Si è conclusa stanotte la serie tra Orlando Magic e Detroit Pistons, con la vittoria per 4 partite a 1 del team di coach Saunders.
Anche gara5 è stata una partita piuttosto tirata e combattuta, con i Magic che sono rimasti in partita fino alla fine.
E proprio dalla fine vale la pena partire a raccontare la storia di quest’incontro, con l’azione chiave che è da considerare [b]la fotografia migliore di tutta la serie[/B].
[B]Hedo Turkoglu[/B], che fin lì era stato il miglior marcatore dei Magic con 18 punti e 8 su 14 dal campo, [B]prende palla in punta[/B] a 15 secondi dalla fine con i suoi Magic sotto di 3 punti, 84 a 87, i compagni si allargano per lasciargli l'[B]isolamento contro Prince[/B], che si è occupato della sua marcatura per tutta la serie. Il turco prende la penetrazione e entra come un treno, con Prince che stà con lui fino in fondo. Turkoglu salta verso il canestro e [B]decide di andar su[/B] deciso con la destra [B]e di affondare la schiacciata[B], per non diminuire le possibilità di errore o di intervento del difensore. Proprio mentre compie l’ultimo movimento per la schiacciata, però, [B]Tayshaun Prince mette la mano[/B] tra la palla e il canestro, [B]e inchioda la stoppata[/B]. La difesa Pistons con Rip Hamilton recupera la palla e fa sì che si chiuda il sipario sull’ottima stagione di Orlando.
E’ emblematico come [B]lo sport a volte riesca a racchiudere in un fotogramma una storia[/B] fatta di 240 minuti, con gioie e dolori che si sono succeduti per entrambe le squadre.
Il fotogramma ovviamente ritrae [B]la mano di Prince sul pallone[/B] della speranza dei Magic, e racconta la storia di un giocatore, il numero 22 di Detroit, che durante tutti i playoff, e in particolare in questa serie, è stato [B]determinante per la sua squadra[/B], segnando 16 punti e prendendo più di 6 rimbalzi di media,ma soprattutto difnendendo sempre in modo ineccepibile sul principale avversario, quel Turkoglu fin qui fondamentale per i Magic, in particolar modo nei momenti finali di gara.
Tutto qui, tutto semplice, tutto lineare, Prince che stoppa Turkoglu, come i Pistons che stoppano i Magic. E raggiungono la [B]finale della Eastern Conference per il sesto anno consecutivo[/B].
Però questa partita, come tutta la serie, ha parecchie cose da raccontare, a partire dal [B]forfait di Chuncey Billups[/B], ancora alle prese con l’infortunio di Gara3, ieri [B]ottimamente sostituito dal rookie Stuckey, autore di una prova da 15 punti, 6 assist e 3 recuperi[B].
C’era il timore che Detroit potesse patire oltre misura l’assenza di uno dei leader carismatici della squadra, soprattutto se alla sua assenza si va a sommare una [B]prestazione non proprio scintillante dell’altro leader, Rasheed Wallace[/B], che si è sì preso le sue responsabilità offensive, prendendosi 20 tiri, ma che non ha saputo essere preciso come nelle partite in cui sembra veramente uno dei migliori giocatori della lega, mettendo a segno solo 7 conclusioni. Però i Pistons stanno dimostrando, quest’anno più del solito, che anche in giornate in cui non sembrano in forma, trovano le armi giuste per portare a casa il risultato. E in questa gara, le armi giuste sono risultate essere [B]Rip Hamilton, autore di 31 punti con 16 su 16 ai liberi[/B] che gli permettono di superare Isiah Thomas nella classifica di tutti i tempi per i marcatori nei playoff dei Pistons, [B]Antonio McDyess, che porta alla causa 17 punti[/B], e appunto Tyshaun Prince, che sebbene metta a referto solo 10 punti, effettua la giocata decisiva per la vittoria della serie.
C’è da dire che [B]Orlando ha fatto di tutto per perdere[/B] questa partita comunque, perchè seppur con percentuali al tiro ottime, il 48,4% dal campo contro il 36% scarso dei Pistons e il 36,4% da tre contro il 21,4% di Detroit, trova il modo di mantenere Detroit in testa o comunque a contatto per tutto l’incontro, vanificando l’ottima serata al tiro [B]con percentuali scabrose dalla line del tiro libero[/B] dove al 57% complessivo, già di per sè scarso, fa capolino un irritante 40% di Howard, con tra l’altro 15 tiri a disposizione. Ovvio che se si dà a una squadra esperta come Detroit la possibilità di mandare il tuo lungo in lunetta per non farti scappare via nel punteggio, ci si tira la classica zappa sui piedi da soli. Se poi a questo si aggiunge [B]un differenziale di 18 (lo riscrivo, diciotto!) palle perse a sfavore[/B], non ci si deve stupire se si perde la partita.
Ecco, la combinazione tra liberi sbagliati e palle perse è stata letale per la squadra della Florida. Si poteva fare di peggio per aiutare una probabile contender?
La risposta è SI’. Per esempio [B]non segnare nemmeno un canestro per 7 minuti del 4° quarto[/B].
Non ci si stupisca quindi che con tutti questi numeri a favore, Detroit abbia vinto la gara nonostante percentuali al tiro decisamente scadenti. E, anzi, ci si dovrebbe probabilmente stupire del fatto che tutto sommato Turkoglu abbia avuto a 15 secondi dal termine, la palla del possibile -1. Palla che però, come detto, si è arenata sulla lunga mano del principe, infrangendo i sogni di gloria di Orlando.
Detto di questa gara un po’ anomala, c’è da dire che [B]la serie, seppur sempre in mano ai Pistons, è stata tutto sommato equilibrata[/B], con Orlando che, specialmente in gara 4 e in gara5 ha avuto la possibilità di andare a vincere la gara e con tutta probabilità di girare la serie a suo favore, ma un po’ per l’inesperienza e un po’ perchè mancata in alcuni uomini chiave, Lewis su tutti a parte gara3, ha dovuto cedere il passo a una Detroit decisamente più cinica.
Il prossimo anno, con più esperienza e un anno in più a seguire i dettami di Van Gundy, i Magic se la potranno rigiocare meglio.
[B]Detroit invece ora avrà la possibilità di riposare e recuperare bene il suo playmaker titolare[/B], essendo la prima squadra a qualificarsi per le finali di Conference. Si potranno mettere alla finestra e attendere la vincente tra Cleveland e Boston, preparandosi al meglio per fare lo sgambetto alla vincitrice e poter approdare a quella che potrebbe essere la terza finale NBA in sei anni. Se sarà l’anno buono, lo si vedrà nella prossima serie..