Non ci si abituerà mai. Questo è poco ma è sicuro. Ogni volta che un pronostico viene ribaltato, lo stupore si diffonde fra tutti, addetti ai lavori e non. Capita col College Basketball (chi ha detto Davidson?), capita in NBA, capita in Italia (Siena e Pesaro potrebbero raccontare un paio di cose), ed è capitato nel primo turno dEurolega, dove il fattore campo è stato decisivo in 3 casi su 4, con lunica eccezione della partita giocata a Mosca. E vero, il CSKA è stato sconfitto per 2 punti frutto del talento di Green, ma la squadra di Messina era sotto di 10 punti a poco minuti dalla fine, prima che la triple di Zizis e i canestri di Smodis la riportassero in parità. LOlympiacos da parte sua ha giocato una partita stupenda, vinto 3 quarti su 4 ed in generale dominando la gara fino allultimo periodo. Giova sottolineare che non sempre si può tirare col 62% da 2 e col 50% da 3, specialmente contro una difesa come quella del CSKA, ma come detto nellanalisi di presentazione, la squadra greca ha talento da vendere, atletismo ed un paio di giocatori ai quali la mano non trema, primo fra tutti Lynn Greer. E adesso? Mosca dovrà andare a giocarsi la sua stagione Europea davanti a 10000 rossi contro una squadra che sarà ovviamente esaltata e pronta per chiudere il discorso qualificazione. Anche in questo caso viene difficile scommettere contro Messina e i suoi, ma se perdono poi non stupitivi.
Vincere alla Nokia Arena non è per niente facile, nemmeno se ti chiami Barcellona. Il Maccabi non sarà quella macchina stupenda che era allepoca di Parker e Jasi, ma è ben allenata, ha atletismo, talento ed un Vujcic che ogni volta mette in mostra un clinic di pallacanestro, sfoderando in 18 minuti una serie di movimenti che molti lunghi faticano a mettere insieme in una carriera intera. Barcellona come al solito o fa la partita perfetta, segnando praticamente da ogni parte, oppure è destinata a soffrire, restando in linea di galleggiamento grazie allindubbio talento e allinfinito roster, forse un po troppo lungo per Pascual, che sembra faticare a trovare lassetto migliore per la sua squadra. Lakovic, che offensivamente parlando è probabilmente tra i primi 3 play dEuropa, non è sempre lucido quando si tratta di mettersi al servizio dei compagni e se alla sua pessima prestazione si somma anche quella offensivamente sterile di Sanchez (che resta un piacere per gli occhi), si capisce come mai il Barca abbia faticato e si sia dovuto affidare alle bombe di Basile ed al talento di Ilyasova che ha dato spettacolo sia in una metà campo che nellaltra, grazie ad una combinazione di atletismo, coordinazione e talento balistico difficilmente riscontrabile in altri pariruolo europei. In Spagna, il Barca potrebbe trovare la spinta giusta non solo dal punto di vista tecnico, ma soprattutto da quello mentale per pareggiare la serie- Fondamentale sarà cercare di avere il controllo soprattutto emotivo dellarea dei 3 secondi, dove lenergia di Batista e latletismo di Terence Morris hanno incanalato la partita in una direzione favorevole al Maccabi.
La gioventù ha i suoi pro e i suoi contro. I pro sono quelli di andare a Vitoria, campo inespugnabile, e giocare ad armi pari contro il Tau. Il contro, è chiudere un terzo quarto vissuto in difficoltà, con qualche persa di troppo, permettendo ai padroni di casa di portare linerzia della gara dalla propria parte. Questa in definitiva la storia della partita vista in ottica Partizan, squadra giovane, ma piena di talento, carattere, uniti ad una cilindrata fisica di tutto rispetto. Il Tau è il Tau, ha giocatore esperti, realizzatori di talento, ed un invidiabile equilibrio tra lunghi e piccoli. Planinic, protagonista del 3° quarto, può giocare praticamente tutte e tre i ruoli sul perimetro, e il suo compagno di reparto Rakocevic è luomo da cui vuoi andare quando servono punti istantanei, mentre il resto del roster è formato da giocatori consci del loro ruolo e della loro utilità nella squadra (Pete e McDonald hanno catturato rispettivamente 7 e 6 in circa 20 minuti di utilizzo). Improbabile che il Tau possa chiudere la serie sul campo del Partizan, sia per lapporto del pubblico, sia per la voglia da parte dei giovani leoni di Belgrado di arrivare a giocarsi la bella.
Quando una squadra è ben allenata si vede. Ed in questo caso laffermazione vale sia per il Fenerbahce che per Siena. La differenza lhanno fatta letà e la maggior freddezza nei momenti caldi da parte del Montepaschi, che come al solito ha preparato la partita nel migliore dei modi, sia in attacco che in difesa. I turchi dal canto loro, hanno tirato per buona parte della gara con oltre il 50% da 3, che male non fa, anzi. Siena ha portato a casa una partita interpretata nel migliore dei modi ma non giocata benissimo: poco ritmo in attacco e qualche sofferenza di troppo a finire nei pressi del canestro, diretta conseguenza della presenza di almeno tre giocatori oltre i 2 e 05 dellarea dei 3 secondi. Stonerook ha dimostrato che si può dominare una partita senza praticamente mai toccare la boccia per 30 minuti, mentre Lavrinovic ha spiegato che alla fine è tutta una questione di saper far canestro. Non fosse stato per il lituano, la partita si sarebbe potuta metter male per Siena che ha si difeso sempre forte, ma in attacco è stata in difficoltà per buona parte del secondo e terzo quarto. In Turchia la squadra di Pianigiani può chiudere il discorso qualificazione, a patto che Sato riesca a ribaltare a proprio favore il mismatch con i pariruolo del Fenerbahce e che, sia Eze che Stonerook siano più produttivi in attacco.
Stefano Manuto