Eccitante!
Ecco la parola giusta per descrivere la Gara 4 tra Lakers e Jazz a Salt Lake City la scorsa serata (per noi italiani).
E stata per tutta la durata, una gran partita, decisamente dominata dagli attacchi e poco propensa a soste di corsa, sia da una parte che dallaltra, terminata sul 123-115 a favore dei Jazz dopo un supplementare.
Gara arrivata in parità sul 108 nei regolamentari dopo una serie finale di possessi molto fisici, nel supplementare Utah ha dominato realizzando il 15-7 con ben otto tiri liberi determinati dai falli per fermare il cronometro da parte di Kobe e Co.
Ma per Il Bistecca non cè stato nulla da fare con una marcatura così asfissiante da parte di Kirilenko sul 24, prendendo due stoppate nel giro di pochi attimi.
Utah, dal canto suo, ha giocato molto bene e la danza corale di tutto il quintetto, soprattutto da metà partita in poi, è risultata perfetta e si poteva vedere ad occhio quanto la squadra (o meglio dire il pallone) girasse bene, proprio come vorrebbe il coach Jerry Sloan.
Deron Williams, il solito fautore di questo spettacolo offensivo, ha fatto registrare una prestazione Stocktoniana (se mi passate il termine e il rispettivo significato) con 29 punti e 14 assist, ben coadiuvato da unottimo bottino dei due lunghi titolari, Okur (18+11r+5a) e Boozer (14+12r) anche se un scalino sotto rispetto alla gara precedente.
Ottima prestazione anche da parte di Kirilenko; 4 tiri dal campo presi (e tutti segnati) con in aggiunta 4 stoppate con due decisive contro Kobe nel solo supplementare.
Anche Korver e Harpring han realizzato una buona partita: il primo con le consuete uscite dai blocchi, prendi e tira, mentre il secondo con canestri in avvicinamento e dalla media distanza, dopo esser uscito dai blocchi perfetti di Okur e Boozer.
Dalla sponda Lakers, altra eccellente prestazione di Bryant, con 33 punti (13/33 al tiro e 1/10 da tre), 8 rimbalzi e 10 assist, macchiata però da un desueto 6/10 dalla linea della carità.
Dopo di lui ottimo servizio dal duo Odom-Gasol con rispettivamente 26+13r e 23+10r.
Risvegliati dal reciproco torpore di Gara 3, han attaccato insistentemente la difesa di Boozer e Okur e ben assistiti, han realizzato canestri di ottima fattura e di enorme importanza, come la tripla di Odom a meno di un minuto dalla fine dei regolamentari.
Continuando così, sarà più agevole il compito per Kobe di portare la squadra in Finale, promessa fatta il giorno ufficiale della premiazione come Most Valuable Player.
Oltre al trio di principi, buon contributo dal nostro Sasha Vujacic con 11 punti, e di Derek Fisher, con tre triple consecutive importantissime durante il finale dei tempi regolamentari. Grazie a queste bombe i Lakers han rimontato dal +12 Utah, arrivando fino al -1 a un minuto dalla fine.
Oltre a questi, però, il vuoto più assoluto.
Radmanovic 2 punti
Farmar 0
Walton 5
Turiaf (espulso nel secondo quarto per un fallo a Ronnie Price) 0 punti.
Il totale fa 7 punti: se questo è il contributo che capiterà durante le prossime partire ha ragione Jackson ad affermare che la squadra deve fidarsi meno del loro leader e cercare anche iniziative personali, come, purtroppo, fa troppo inconsciamente Vlade Radmanovic.
Ovviamente non si chiede una scelleratezza come quella del serbo, ma da Farmar e Walton, visto anche quanto sono stati in grado di fare in stagione regolare, si esige unimpegno maggiore.
Farmar ha giocato più delle precedenti gare, 19 minuti, ma il suo contributo è stato vicino allo 0. Appariva perso e Deron Williams lo ha giostrato come voleva lui facendolo ammattire, sia in attacco che in difesa.
Walton non è da criticare troppo insistentemente, ma alle volte ha episodi sonnolenti e che dimostrano poca intensità durante il match (vedi stoppata di Price su di lui), che lo rendono irritante, persino per Kobe, da sempre suo amico di fiducia.
Mercoledì ci spostiamo a LA per Gara 5 e vediamo quanta fiducia ha acquisito il team di Sloan dopo queste due vittorie importanti, per il morale e per le motivazioni.
Inoltre, staremo a vedere quanto Kobe soffrirà linfortunio al sedere preso in questa stupenda Gara 4 di Salt Lake City.