La misura è colma. Nessuna reazione d’orgoglio, solo un’altra pesante sconfitta maturata nel peggiore dei modi, ovvero senza lottare per gran parte della partita persa sabato a Scafati (83-65). Quando sei atteso ad una risposta sul campo, dopo aver rimediato una pessima figura davanti al tuo pubblico nel turno precedente, il partire 19-43, dopo 15′, è come rifiutarsi di giocare e a nulla è servito tornare sotto fino al 58-56 del 31°, investendo energie poi venute a mancare nei minuti finali. L’Angelico è, insieme all’ormai retrocessa Varese e alla pericolante Virtus Bologna (che però recupererà martedì la gara con Montegranaro), la peggior squadra del girone di ritorno della serie A, con sole due vittorie all’attivo e nove sconfitte; in Campania s’è consumata la seconda consecutiva, dopo il filotto negativo di sei interrotto a Bologna, più per caso che per merito, a questo punto.
Cosa sia successo ad una squadra che aveva chiuso il girone d’andata al secondo posto, alle spalle di Siena, oggi già sicura del primato in regular season a sei giornate dalla fine (è record), non è dato saperlo. Biella aveva fatto così bene che pur mietendo disastri a ripetizione in questa seconda parte di torneo è a soli due punti dall’ottavo posto playoff e con dieci di vantaggio sulla Legea Scafati, penultima, in rimonta sulla terz’ultima Virtus Bologna che comunque ha in dote quattro punti di vantaggio e una gara ancora da giocare. Dunque l’Angelico non rischia di retrocedere, ma solo di rovinare grossolanamente un’annata che, nata sotto mille incertezze, sembrava invece promettere grandi soddisfazioni.
Oggi, però, la squadra è in crisi nera, e sul banco degli imputati, non c’è l’allenatore Luca Bechi, che quando è stato ascoltato ha saputo tirar fuori dal roster anche il sangue che si cava dalle rape, ma bensì un gruppo di giocatori che è in piena fase regressiva, nonostante il taglio del capitano Troy Bell e l’ingaggio di un giocatore come Keith Langford che si sta dimostrando un fuoriclasse (in media 18 punti, 5,6 rimbalzi e 3.3 assist), purtroppo inutilmente ai fini del risultato.
Nel dopo gara di sabato a parlare in sala stampa, in modo forte e chiaro è stato ancora una volta il GM Daniele Baiesi: .
Un fiume in piena, che non accenna a placarsi nemmeno il giorno dopo, dopo averci riflettuto sopra e aver registrato qualche malinteso che lo voleva semplicemente dimissionario: .
In altre piazze, meno inclini alla riflessione, ci sarebbe in discussione anche l’allenatore, ma Baiesi è convinto che non sia questo il caso: .
La scure della società si abbatterà sulla squadra a breve, poiché appare scontato, a meno di clamorose sorprese, che presidente e cda appoggeranno le eventuali proposte del responsabile dell’area tecnica Baiesi. Non ci vuole troppa fantasia per ipotizzare un congelamento degli stipendi, multe salate per lo scarso rendimento o anche tagli, con Kevinn Pinkney indiziato numero uno, poiché colto di nuovo giocare seriamente sabato, solo dopo essere stato messo in panchina da Bechi in avvio di gara. Prova lampante di precedenti gite di piacere a cuor leggero (ben retribuite) nell’area piccola. Martedì la squadra tornerà ad allenarsi in vista della trasferta di domenica a Milano, in attesa di conoscere le decisioni della società. Mancano sei partite: la stagione dei record, positivi e negativi, ha ancora molto da dire.
Eco di Biella.