E anche Gara2 è andata in archivio.
Nuovamente, andando a contraddire quanto richiesto ad alta voce da Chris Bosh dopo gara 1, [B]Sam Mitchell propone il quintettone[/B], con Bargnani da 3, Bosh da 4 e Nesterovic da 5. Ma [B]anche questa volta il gioco non funziona[/B], e se nella prima sfida erano stati i tiri da 3 di Orlando a segnare il solco di 20 punti al termine della prima frazione, questa volta sono state le palle perse da Toronto (ben 6 contro le 2 di Orlando) e [B]una difesa che faceva acqua da tutte le parti[/B] e che ha concesso il 56% dal campo a Howard e compagni a castigare l’avvio dei Raptors.
L’esperimento però questa volta è durato molto meno, e [B]dopo 7 minuti di gara Mithcell aveva già chiamato fuori Nesterovic e Bargnani (già gravato di 3 falli), per passare a un quintetto decisamente piccolo[/B], con Bosh da 5 e Delfino, Kapono, Parker e Calderon a completare il quintetto.
E proprio questo [B]cambio radicale[/B], che dimostra però ancora una volta quanto siano poco chiare le idee del coach in questa serie, [B]ha iniziato a pagare[/B] i propri dividendi, e dopo aver chiuso il primo quarto sotto per 35-18, [B]i Raptors si sono riportati sotto nella seconda frazione[/B], grazie ai punti di Bosh (23 all’intervallo) e la precisione da fuori d Kapono (3 su 4 da tre), chiudendo sotto di soli 2 punti, 59 a 57, i primi 24 minuti.
La ripresa iniziava con un quintetto più abituale, finalmente, per i Raptors, che mettevano Bargnani da 5 e Moon da tre, e proprio [B]Bargnani con 4 punti di fila, portava Toronto per la prima volta in vantaggio nella serie per 61 a 59[/B].
La gara poi si manteneva su binari di sostanziale equilibrio, con Orlando che nel terzo quarto pareva comunque in controllo riprendendo anche la doppia cifra di media.
Peccato che non la riuscisse a mantenere, e una [B]Toronto mai doma si aggrappa alla partita grazie ancora a Kapono[/B], che con questa prestazione si candida per un posto in quintetto, [B]e un sorprendente Delfino[/B], autore a fine gara di 16 punti e sei rimbalzi, con il 60% al tiro.
Ma è il finale che merita maggiormente di essere raccontato, perchè se il Mago mette 5 punti di fila a 7 minuti dalla fine che rimettono a contatto Toronto con Orlando, il susseguirsi di azioni successivo, con le bombe di Delfino e Calderon a pareggiare quelle consecutive di Keith Bogans, portano a un finale punto a punto decisamente emozionante.
A un minuto dalla fine infatti, un tiro libero di [B]Delfino riporta avanti i Raptors di un punto, 101 a 100[/B]. Orlando ha 2 occasioni da 3, con Turkoglu, e con Lewis dopo aver recuperato il rimbalzo offensivo, ma entrambi non la mettono. Il [B]rimbalzo di Bosh[/B] però viene vanificato dalla successiva [B]palla persa dal texano, e fallo [/B]annesso, che permettono a Orlando di organizzare la rimessa e portare [B]Turkoglu ai due punti del controsorpasso a 30 secondi dalla fine[/B], con una entrata a massimo coefficiente di difficoltà e tiro in caduta. Azione successiva con [B]palla dentro a Bosh che però viene stoppato da Howard[/B] (3 stoppate per lui alla fine). Fallo di Kapono a fermare il cronometro ai 18 secondi, e [B]Turkoglu che dalla lunetta segna entrambi i liberi[/B], portando Orlando ad un possesso pieno di vantaggio. Toronto decide di non chiamare timeout e di andare per i due punti veloci, cercando poi il fallo sistematico per organizzare l’ultimo attacco. E la mossa porta benefici. [B]Canestro rapido di Delfino e -1 Toronto[/B]. Dooling nel timeout entra in campo al posto di Bogans per avere il doppio play in campo nei secondi finali, ma proprio lui commette un’ingenuità commettendo un [B]fallo in attacco[/B] e consegnando subito la [B]palla a Toronto[/B] per la vittoria.
Timeout dei Raptors che si organizzano per l’ultimo attacco. Van Gundy sostituisce Dooling per Bogans per il possesso difensivo e ringraziando Keyon per aver attentato così alle proprie coronarie. Palla in punta a Calderon che gioca in pick and roll con Bosh. [B]Tiro dai sei metri con spazio per Chris che però prende solo il ferro e chiude la partita sul 104-103 per Orlando[/B].
Finale dunque molto emozionante di Gara2, ma che forse tende un po’ troppo a fuorviare le reali condizioni dei due team.
[B]Toronto ha infatti trovato in questa partita un ottimo supporto dai comprimari[/B], se si esclude un Parker da 0 punti, ma che ha comunque difeso molto bene su Hidayet Turkoglu, e il solito Bargnani che ha messo tiri importanti ma che è stato ancora una volta impreciso al tiro da tre, e latitante a rimbalzo. Nota a margine merita [B]Ford, che ormai si sta assestando su pessime percentuali (1 su 8 per lui ieri) e palle perse sanguinose[/B], vedasi la palla in campo aperto sparata in testa a Kapono che stava riempiendo la corsia laterale. [B]Buone invece nel primo tempo la prova di Bosh, e complessivamente quelle di Kapono (20 punti), Calderon (18 e 5 assist) e Delfino[/B].
Dall’altra parte, però, [B]Orlando ha avuto una giornata piuttosto nera[/B] da alcuni giocatori fondamentali. A parte Howard, autore come al solito di una grande prova, anche grazie alla difesa amichevole dei Raptors, che mette a referto 29 punti e 20 rimbalzi, andando a bissare la prova di gara uno di 25+22. [B]Hedo e Rashard, però, hanno sbagliato la partita[/B], il turco riscattandosi solo nel finale da clutch player come si stà dimostrando in questa stagione. Per entrambi percentuali al tiro deludenti, e un [B]complessivo 0 su 13 da tre[/B] che non hanno permesso a Orlando di tenere occupati in difesa gli esterni di Toronto, che hanno così potuto spremersi meglio in attacco.
[B]Complessivamente Orlando ha tirato con il 42% dal campo, e il fatto che Toronto non ne abbia saputo approfittare per portare a casa la partita dovrebbe far pensare.[/B]
Inoltre, non si può sempre regalare i primi 12 minuti agli avversari e passare il resto della gara a recuperare lo svantaggio, perchè nei playoff non si possono fare questi tipi di regali. Per questo motivo, [B]Gara3 sarà la pivotal game[/B], la gara che darà la svolta. Se Toronto troverà subito la formazione giusta da contrapporre a Orlando e darà una chiara dimostrazione di forza, allora potrà giocarsi il resto della serie. In caso contrario, come pare probabile, i Magic non faranno troppa fatica a sbarazzarsi di questi dinosauri senza identità.