Continua il monologo Hornets nella serie contro i campioni in carica: anche in gara 2, infatti, i padroni di casa riescono ad imporre il proprio gioco, portando a casa anche la seconda vittoria col punteggio di 102-84.
Ad impressionare maggiormente è stato l’andamento speculare delle due gare svoltesi alla New Orleans Arena, con gli Spurs ugualmente incapaci di arrestare in qualche modo l’attacco dei calaborni nel terzo quarto, quello nel quale, in entrambe le sfide, gli Hornets hanno piazzato il break decisivo permettendo poi una più agevola gestione fino alla sirena.
Ma questa gara 2 ha dato segnali ancora più chiari di quelli della prima sfida: ha evidenziato come la tattica adottata da coach Scott con continui raddoppi su Duncan e la chiara scelta di concedere preferibilmente a San Antonio il tiro dall’arco, o comunque dalla media, possa rivelarsi vincente. Anche nella gara di stasera gli Spurs hanno accettato la scelta e hanno provato a vincerla in questo modo, ma, anche stasera, sono incappati in pessime percentuali dalla lunga distanza (8/27), salvati dal 4/5 messo a segno da un Barry particolarmente ispirato.
Ciò che dovrebbe preoccupare di più i campioni in carica è il fatto che, pur avendo risultati praticamente uguali, i protagonisti sono stati differenti, ad esclusione di un Paul formato serie contro Dallas e da un sempre più convincente Peja, autore di un ottimo 5/7 dalla distanza per 25 punti a referto. Tornato sulla terra West, dopo l’exploit di gara 1, autore sì di una doppia doppia (10 pt. + 10 rimb.) ma con un brutto 2/11 dal campo, è stato CP3 a caricarsi i suoi sulle spalle chiudendo con uno score fenomenale: 30 punti e 12 assist, con una sola palla persa!
Per i locali, importante anche l’apporto di Peterson (12 punti, con 5/5 dal campo) e Chandler (11 rimbalzi e 2 stoppate).
La situazione dei campioni in carica ora non è delle più rosee, ma segnali incoraggianti sono arrivati dal ritorno su discreti livelli del 21 caraibico, autore di 18 punti e 8 rimbalzi, dall’equilibrio riportato sotto le plance (41 a 40 il numero di rimbalzi, pro Hornets) e una sconfitta giunta a causa della gran serata al tiro dei pardoni di casa (10/17 dall’arco) e non per evidenti difficoltà in molte fasi di gioco emerse in gara 1.
Bene Thomas (9 punti e 7 rimbalzi), in calo Ginobili (13 punti, 4 rimbalzi e 7 assist ma anche 5 perse, con 4/10 dal campo) e soprattutto Parker (11 punti e 3 assistenze).
La serie ora si sposta in casa degli speroni, dove la truppa di coach Pop cercherà di raddrizzare la serie. Se è vero che non bisogna mai commettere l’errore di dare per morti i campioni, risulta anche chiaro che, pur volendo rimanere ottimisti, gli Spurs devono assolutamente cambiare scelte in attacco e ridurre il gioco perimetrale, cercando con insistenza Duncan per poi punire i raddoppi sul caraibico, cercando però di accontentarsi della tripla, o comunque di non selzionarla come prima opzione. Il rientro della difesa a coprire il contropiede sarà altrettanto importante, così come fondamentale dovrà essere l’innalzamento del livello di gioco dei tre all’star.
Gli Hornets dovranno cercare “semplicemente” di continuare a proporre il gioco visto fin qui, con una difesa asfissiante e tanta corsa. Probabilmente le percentuali dal campo scenderanno con la trasferta in Texas, ma Paul e compagni sembrano in grado di andare ad espugnare l’Alamo e questo gli Spurs lo sanno bene.
[b]Quotes[/b]:
Chris Paul: [i]”Questi sono alcuni dei migliori momenti vissuti nella mia vita… Stiamo semplicemente cavalcando l’onda”[/i].
Byron Scott: [i]”Sono orgoglioso di come stiamo giocando… Ci sono ancora molte persone che dubitano di noi. Penso che quello che ci dà forza sia proprio questo. Stiamo dimostrando che la gente si sbagliava”[/i].
David West: [i]”Stiamo cercando di far sì che la difesa sia il nostro punto di partenza, senza preoccuparci di cosa facciamo sul lato offensivo”[/i].
Kurt Thomas: [i]”Siamo decisamente un po’ scioccati. Non puoi concedere loro nulla. Stanno giocando estremamente bene. Se qualche giocatore non è in serata, trovano qualcun altro che alza il proprio livello di gioco”[/i].
Tim Duncan: [i]”E’ una sconfitta frustrante. Loro hanno fatto sicuramente un lavoro eccellente in difesa, mettendoci in difficoltà con i raddoppi, con i cambi… sembra anche che quando sono in attacco non possano sbagliare i tiri”[/i].