E’ arrivata la svolta nella serie tra Detroit e Orlando. Nella notte [b]i Pistons hanno infatti sbancato il parquet dei Magic[/B] con una vittoria sudatissima ma decisamente importante.
[B]Detroit[/B] decide di giocarsi le sue carte [b]senza rischiare Chuncey Billups[/b], ancora alle prese con l’infotunio muscolare al polpaccio patito all’inizio di gara3, e se lo può permettere, perchè un’eventuale sconfitta non avrebbe pregiudicato la serie per Detroit, avendo comunque ancora il vantaggio del campo a favore.
Spazio quindi a [b]Stuckey in quintetto[/b], con il compito di surrogare per quanto possibile la produzione offensiva che generalmente fornisce il numero 1 di Detroit (inteso più che altro come numero di jersey), compito peraltro svolto egregiamente in tutta gara3, nonostante la sconfitta finale.
Questa volta però Stuckey non riesce a fornire l’apporto richiestogli, frenato anche da problemi di falli. Ed è allora [b]il terzo play di Detroit a fornire il contributo maggiore[/b]. Il veterano trentottenne [b]Lindsay Hunter[/b], infatti, gioca ben 26 minuti, a dispetto della media di nemmeno 5 minuti avuta a disposizione fino a questo momento nei Playoff nelle 3 partite in cui era presente a referto, e [b]gioca una partita solidissima[/b], fornendo quella difesa sugli esterni che il rookie da Washington non è in grado di fornire.
La gara scivola via secondo un copione già visto nella gara precedente, con [b]Orlando che nei primi due quarti[/b] gioca bene e grazie al solido contributo nei primi due quarti di Jameer Nelson e a una equa distribuzione di punti tra tutti i componenti del quintetto, si porta all’intervallo [b]a 11 punti di vantaggio[/b].
Come nella partita precedente, però, [b]il terzo quarto è chiaramente pro Pistons[/b], che con un parziale di 26 a 15 vanno ad affrontare l’ultimo quarto in situazione di completa parità. Grande merito a Detroit ovviamente che stringe le maglie difensive rendendo difficile la via del canestro a Orlando. Ma anche [b]preoccupante blackout da parte dei Magic[/b], che per sette lunghissimi minuti non riesce a muovere il punteggio in nessun modo, permettendo a Detroit di recuperare da 63 a 48 a 63 pari.
[b]Howard[/b], Lewis e Turkoglu commettevano errori su errori, e in particolar modo il lungo di Orlando chiuderà la sua pessima partita [b]con l’ultimo canestro segnato dal campo a 7:03 alla fine… del primo quarto[/b]!
Chiaro che se Detroit riesce a fermare l’impeto di Howard e non gli permette di essere incisivo in pratica per tutta la gara, ha già svolto il 60% del suo compito per portare la vittoria a casa. Se a questo si aggiunge il blackout del terzo quarto, ecco che viene naturale pensare a come i Pistons non potessero perdere.
Invece [b]Orlando ha dimostrato di saper gestire anche le difficoltà più pesanti[/b], e soprattutto può contare su uno dei maggiori clutch player della lega, quella che era mancata in gara2, arrivata al termine punto a punto ma persa dalla squadra della Florida. [b]Hedo Turkoglu[/b] infatti si caricava sulle spalle tutto l’attacco dei Magic nel 4° quarto, e segnando 13 dei suoi 20 punti finali, [b]permetteva a Orlando di giocarsi la vittoria fino alla fine[/b].
Il turco però non aveva fatto i conti con un Hamilton deciso a rispondere a ogni colpo e autore finalmente di una gara da 32 punti e soprattutto con quello che già da qualche gara si stà dimostrando [b]il migliore tra i pistoni: Prince[/b].
E’ lui infatti a 8 secondi dalla fine a segnare il canestro del sorpasso, dopo che Nelson aveva sbagliato il libero del +2 a 44 secondi dalla fine, e a mettere Orlando con le spalle al muro.
Ovviamente il possesso finale andava a Turkoglu, che provava la penetrazione per segnare il canestro che avrebbe permesso il controsorpasso. L’ottima difesa sull’uomo di Prince (toh, ancora lui!) e una difesa pronta a chiudere l’area con Maxiell e Wallace, non lasciava però speranza al turco, che vedeva infrangersi sul ferro il layup e tutte le speranze di vittoria della squadra di casa.
Vittoria quindi per 90 a 89 per Detroit, che ora avrà sulla racchetta il [b]match point in gara5 di fronte ai propri tifosi[/b].
Ovvio che i Pistons dovranno cercare di chiudere la pratica subito, senza permettere a Orlando di portare la serie a gara6 in casa propria e di girare a proprio favore gli umori della serie. [b]Possibile quindi che si tenti di recuperare Billups[/b], magari schierandolo nei momenti topici della gara, e che [b]Wallace[/b] decida di giocare come sà fare, come ha iniziato anche a fare in questa gara4, prendendosi le sue responsabilità offensive e segnango alla fine [b]16 punti[/b], catturando [b]8 rimbalzi[/b], e [b]rubando 3 palloni[/b].
Da parte di [b]Orlando[/b] invece si dovrà tentare di tenere in partita il più possibile Howard, in modo da tenere occupati i lunghi di Detroit e aprendo il campo ai tiri da oltre l’arco dei vari Turkoglu, Dooling e Lewis, [b]chiedendo magari proprio a Rashard di fornire una prestazione monstre come quella sciorinata in gara3[/b]. Solo così i Magic potranno spuntarla in casa dei Pistons e mantenersi aggrappati a questa serie.
Appuntamento allora a martedì notte, con la gara, forse decisiva, del Palace of Auburn Hill.