Il felice momento della Pierrel di questanno può accostarsi alla famosissima canzone dei Queen, Dont stop me now, proprio per sottolineare il sogno che si sta vivendo e che per nessun motivo vuole essere interrotto. Le tre vittorie consecutive raggiunte con Scafati non hanno rappresentato un traguardo, bensì unulteriore convinzione che in questo campionato è lecito pensare in grande, anche per una piccola realtà come Capo dOrlando. Non è bastata la pressione di giocare un match importantissimo valido per staccare un biglietto per i playoff a fermare lentusiasmo dei paladini, trascinati dal solito Pozzecco che in settimana pregustava già la sfida contro la sua ex squadra: ci vuole ben altro, in questo momento, per poter ostacolare lincredibile cammino dei siciliani.
Pierrel-Upim in altri tempi sarebbe stata una gara con il pronostico tutto a favore dei bolognesi, con questi ultimi a guardare dallalto una delle più piccole società dellattuale serie A: ma questa volta è diverso, si gioca per lo stesso obiettivo e in situazioni differenti. Vincere per lOrlandina significherebbe aggrapparsi ancora più fermamente al treno dei playoff, tenendo con costanza il passo delle 4 lì davanti; vincere per Bologna significherebbe puntare finalmente in alto, dopo una stagione allinizio altalenante con Andrea Mazzon ma adesso decisamente più equilibrata con larrivo di coach Sakota(7 vittorie in 10 partite).
Non appena alzata la palla a due, si capisce subito che sarà unUpea diversa e più concentrata rispetto a quella della domenica prima con Scafati, dove si trovava di fronte un gruppo molto confuso e in disperata ricerca di punti per non abbandonare la massima serie.
Certo, mette un po di timore pensare che la squadra che stai affrontando può permettersi di tenere in panchina gente come Jenkins, Torres e Thomas, terzetto che qualche giornata fa giocava tranquillamente titolare: nello starting five Sakota preferisce utilizzare lex di turno Kristaps Janicenoks, accompagnato in regia da Lamma(che in settimana fremeva di giocare contro uno dei playmaker italiani rimasti in giro) e poi da Forte, capitan Mancinelli e il centro Bagaric. Capo dOrlando preferisce non cambiare, anche perché i 5 titolari stanno andando parecchio bene: Pozzecco, Mejia, Beck, Wallace e Howell. Una squadra rivoluzionata rispetto a quella di inizio anno, senza Diener e Slay ma con i nuovi innesti Falls, Mejia e Beck che si sono integrati ottimamente con il resto dellorganico.
La forza e il tempismo dei lunghi locali prevale sugli ospiti, e risulterà a fine gara decisivo per il risultato finale(44 a 35 la sfida a rimbalzo). Pozzecco inizialmente preferisce intraprendere sfide personali esagerando molte volte nelle conclusioni, un po come nella gara di andata, ma le sue zingarate in area e i suoi assist nel finale gli hanno dato poi ragione; Howell ha trovato finalmente continuità e sostanza nelle sue prestazioni: punti importanti, rimbalzi e stoppate fanno di lui, adesso, uno dei centri più in forma di tutta la serie A. Le solite guardie biancoblu(Mejia e Beck) portano a casa i loro preziosi punti personali, mentre è un po in calo, condizionato forse dal duello con Thomas, Cj Wallace, al quale però si può concedere almeno una giornata in ombra dopo una stagione incredibile. Ma il grande lavoro arriva dalla difesa, molto più attenta rispetto ad altre apparizioni, che ha limitato un tiratore formidabile come Joseph Forte(solo 10 punti per lui), toppando probabilmente solo su alcuni tiri da fuori concessi a Janicenoks che, puntualmente, ha punito con un 4/7 da tre. Sacchetti però vuole assolutamente reagire a questo problema, piazzandosi alcuni minuti a zona e sfasando i meccanismi avversari. Bologna però è altrettanto brava a rimanere attaccata, arrivando quasi a strappare la vittoria. Alla fine prevale la concentrazione ai liberi: il Poz non si smentisce e dopo un avvio insolito(0/3 iniziale dalla lunetta) nei momenti caldi si conferma autentico dominatore. Soffrono invece la pressione incredibile del pubblico sia Jenkins che Forte(1/2 per entrambi), gettando alle ortiche la possibilità di avvicinarsi ulteriormente alle zone più alte della classifica. La palla decisiva però ce lha in mano forte, sull82-80, che sceglie forse azzardando troppo la soluzione da 3 punti per la vittoria, che però non gli dà ragione.
Bologna esce a testa alta dal PalaFantozzi, seguita da numerosi supporters giunti in Sicilia già Giovedì per poter trascorrere il week-end di Pasqua nella cittadina siciliana. Capo dOrlando(34 punti) resta alle calcagne di Avellino e Montegranaro(36), ma lascia soprattutto un solco di ben 6 punti con le inseguitrici, fattore che può dare conforto ma non ancora la matematica certezza della partecipazione alla postseason.
[b]Sergio Librizzi[/b]