans Milano Snaidero Udine 95-86 (18-22, 36-43, 63-64, 95-86)[/b]
[b]Quintetti:[/b]
[u]Snaidero:[/u] Allen, Penberthy, Antonutti, Sales, DiGiuliomaria.
[u]Armani Jeans:[/u] Booker, Vukcevic, Gallinari, Sesay, Watson.
Il ponte pasquale e linsolito turno di sabato mettono in palio due punti importanti per Milano ed Udine; per una in vista dei playoffs, per laltra verso un finale di stagione più tranquillo.
Linizio di match dei padroni di casa è paragonabile alla scarsa verve dello sparuto pubblico del Forum, infatti sia Allen che Penberthy sono in grado di convertire a piacimento ogni scorribanda, mentre dallaltra parte è solo il buon inizio di Vukcevic a non permettere alla forbice di aprirsi.
Penberthy dopo i quattro punti iniziali esce e corre negli spogliatoi a prendersi un Buscopan a causa di problemi intestinali, ma i suoi compagni sanno confezionare con Sales e Schultze un 6-0 di parziale davvero prezioso. La mossa di Pancotto di mettere il tedesco sulle piste di Gallinari paga buoni dividendi, anche se nonostante ciò il gioiellino in grado di mettere 5 punti in un amen. Non regnano le difese, ma Milano concede lincredibile nella propria metà campo e un canestro nel deserto di Schultze chiude il primo quarto sul +4 per Udine.
Entrano Katelynas e Zacchetti e si prendono il proscenio scambiandosi canestri davanti alle rispettive ed attonite difese, cè spazio anche per Di Bella e Schultze sul tabellino, ma quando ancora Zacchetti, Antonutti e Penberthy si rimettono al lavoro, ecco che il primo parziale significativo per gli arancioni diventa realtà. Ancora Penberthy con quattro punti filati regala il +12 agli ospiti e Milano sembra sulle gambe con un Sesay scentrato ed una difesa di Markovskiana memoria, ma con un po di mestiere e un concreto Vukcevic allintervallo il tabellone recita un -7 che avrebbe potuto essere molto più severo viste alcune sciocchezze che hanno impedito alla Snaidero la vera fuga significativa.
Come in ogni sport che si rispetti, quando perdi unoccasione per affondare lavversario, questo tira su la testa e linizio di secondo tempo di Gallinari è quanto di più dominante si sia visto in questa stagione dopo il 50ello di Holland qualche settimana fa. Il Gallo e Katelynas in poco più di due minuti ricuciono completamente lo strappo tra le squadre restituendo una partita in equilibrio e qualche speranza per Caja e il suo staff.
Il primo sorpasso milanese dai primi minuti arriva con la firma di Watson che comincia a fare la voce grossa nel pitturato (saranno ben 14 i rimbalzi per lui alla fine), ma Schultze con sei punti e due azioni fotocopia restituisce ossigeno ai suoi. Ci sono ancora Zacchetti e Allen nella rinascita di Udine che ritrova un po di armonia in attacco, ma fatica ad arginare un Gallinari da 9 punti nel quarto e chiude con solo una lunghezza di vantaggio la terza frazione.
Tutta la reattività che gli uomini di Pancotto avevano dimostrato nella prima frazione, viene meno nel momento peggiore, lattacco gira male ed il solo Sales riesce a farsi valere con buone iniziative. Da qui lesperienza di Booker e la cinicità di un Gallinari stellare (28 punti, 8 falli subiti e 34 di valutazione) fanno pendere lago della bilancia verso i biancorossi.
Leader si nasce ed Allen in qualsiasi squadra in cui ha giocato ha dimostrato di esserlo. E’ un giocatore dal fuoco inesauribile e praticamente da solo con iniziative private e ben cinque tiri liberi ha riportato per lennesima volta Udine a contatto sul -5 con poco meno di tre minuti sul cronometro.
Penberthy fa -3 ancora dalla lunetta, ma Watson prima, Gallinari poi, con una tripla insensata dal palleggio, ristabiliscono le distanze, prima che unaltra bomba di Booker non chiuda definitivamente i conti portando a Milano due punti importanti e ad Udine tanto scoramento.
La Snaidero nel primo tempo ha mostrato un basket offensivo di altissimo livello con circolazioni di palla fluide e tiri puliti, una difesa e unaggressività doppia rispetto agli avversari, ma nel momento in cui doveva ammazzare il match non ha avuto la freddezza di farlo e ha poi pagato questa ingenuità nellultimo quarto dove non è quasi mai riuscita ad arginare gli avversari (32 punti concessi negli ultimi 10 minuti).
Milano in una partita dove ha mostrato un tempo di basket insufficiente e dove sembrava non avere la verve agonistica delle ultime uscite, è riuscita a portare a casa il match sfruttando la grande succitata prova di Gallinari, la chirurgica gestione di Vukcevic e la splendida favola di Katelynas.
Il lituano sta giocando da star. Dalla partita contro Montegranaro ha avuto un rendimento incredibile, mettendo in campo la solita intensità, ma rendendosi un credibilissimo terminale offensivo. Questa sua escalation è dettata solamente dalla sua abnegazione e dal suo impegno e tesserne le lodi in questo momento, fa ancor più piacere.
[b]Play of the game:[/b] Lattacco stagna e il numero che deve tirar via le castagne dal fuoco è sempre l8. sul +5 a meno di due minuti dal termine la tripla dal palleggio di Gallinari, volando allindietro è esteticamente da lasciare a bocca aperta e pesante come unincudine sulla testa di Udine.