Altro che Gara 2!
Questa Gara 3 allEnergy Solutions Arena è stata una vera partita di playoff, senza cali di tensione e con momenti competitivi che mi han ricordato la serie tra Phoenix – San Antonio di due anni or sono: una delle ultime serie degne di nota in questa sempre meno interessante NBA.
Cominciata in un ambiente decisamente sottotono la gara è salita di tono dopo cinque minuti per il pareggio sull11 pari di Deron Williams, autore di uneccellente coast to coast.
Da questo momento in poi Utah ha sempre avuto linerzia della partita senza mai cedere sia mentalmente che fisicamente. Rimasti sempre in vantaggio per tutto il seguito della partita, han solamente pagato, verso la fine, due sanguinolente palle perse del play Deron Williams, che han portato i Lakers a sole quattro lunghezze di distacco. A questo punto (3.28 dalla fine) Boozer si è sobbarcato la squadra sulle spalle ed ha realizzato due tiri dalla media importantissimi che han ricacciato indietro i Lakers, nonostante la volontà di Kobe di far vincere la sua squadra con una bomba da distanza siderale in fade-away finita solamente sul tabellone.
104-99 il finale e punteggio decisamente sincero.
Guardando più in generale, tutta la partita ha vissuto di uneccellente prestazione dei lunghi di Utah Jazz, sia Carlos Boozer che Mehmet Okur.
Il primo, lasciando perdere il suo dark side of the moon di LA, ha dominato a rimbalzo con 20 rimbalzi di cui 4 offensivi e ha realizzato 27 punti, equamente divisi durante tutto il match.
Il secondo ha centrato meglio il canestro dalla lunga distanza con 4 triple su 7 tentativi.
Tutti e due son stati coadiuvati da un Deron Williams decisamente in forma con 18 punti e 12 assistenze.
In tre, totalizzando 67 punti, han lasciato i rimanenti punti ai vari Kirilenko e Harpring, tutti e due in gran giornata con 12 punti per entrambi, anche se fatturati in modi ben diversi.
Dalla sponda Lakers, è decisamente da notare una prestazione superba di Kobe. Iniziata in modo generoso con solo cinque tiri presi nei primi ventiquattro minuti, poi, ha visto lo scatenarsi del 24 nel terzo quarto con 14 punti di cui due realizzati con una schiacciata devastante contro un discreto difensore come Andrei Kirilenko.
Al termine Il Kobe, ha totalizzato 34 punti, 6 rimbalzi e 7 assist ed una grande leadership, realizzata per far capire allintero mondo quanto lui abbia voluto e meritato lMVP.
Gli altri Lakers si sono comportati bene, con un Gasol (12 p e 6 r) e un Odom (13 +12) in discreta forma, ma, nel momento decisivo della sfida han lasciato il numero 24 da solo.
Tutti e due i lunghi han iniziato bene la sfida, per poi scemare di intensità, soprattutto in difesa, verso il calare del sipario, mentre Okur e Boozer salivano di tono.
E stato un comportamente discutibile, cui Coach Phil dovrà far cambiare ad entrambi per riuscire a vincere più facilmente la serie di Semifinale, ammesso il fatto che la passino.
Tra i panchinari quello più efficace dei Lakers è risultato Luke Walton con 11 punti in 23 minuti che, nonostante il suo ottimo apporto, a pochi secondi dalla fine ha perso banalmente una palla vagante consegnando di fatto la vittoria in Gara 3 agli Utah Jazz. Di questa palla persa Kobe si è decisamente infuriato, anche perché lo stesso Mister Bistecca, ha unelevata fiducia verso il figlio del vecchio Bill.
Ora, sul 2-1, la serie rimane a Salt Lake City e domani sera (in diretta su Sportitalia dalle 21.30) ci sarà una decisiva Gara 4 con grandi aspettative, per una attesa reazione di Kobe e soci, in unambiente decisamente ostile come lEnergy Solution Arena di Salt Lake City.
Ultima annotazione, avete mai visto un Phil Jackson così tanto in piedi durante tutto larco della gara?
Ha sempre protestato e molto spesso rimproverava i giocatori sul parquet manco fosse la Finale.
Forse un motivo ci sarà, questa sfida è decisiva anche per lui e cerca di non fare il solito Coach Zen, come osa fare troppo spesso. Se per lui è decisiva, non mi resta che far altro che dargli corda.
E la corda la da anche Kobe, ecco qui sotto: