1Q: 10-21 / 2Q: 24-37 / 3Q: 40-45 / 4Q: 66-61
La Benetton mantiene ancora vive le speranze di acciuffare i play off, battendo la Fortitudo nella più strana (e divertente, almeno per il pubblico trevigiano) delle partite. Nei primi 20′ i padroni di casa hanno giocato come peggio non avrebbero potuto, permettendo agli ospiti di raggiungere un vantaggio di ben 17 lunghezze. Nella ripresa i ruoli si sono imprevedibilmente invertiti e nel finale punto a punto Treviso ha avuto la meglio
Avvio tragico per la Benetton: 0/3, un fallo in attacco, una stoppata ed una palla persa. La Fortitudo, che deve rinunciare all’apporto di Mancinelli e Thomas, ne approfitta al meglio: con Bagaric e Nelson ispirati, si porta sul 9-0, costringendo Mahmuti al primo time out. Treviso rompe il ghiaccio con Mujezinovic, ma Bologna, difendendo con intensità (di fronte ha per altro un attacco imbarazzante: 3/13 nel parziale) ed attaccando con ordine, rimane in assoluto controllo. E fa pensare che l’unico dei casuals a combinare qualcosa di positivo sia l’ultimo arrivato, Mujezinovic (5 punti nel quarto). Le 2 triple di Torres, improvvidamente affidato a Renzi, portano la Fortitudo al massimo vantaggio (21-10).
La musica non cambia nel secondo quarto. Treviso continua ad attaccare male, fallendo anche i rari tiri comodi e la Fortitudo, allargando bene il campo per le penetrazioni dei propri esterni, può così scavare il solco. Con la bomba di Torres allo scadere dei 24 gli ospiti si portano sul +17 (32-15). La Benetton è in ginocchio. Dopo il time out di Mahmuti Treviso mette in campo un po’ di orgoglio: la tripla di Chalmers e 2 canestri di Mordente riavvicinano Treviso. Il pubblico si scalda, ma Bologna è ancora lontana. Il centro dall’arco di Calabria è l’ultimo del primo tempo, che si chiude con gli ospiti in vantaggio di 13 (37-24). La Benetton tira con un orrido 9/28 dal campo; 16/31 per Bologna, che domina anche a rimbalzo (22-14).
Forte segna in penetrazione e le primissime battute la ripresa non sembra dire nulla di nuovo. Treviso trova però inerzia. Prima costringe la Fortitudo all’infrazione di 24, poi trova un2 punti con uno schiaccione in alley hoop di Pops, che scalda il pubblico. Bologna inizia a pasticciare in attacco e perde fiducia. I padroni di casa collezionano così un parziale incredibile, per quanto sin qui visto, di 14-0 (per il 38-39). Il Palaverde è in delirio, la Fortitudo in rottura totale. Con la penetrazione di Jenkins gli ospiti tornano a muovere il punteggio dopo un lunghissimo digiuno. La furia trevigiana si attenua e Bologna ritrova in parte il controllo, chiudendo il quarto sul +5 (45-40).
Treviso mantiene l’intensità difensiva, ma fallisce un paio di comodi tiri dall’arco. Il pareggio arriva comunque, grazie a Chalmers (5/13 quest’oggi, ma 12 punti preziosi), che prima schiaccia in penetrazione e poi mette la tripla. Il sorpasso è ormai nell’aria e si concretizza con il coast-to-coast di Atsur, per il 49-47. Mordente infila poi la bomba e Sakota chiama time out. Il gioco da 3 punti di Jenkins (17 punti, ma 6/14 e tanta confusione) ridesta la Fortitudo. Il finale è in volata. Forte, fin qui nullo (9 punti ed un mediocre 4/10 alla fine), infila la tripla del -1 (54-53) e poi segna su palla recuperata il -2 (58-56). Ma il finale sorride a Treviso, anche grazie a due provvidenziali canestri in tap-in di Pops (8 punti, altrettanti rimbalzi e la solita energia). La Freddezza dalla lunetta di Mordente (top scorer trevigiano, con 16 punti da Mordente) determina il definitivo 66-61. Per una volta, l’atmosfera del post partita è quella dei bei tempi.
Bella, ed ad un certo punto insperata, vittoria per una Benetton che ha saputo riconquistare il pubblico, in attesa, dopo il pessimo primo tempo, della solita debacle. Gli uomini di Mahmuti, Soragna (12 e 7 recuperi), Mordente e Pops su tutti, sono stati invece protagonisti di una grintosa ripresa, nella quale il solo Gaines (1/6 dal campo, inguardabile) ha continuato a latitare. Per una volta almeno il fatto di aver regalato un tempo (e chissà perché è successo così spesso quest’anno…) non è stato pagato.
La Fortitudo, deve recitare un mea culpa per essersi fatta sfuggire di mano una partita di cui aveva il controllo totale. Quando la Benetton ha messo in campo maggiore aggressività, l’attacco bolognese è andato in tilt, riprendendosi solo per un finale in volata che ha premiato la rincorsa di Treviso. Sakota a fine gara se l’è presa con gli arbitri: ammesso (plausibile) vi siano stati fischi casalinghi, quando si spreca un simile bottino non si può puntare il dito solo contro i fischietti. Jankins e Torres (11) sono stati gli unici uomini in doppia cifra. Ci voleva qualcosina in più dagli altri, Forte in primis. E, in ogni modo, l’assenza di Mancinelli e Thomas, sia pur non in un gran momento, ha senz’altro avuto il suo peso.
PLAY OF THE GAME
A Parziale di 14-0 ancora in corso Pops ha cancellato con una stoppata da urlo un canestro che sembrava già fatto di Jenkins lanciato in contropiede: un’eloquente cartolina dello spirito ritrovato dai Casuals nella ripresa
SALA STAMPA
Sakota è nero per via dell’arbitraggio: Complimenti anzitutto a Treviso: per come ha lottato nel secondo tempo ha meritato il successo. Devo però dire che questa sera l’arbitraggio è stato ridicolo. Abbiamo tirato meglio e preso più rimbalzi, tuttavia abbiamo perso perché nel secondo tempo non abbiamo giocato 5 contro 5, ma 5 contro 6, 7, o addirittura 8. Ho criticato i miei giocatori in spogliatoio, perché abbiamo le nostre colpe, ma questa volta credo che i nostri demeriti siano lievi.
Avete sprecato un vantaggio di 17 punti. Significa mancanza di personalità? Non voglio sentirne parlare. Abbiamo vinto 7 partite giocate punto a punto quest’anno. Gli arbitri hanno permesso alla Benetton di giocare sporco e lì sta la causa della nostra sconfitta. Avessimo avuto anche 25 punti di vantaggio, con questo arbitraggio avremmo perso comunque. Con una simile direzione di gara a nostro favore, arriveremmo in finale.
Mahmuti parla per la prima volta in italiano: Partita difficile ed importante per entrambe le squadre. Nel primo tempo non abbiamo messo intensità, commettendo così molti errori in attacco e in difesa. Nel secondo tempo invece abbiamo preso il ritmo, difendendo bene sui loro esterni e, trascinati dal pubblico, abbiamo colto un successo importante. Dimentichiamocene in fretta e pensiamo alla trasferta di Avellino. Continuiamo a pensare a una partita alla volta.
Sulle lamentele di Sakota: Chi perde ha diritto di lamentarsi. Io non parlo mai degli arbitri, per rispetto sia nei loro confronti che nei confronti dell’avversario. Ma non sono della stessa opinione di Sakota.
Su Gaines, anche oggi negativo: Ci ha messo energia, ma ha insistito troppo con le penetrazioni. Ci aspettavamo che i loro lunghi lo chiudessero, tuttavia non è stato in grado di trovare altre soluzioni, continuando a sbattere contro i loro lunghi. Per questo ho dato più spazio ad altri.