Finora il fattore campo l’ha fatta da padrone, ed anche Gara 4 ha confermato questo dato: vittoria agevole di San Antonio che supera con uno scarto di 20 lunghezze New Orleans (100-80 il risultato finale) grazie ad una parte centrale della gara in cui i locali cambiano marcia spingendo gli ospiti fino al -27, andando a gestire gli ultimi 12 minuti, con i titolari di entrambe le squadre seduti sul pino a guardare.
Dopo aver dato il primo segnale importante in Gara 3, gli Spurs si ripetono in Gara 4, guidati da un Parker versione extralusso in grado di scrivere già 17 punti a referto con 4 minuti da giocare nel secondo quarto e di chiudere lo score personale con 21 punti, 6 rimbalzi e 8 assist. Se oltre al francese gli speroni ritrovano anche un Duncan da 22 punti, 15 rimbalzi, 3 assist e 4 stoppate, allora per New Orleans comincia a farsi dura.
Gli uomini di coach Popovich giocano un basket corale, grazie anche ad una difesa avversaria che nelle due gare in Texas sembra aver perso il mordente e l’intensità mostrate nelle prime due gare della serie, con Parker e Ginobili a giostrare in cabina di regia, entrambi autori di 8 assist (su 27 complessivi).
L’aria texana non ha avuto effetti molto positivi sugli Hornets che sono andati peggiorando sopratutto nella fase difensiva, oltre ad aver visto svanire dal campo nell’ordine: Chandler (2 punti, 4 rimbalzi e 5 falli) e soprattutto Stojakovic (6 punti, 1 rimbalzo e 3/9 dal campo).
A tenere su la baracca ed evitare un tracollo sono stati ovviamente CP3 (23 punti, 6 rimbalzi e 5 assist) e West, che nonostante il 4/15 dal campo, ha chiuso con 10 punti, 5 rimbalzi e 3 stoppate). Quando il miglior rimbalzista della squadra è il play è sintomo di qualcosa che non ha girato, se ci aggiungiamo pure che, nella fattispecie, il play di cui si parla non raggiunge l’1.85 allora i segnali sono abbastanza preoccupanti.
Al termine delle prime 4 partite, la situazione è di perfetta parità; nessuna delle due squadre ha dato segnali che possano far pensare ad una agevole conclusione in proprio favore; finora il fattore campo è stato decisamente importante con ambo le squadre in grado di fornire prestazioni convincenti tra le mura amiche, salvo poi perdersi lontano da casa.
La serie ora torna sul campo dei calabroni, luogo dove, se nessuna delle due riuscirà ad imporsi in trasferta, si ritroveranno in Gara 7 dalla quale però potrà uscire solamente una contendente…
Per ora bisogna concentrarsi su Gara 5: mentalmente gli Spurs vi arrivano più carichi, con la convinzione di poter giocare molto meglio rispetto alle prime due trasferte.
Dall’altra parte, tuttavia, anche New Orleans sa di poter mettere in campo una maggiore intensità, soprattutto sul parquet amico; ad ogni modo una cosa è certa: le prime 4 partite non contano più nulla: adesso si inizia a fare sul serio!
[b]Quotes[/b]:
Duncan: “[i]Sto cercando di dare il mio contributo, devi alzare il livello del gioco nei playoff. O vinci o vai a casa, perciò devi salire di livello[/i]”
Parker: “[i]La nostra difesa è stata solida stasera. Stiamo cercando di fare un miglior lavoro su Paul e West; la nostra difesa in aiuto è stata ottima. Ora dobbiamo solo difendere allo stesso modo anche in trasferta[/i]”
Coach Scott: “[i]La nostra intensità è stata terribile. Da Gara 1 a Gara 4 la nostra è peggiorata, la loro è migliorata. Questo è stato ciò che ha fatto la differenza; ci hanno appena preso a calci nel sedere, è abbastanza chiaro?[/i]”
Paul: “[i]Non so proprio spiegarmi cosa sia successo stasera: sembravamo assenti. Dobbiamo subito reagire. La cosa positiva è che comunque siamo 2 a 2. Adesso è una serie con tre gare. La prima squadra che ne vince due se la porta a casa; non c’è il tempo per farsi prendere dal panico[/i]”