E passata una sola settimana dallimmensa delusione di Porto San Giorgio: quei 2 punti fondamentali persi per un precoce rilassamento nei minuti finali faranno disperare fino alla fine dirigenza e tifosi perché con la sconfitta di Montegranaro a Varese, la Pierrel sarebbe stata 2 punti sopra e in più con lo scontro diretto favorevole. Ma fa lo stesso, nel basket bisogna accettare anche questo, considerando anche che a volte la fortuna è passata anche dalle proprie parti: Capo dOrlando supera la Solsonica Rieti e mette un piede e mezzo nella griglia playoff. Resta da vedere adesso in che posizione qualificarsi: mancano solo 4 giornate al termine della stagione regolare e i punti di vantaggio sulla sesta, Milano, sono ben quattro; due lunghezze invece distanziano i siciliani dalla Premiata. Il calendario propone match ardui e da combattere fino allultimo secondo: alla Pierrel manca un solo turno casalingo, quello con Varese, che sulla carta risulta più che fattibile(ma mai prendere sotto gamba lincontro perché si può incorrere nello stesso errore di Montegranaro), mentre fuori casa andrà a giocare su parquet insidiosi come quelli di Pesaro e Biella, entrambe in corsa per un posto nei playoff, e infine lultima giornata nel campo proibitivo di Siena, questanno inviolato. Di contro i marchigiani dovranno giocare con Biella, Teramo e Roma, per poi concludere con Udine che attualmente è già salva e quasi fuori dalla post season.
La matematica ancora però non assicura alla Pierrel la qualificazione, perciò meglio curare ogni incontro singolarmente concentrandosi sul giocare bene ed uscire comunque a testa alta.
Anche lincontro con Rieti è stato una sorta di spareggio playoff: la squadra di Lino Lardo, neopromossa in serie A ma con un gran passato e tanti ricordi in questo campionato, sta disputando una stagione positiva, probabilmente al di sopra delle proprie aspettative(un po come Capo dOrlando) e con molta volontà vuole coronare i sogni dellambizioso presidente Papalia che immagina la sua squadra qualificata per i quarti di finale nella lotta scudetto.
Lotta scudetto che attualmente vede dominare in testa Siena, caduta solamente due volte contro le inseguitrici Avellino e Montegranaro; Roma sembra la principale antagonista della Montepaschi, ma non sono da escludere le presunte piccole squadre che potrebbero sempre fare qualche sgambetto alle grandi: in lista Capo dOrlando, Cantù, Biella e Teramo accompagnate da Milano, Pesaro e Fortitudo. E proprio queste quattro intense giornate decideranno chi andrà avanti e chi invece rimanderà limpegno alla prossima stagione, che già non vedrà più Varese retrocessa e come volti nuovi intravede Ferrara(ieri sconfitta in casa ma praticamente già promossa nella massima serie).
Uno dei match clou della tredicesima di ritorno è proprio Pierrel-Solsonica: allandata gli ospiti la spuntarono al supplementare dopo esser stati sopra quasi tutta la partita; nellultimo quarto un calo fisico e mentale aveva permesso a Rieti la rimonta e anche il sorpasso, ma due liberi di Slay nel finale hanno regalato lovertime, nel quale Pozzecco e co. hanno dominato e portato a casa la vittoria.
Similmente al girone dandata, le due formazioni si presentano al completo e in un periodo di grande forma: Capo dOrlando non ha più Diener e Slay ma ha inserito nel proprio roster Falls, Mejia e Beck, Rieti invece ha rilasciato Russel Carter e rimpiazzato il centro dominante Sow con il lungo Smith.
La sfida principale è fra i due terribili playmaker: il Poz e Finley, questultimo miglior marcatore della Serie A da quando Tucker(ex Teramo) è approdato in Russia. Sin dai primi minuti il comando del gioco degli ospiti lo prende proprio il piccolo americano, che in estate era stato seguito anche dalla formazione paladina dopo unottima stagione in Belgio. Il migliore in avvio è Romel Beck: i suoi uno contro uno risultano decisivi anche nel finale, dove la palla va più volte in mano a lui che, nonostante sia da poco in Sicilia, si carica ugualmente di responsabilità e porta a buon fine il suo prezioso lavoro. Le incursioni in area del Poz permettono canestri facili e spettacolo da parte di Howell, sempre più costante giornata dopo giornata; Wallace domina a rimbalzo e riesce a contenere il seppur buono Hurd(23 punti per lui alla fine).
Parte dei punti di Rieti arrivano anche da Gigena e da Smith, mentre Prato non riesce a ripetere la strepitosa gara dellandata dove andò a referto con 21 punti, ma la furia della Pierrel, che controlla per tutto il tempo la gara, è incontenibile: i laziali riescono a non fare scappare i biancoblu e nel terzo quarto arrivano quasi a contatto, ma come già detto il talento di Beck toglie le castagne dal fuoco e dona due fondamentali punti allOrlandina. Finisce 88-79, ma la Solsonica esce ugualmente a testa alta dallincontro, dimostrando di poter ancora dire la sua nella qualificazione playoff.
[b]Sergio Librizzi[/b]